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Categoria: Online
Pubblicato Mercoledì, 08 Dicembre 2010 15:47

Deathbook

Messaggi in bacheca firmati da defunti.

„Herzlichsten Glückwunsch zum Geburtstag“ von der… verstorbenen Tante! Kein schlechter Scherz! Dies ist die neuste Version von “Deathbook”, der Dienst, der den User erlaubt, Nachrichte auch nach dem Tod zu schicken. Wie fuktioniert es? Es genügt, sich bei der Webseite anzumelden und dadurch zu den persönlichen Daten des lieben Verstorbenen Zugang zu haben.

Pamela Lanciotti

Nell’ultimo numero di INTERVenti vi avevamo lasciati sognanti con la fiaba su “Re Facebook e i suoi amici a portata di mouse”. Cari lettori, o meglio gentili utenti (trattasi in fondo di una rubrica online), in questo numero, preparatevi a una notizia che avrà “sapore” di macabro.

Immaginate di trovarvi di fronte ad un personal computer, di aprire la vostra casella di posta, magari con in mano una bella tazza di caffè nero, fumante. Una volta digitata la password, attenderete qualche istante l’apertura del vostro account e scoverete con i vostri occhi un messaggio di una persona cara. Niente di strano, se non fosse per il fatto che quel messaggio vi sarà giunto da un vostro caro… defunto. L’ultima frontiera online prende il nome di Deathbook: il social network che permette di inviare messaggi dopo la morte. L’idea ci giunge, neanche a dirlo, dagli amici britannici. Certo! Sentirsi cantare “tanti auguri a te” (il sistema permette di caricare video e audio) o semplicemente leggere un messaggio di buon anniversario nella bacheca online, firmato da un nostro deceduto marito, potrebbe a priori spaventarci. Seppur il sito permetta di inviare messaggi postdatati, Deathbook nasce come forma di aiuto per i parenti, che saranno così in grado di accedere ai dati segreti del defunto quali, ad esempio, password per conti bancari online, email, blog, pagine Facebook ed altri fondamentali documenti. Il servizio può infatti essere utilizzato come un vero “testamento digitale”, chiaramente senza alcun valore legale. Servirà soltanto ad agevolare la vita di chi resta e rendere meno complicate le procedure burocratiche.

A differenza di Facebook che trae profitto dalla pubblicità online, Deathbook ha un costo valutato in sterline; tuttavia il sistema PayPal consente la conversione nella propria moneta. Si può scegliere tra due versioni: la “Silver” e la “Gold”, diverse in base al prezzo e alla quantità di materiale caricabile. La prima tipologia ha un costo di 45 sterline e, finché si è in vita, bisogna versare annualmente 15 sterline; 250 sterline sono invece il tributo da pagare per la versione “Gold”. Naturalmente quest’ultima permette una maggiore flessibilità di movimento per caricare file di testo, audio e video.

Tentare non costa nulla, infatti sono possibili 30 giorni di prova con la versione trial gratuita. Il servizio offre la massima sicurezza con dati criptati per eludere chiunque tenti di conoscere le informazioni personali dell’utente ancora in vita. Tuttavia, nell’era degli hacker e della spesso violata protezione della privacy, punto rimane da chiedersi se il vecchio sistema della busta chiusa sotto il materasso, con i nostri dati e, perché no, qualche risparmio da parte, non resti comunque più sicuro di una banca e di un database.

Info: http://www.deathxnote.net/

2009-2 pg 35

 

 


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