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Categoria: Salute

Pubblicato Domenica, 05 Dicembre 2010 15:39

Mesoterapia

Cura medica a colpi di pistola

Dott.sa K. Hoehne (Centro medico bilingue Guggenbichler/Hoehne)

Dolori muscolari? Reumopatie? Traumi da sport? Insufficienza veno-linfatica? Cellulite? Tutto puo essere trattato con la Mesoterapia.

Per mesoterapia si intende la cura a base di iniezioni di medicine nella pelle, con gli stessi farmaci che, per le stesse indicazioni cliniche, si usano per pastiglie o punture intramuscolari.

Con aghi molto sottili si iniettano piccole quantità di farmaco nella pelle corrispondente direttamente alla proiezione cutanea dell’organo, o parte di organo, che è sede di un processo patologico. Soltanto una minima parte del medicamento entrerà nella circolazione sanguigna.

Poiché l’assorbimento del farmaco sotto la pelle è molto lento, in questa sede si formerà un piccolo serbatoio di principio attivo che andrà esaurendosi in tempi che superano le 12 ore, come dimostrato anche scientificamente. Questo tipo di cura ha le origini nel 1950 in Francia da dove si è diffusa in tutto il mondo.

Con questo metodo piccole dosi di farmaco sono sufficienti per realizzare effetti terapeutici rapidi. Per fare un esempio, nel caso di un dolore alla spina dorsale la metà della fiala di un antinfiammatorio iniettato sotto pelle può dare risultati paragonabili a quello di un ciclo di terapia sistemica di sette giorni dello stesso farmaco.

La differenza di effetti fra somministrazione sistemica (cioe per assunzione tramite bocca o puntura intramuscolare o endovenosa) e l’applicazione intradermica distrettuale è legata alla diversa velocità con la quale il farmaco entra nel circolo sanguigno: mentre con la somministrazione sistemica il medicamento deve raggiungere un’ottimale concentrazione nel sangue affinché un’idonea frazione possa raggiungere la sede di azione, con quella intradermica (sottopelle), eseguita in stretta prossimità del processo morboso, l’azione medicamentosa, non necessitando di elevate concentrazioni, è pressoché immediata e si prolunga per parecchie ore.

Le indicazioni della mesoterapia sono rappresentate da patologie che interessano le osteo-artro-reumopatie, la piccola traumatologia (specialmente quella da sport), nevralgie, l’insufficienza veno-linfatica, alcune affezioni dermatologiche, le adiposità distrettuali, la cellulite, la biostimolazione e/o la correzione nell’invecchiamento cutaneo del volto.

Quindi la mesoterapia agisce in modo analgesico, antinfiammatorio, decontratturante, flebotonico, fibrinolitico e lipolitico .

L’intervento mesoterapico è poco aggressivo per l’organismo e assume notevole valore quando, a causa di malattie d’organo o d’apparato (insufficienza renale od epatica), di gravi condizioni generali, di politerapia o di età avanzata, l’uso di alcuni farmaci, gli antinfiammatori orali in particolare, può rivelarsi tossico o è controindicato. In questi casi le dosi ridotte e la ripetizione del trattamento a distanza riescono a dare sollievo senza provocare effetti tossici o lesivi.

Con questo metodo sono ridotti gli effetti iatrogeni e, date le piccole dosi medicamentose, anche la spesa sanitaria. L’interpretazione dei risultati è affidata a presupposti fondamentali di farmacocinetica e non ad interpretazioni di fantasia.

La mesoterapia è un procedimento di esclusiva competenza del medico, poiché presuppone una diagnosi, una scelta farmacologia, una diluizione del farmaco ed una aggiunta di un anestetico locale. Si puo somministrare o con mano libera o con un dispositivo di iniezione automatizzata o manuale cosiddetta “pistola”. Si eseguono piu cicli di terapia cioe´piu sedute a distanza di alcune settimane.

È un ottimo trattamento integrativo potendo ridurre gli effetti collaterali o sgradevoli per il paziente e aumentare l’efficacia di un trattamento analgesico o antinfiammatorio in determinate malattie. Sarà il mesoterapista caso per caso a scegliere i farmaci giusti da usare nelle siringhe e le sue diluzioni e a praticare il giusto tipo di microiniezioni nella sede giusta – poco, raramente e nel punto giusto - per ravvicinare il trattamento medico al luogo del processo morboso.

2008-1 pg 32