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Categoria: lettres italiennes
Pubblicato Martedì, 20 Maggio 2014 11:55

I marziani tra noi

Lettres italiennes

Corrado Conforti

Monaco, 19 maggio 2014.
Come, suppongo, la maggior parte di chi mi legge, neanche io ho mai creduto ai marziani; eppure da qualche tempo non ho più la stessa convinzione. Non perché li abbia visti atterrare da qualche nave spaziale o perché li abbia visti volare, ma perché mi capita sempre più spesso di leggerli. E sono anche sicuro di averne incontrato qualcuno.

Se poi incrociandone uno non ho fatto un passo indietro, è perché il loro aspetto non si differenzia affatto dal nostro. Né si differenziano le loro attività. Come noi lavorano, come noi guidano una vettura, come noi fanno la spesa. Diversamente da noi o comunque più di noi (e perfino più di me che mi abbandono spesso a questo vizio) i marziani scrivono. E provenendo da altri spazi e dunque, secondo la lezione di Einstein da altri tempi, annunciano anche una nuova era, che (e qui non sono originalissimi) sarà quella dell'oro.

Le loro comunicazioni appaiono in internet in ogni sorta di forum e, oltre che per il contenuto, si assomigliano tutte anche graficamente. Frequente è infatti l'uso delle maiuscole, accompagnate spesso dal punto esclamativo, anzi, da più punti esclamativi. Gli alieni amano talmente questo segno, da farne seguire spesso tre o quattro a ogni locuzione, la quale si trasforma così in un'affermazione apodittica che non accetta di essere contraddetta. Chi osa contestarla, si becca infatti nel migliore dei casi un anatema (nel peggiore invece una pioggia di insulti) al quale segue sempre una frase del tipo “Vedrete come cambieranno le cose, quando ci saremo noi”.

Ecco, quest'ultima previsione mi preoccupa un po'. Non perché annunci un'invasione (come ho scritto sopra, gli alieni sono già tra noi), ma perché temo che da un giorno all'altro ce li ritroveremo al potere e saremo costretti a conformarci ai loro comportamenti, con l'obbligo di rinunciare non solo alle nostre convinzioni, ma anche ai nostri dubbi. Per quanto riguarda me poi l'idea di fare a meno del mio disincanto presenile e di quel cinismo che ho appreso così bene nella mia città natale, è qualcosa che, nonostante il cognome che porto, mi sconforta assai.

Vi chiederete a questo punto da dove nasca la mia convinzione di avere a che fare con degli alieni. Da due constatazioni. La prima è che spesso accanto ai loro annunci compare un simbolo riproducente cinque corpi celesti, stelle per la precisione. La seconda è che solo chi non abbia mai vissuto in Italia e venga da un altro pianeta può esprimersi come fanno loro annunciando soluzioni palingenetiche.

Ora, dal momento che costoro prefigurano il loro trionfo alle prossime elezioni, si presume che si affermeranno attraverso il voto, il cui diritto, se ne deve concludere, esercitano per la prima volta. Perché se invece negli anni passati avessero già espresso la loro volontà attraverso una scheda elettorale, verrebbe da chiedergli per chi hanno votato nelle consultazioni precedenti. Vediamo. Forse per un partito personale guidato da un imbroglione che in vent'anni ha pensato solo ad arricchirsi e a circondarsi di eunuchi (sto usando una metafora) e di odalische (non la sto usando più)? Forse per una sinistra indecisa a tutto e spesso anche inetta a causa di un ritardo culturale per colmare il quale si è esibita in contorsioni spesso al di là del limite che dovrebbe imporre il senso del ridicolo? O forse ancora per un partitello territoriale che da alcuni anni non ci fa neanche più arrabbiare ma solo ridere. Se avessero già votato per una delle tre forze indicate, ci verrebbe da chiedergli che cosa li ha convinti a passare con tanta disinvoltura da un voto clientelare o ideologico o secessionista a un voto apocalittico. Sono stanchi di elemosinare una mancia? Stufi di immaginare sorti magnifiche e progressive? Esausti di un “ha da veni’!” padano che non viene mai? Me lo chiedo, perché se le cose stessero così, verrebbe da dubitare che, una volta ottenuta la vittoria, i risultati sarebbero quelli che annunciano. Delle tre tipologie elettorali elencate infatti la prima si getterebbe sulla cosa pubblica per spolparla, la seconda si autosbranerebbe, e la terza si accanirebbe sui diversi, non importa se per etnia, religione o gusti sessuali. Del resto tutti ci ricordiamo di quegli altri alieni che nel lontano '92 ai tempi di Tangentopoli, provenendo anch'essi da chissà quale  pianeta e gridando il “dagli all'untore” a ogni pie’ sospinto, portarono al potere il califfo di cui sopra, presentandogli poi questue per tutto il ventennio successivo. Per questo a me nasce un sospetto: vuoi vedere che nonostante la distanza galattica che da loro ci separa, anche questi marziani sono al pari nostro figli di quell'8 settembre 1943 in cui l'intero Belpaese si precipitò a riacconciarsi una verginità politica, negando il suo passato marciante e non marcente?

Vorrei sbagliarmi, ma questi nuovi alieni a cinque stelle a me pare di conoscerli da sempre.

 

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