Dettagli
Categoria: Turismo
Pubblicato Martedì, 07 Giugno 2011 18:51

Lago di Lugano: le sponde svizzera e italiana a confronto

Nel Canton Ticino si respirano arte, cultura e bellezza italiane oltre le Alpi

Beim Namen Luganersee denken die meisten sofort an die Schweiz. Doch der See grenzt auch an Italien, das die Region in vielerlei Hinsicht geprägt hat.

Nicoletta Curradi

19 giugno 2011.
Quando si sente parlare di Canton Ticino e del bellissimo lago di Lugano si pensa subito alla Svizzera. Ed è vero, politicamente questo splendido angolo d’Europa appartiene oggi alla Confederazione elvetica ed è la regione del paese in cui la popolazione parla italiano, una delle quattro lingue ufficiali. Forse non tutti ricordano però che la storia e le origini del Cantone sono strettamente legate alle vicende del Ducato di Milano, soprattutto nel XIV e XV secolo, e in seguito a quelle dell’Italia. Tante sono ancora le affinità che avvicinano il Ticino al Belpaese oltre alla lingua e alla cultura: l’architettura degli edifici, spesso progettati da architetti italiani e l’enogastronomia ne costituiscono ulteriore prova. Un altro esempio di questo stretto legame è rappresentato dal lago di Lugano stesso, detto anche Ceresio, che è ramificato proprio lungo il confine italo-svizzero. Tale struttura rende la divisione amministrativa piuttosto complessa in quanto il lago si estende tra il Canton Ticino, la provincia di Como e la provincia di Varese.

All'Italia appartiene la sezione nord-orientale con il paese di Porlezza e la Valsolda, entrambi in provincia di Como ed un tratto della costa occidentale presso Porto Ceresio, in provincia di Varese.

Particolare è la posizione di Campione d’Italia, storica enclave italiana circondata da territorio svizzero.
Alla Svizzera appartiene invece la parte più estesa e centrale del bacino, con Lugano e il grazioso centro di Morcote. Il lago si estende per circa 48 km², dei quali circa 18 sono italiani, e presenta una forma curiosamente intricata. Scavato entro la cerchia delle Prealpi lombarde, richiama più o meno gli stessi paesaggi del Lario comasco, sebbene sia circa tre volte più piccolo.

Le rive, ancora relativamente verdi nel settore settentrionale, risentono della massiccia presenza di edifici moderni, che hanno alterato l'antica tipologia costruttiva dei paesi. In Valsolda rivivono i richiami letterari di Antonio Fogazzaro, che qui ambientò il romanzo “Piccolo mondo antico”.

Ceresio è l'italianizzazione del nome latino Ceresium, di etimologia incerta: secondo alcuni dal latino "cerasa" cioè ciliegia, secondo altri ci sarebbe un'origine più antica da individuarsi in un antico toponimo romano "Ceresium" la cui traduzione più accurata sarebbe: "più blu del cielo". Un'ulteriore versione dice che il nome deriva dal celtico "keresius" che significa “ramificato” e in effetti la forma del Lago Ceresio è proprio diramata.

Ecco dunque alcune proposte per interessanti visite sul territorio:

Spostandosi da una sponda all'altra del lago con il battello, si può partire da Gandria, villaggio situato vicino al confine italiano, abbarbicato sulla montagna, quasi a picco sul lago, molto somigliante ai villaggi liguri sul mare e tappa obbligata di tutte le visite turistiche nella regione. L'ambiente fiabesco del villaggio ne ha fatto lo scenario del romanzo di Aime Cey: Le Rocco de Gandria. I fichi, gli ulivi, i cedri rendono piacevoli le pendici del suolo di Gandria. Le bianche casette sono disposte a ripiani, tra ripide scalinate ed angoli deliziosi, con giardini terrazzati, minuscoli negozietti e ristorantini tipici. Da segnalare il sentiero dell'olivo, che si snoda tra Castagnola e Gandria e attraversa una zona dove esistono i resti di antichi oliveti e dove è stato reintrodotto recentemente l'olivo. Il percorso è arricchito di 18 tavole che informano sulla storia, la botanica e la coltivazione dell'olivo, nonché sui suoi prodotti; è inoltre attrezzato per non vedenti. Il sentiero dell'olivo è stato progettato dall'Associazione amici dell’olivo in collaborazione con il Fondo per il sito naturalistico e archeologico di Gandria. (www.ticino.ch) Spostandoci sulla riva opposta con il battello si raggiunge Cantine di Gandria, dove si trova l’interessante Museo delle dogane, situato in un vecchio edificio nato come stazione doganale tra Italia e Svizzera nel 1904 e trasformato in museo nel 1935. Vi sono cimeli della storia della dogana e del contrabbando, un arsenale di armi sequestrate a partigiani o fuggiaschi che tentavano di passare clandestinamente il confine. 

Se si ama il gioco d'azzardo, si può prendere di nuovo il battello e raggiungere Campione d'Italia, un comune italiano in territorio svizzero, con il famoso Casinò di Campione. Da Gandria è possibile spingersi verso la Valsolda, una piccola valle incastrata tra il lago e le montagne, tra il confine svizzero e il comune di Porlezza. Il suo centro maggiore è San Mamete, un paesino dall'aspetto medievale situato sulla sponda del lago. La località più suggestiva rimane però Castello, un antico borgo medievale fortificato che domina la valle dall'alto di uno sperone di roccia. Il castello, da cui ha preso il nome, venne distrutto nel ‘500, ma sono rimasti gli stretti vicoli da cui si innalza il palazzetto dello zio Maironi, come viene descritto da Antonio Fogazzaro.

Per quanto riguarda la cucina, l'arte del buon gusto si manifesta nel Canton Ticino che, con i suoi mille ettari di vigneti centenari, produce un ottimo Merlot, che non ha nulla da invidiare a quello italiano. I prodotti tipici della gastronomia sono i formaggi di alpeggio e i salumi nostrani, ma si può trovare anche qui il famoso risotto allo zafferano, da noi detto "alla milanese".

Diamo uno sguardo anche a Bellinzona, che è il capoluogo del Cantone: il castello principale, Castelgrande, esiste, in un luogo abitato fin dal paleolitico, dal XIV secolo e le sue vicende sono state strettamente legate a quelle del Ducato di Milano, soprattutto ai tempi di Ludovico il Moro. La vista da questo castello, recentemente restaurato, è veramente mozzafiato.

Info: www.ticino.ch


Joomla Plugin
Cookies make it easier for us to provide you with our services. With the usage of our services you permit us to use cookies.
More information Ok Decline