Dettagli
Categoria: Turismo
Pubblicato Sabato, 06 Agosto 2011 14:58

A Civitella del Tronto, nell'estate 2011, protagonisti i "Vini Buoni d'Italia"

Un brindisi per i re dei calici 2012

Die kleine Stadt Civitella del Tronto in den Abbruzzen gab den malerischen Rahmen, um die besten lokalen Weine des Jahres 2012 auszuzeichnen. Dies ist ein schöner Anlass, um einmal die Geschichte dieses altertümlichen Ortes aufzurollen.

Nicoletta Curradi

Firenze, 6 agosto 2011
Civitella del Tronto è un delizioso borgo italiano situato in provincia di Teramo, nella suggestiva regione dell'Abruzzo, ricca di mare, monti e bellezze naturali. Le località che hanno per nome “Civitella”, volgarizzazione di civitas, rivelano sempre origini antiche: in questo caso forse da una città federata dei Romani. “Tronto” si riferisce all’importante fiume delle Marche, che nasce in Abruzzo. Ai secoli IX-X risale la nascita del borgo, quando, per sfuggire alle razzie barbariche, le popolazioni cercavano luoghi meglio difendibili, come lo sperone roccioso su cui è sorta “Tibidella”: così il posto risulta chiamarsi in un rogito notarile del 1001.

Nel 1069 si ha notizia che il nobile Gualtiero è rinchiuso dal conte di Loretello nel carcere di Civitella: segno dell’esistenza di una prima struttura fortificata che, da castello e rocca, si trasformerà poi, alla fine del XIII sec., in munita fortezza. Così vogliono infatti gli Angioini, posizionando a pochi km. da qui il confine fra il Regno di Napoli e lo Stato Pontificio. Fino al 1516 c'è la dominazione aragonese, mentre nel 1557 l’assedio posto da Francesco di Lorena, duca di Guisa e maresciallo di Francia, accresce le potenzialità della fortezza, che rimane inespugnata. Nel 1559 il Re di Spagna Filippo II attribuisce a Civitella l’appellativo di Fedelissima, esentando dal pagamento delle tasse per quarant’anni le famiglie con moglie civitellese; gli spagnoli demoliscono le preesistenti fortificazioni angioine e aragonesi, ormai superate dalle nuove tecniche militari d’assedio che prevedono l’uso dei cannoni, e ricostruiscono la fortezza così come ci appare oggi. Nel 1734 dalla dominazione asburgica si passa a quella borbonica, che durerà fino all’Unità d’Italia nel 1861.  Nel 1806, dopo 4 mesi di assedio, l’armata napoleonica riesce a far capitolare l’esiguo presidio borbonico guidato dal maggiore irlandese Matteo Wade, al quale i Borboni dedicheranno in seguito un monumento.  Negli anni 1860-1861 Garibaldi con l’approdo siciliano favorisce la caduta borbonica e tutta l’Italia è scossa da moti insurrezionali e sentimenti unitari; solo Civitella, la “Fedelissima”, al grido di “viva Francesco, morte a Vittorio Emanuele” oppone un’ostinata resistenza alle truppe piemontesi. La fortezza cade il 20 marzo 1861 ed è l’ultima roccaforte a togliere la bandiera gigliata dei Borboni, quando erano già cadute le piazze di Messina e Gaeta.

Un cocuzzolo guerriero sospeso tra mare e monti: questo sembra ancora oggi Civitella del Tronto. Elevato su un possente masso granitico sulla strada che congiunge Ascoli e Teramo, il borgo è capace di stupire in ogni stagione, sia quando i boschi sui fianchi dei monti s’incendiano di colori decisi, sia quando l’inverno spruzza di neve le tegole. Panorami tersi e infiniti incorniciano i resti della cerchia muraria del XIII secolo che caratterizza questa città-fortezza, baluardo settentrionale del Regno di Napoli al confine con lo Stato Pontificio.

Un importante evento in campo enogastronomico si è svolto proprio a Civitella del Tronto nell'ultima settimana di luglio 2011: i coordinatori regionali della Guida TCI "ViniBuoni d'Italia" hanno degustato i 512 vini che hanno raggiunto la finale. Le degustazioni si sono svolte nel pieno anonimato e, per dare massima trasparenza, sono state aperte al pubblico, che ha partecipato numeroso. Le valutazioni sono state espresse con voto palese e sono stati così annunciati i vini che hanno raggiunto la corona, ben 277. L’annuncio dell’ambito premio è avvenuto nella Fortezza borbonica di Civitella del Tronto, durante uno spettacolare evento cui hanno partecipato le autorità e le istituzioni tra cui la Camera di Commercio di Teramo e il Comune di Civitella del Tronto. L’annuncio è stato dato dai curatori della guida Mario Busso e Luigi Cremona, in collaborazione con i coordinatori regionali. Il 30 luglio si è svolta la “Notte delle Corone”  con un ricco programma di  degustazioni ed abbinamenti dove i protagonisti sono stati ancora i vini del Consorzio di tutela Colline Teramane e I vini finalisti della Guida “ViniBuoni d’Italia”, con alcune aziende produttrici dell’agroalimentare della provincia. L’evento è stato realizzato grazie al contributo della Camera di Commercio di Teramo in collaborazione con Touring Editore, ViniBuoni d’Italia, Consorzio di tutela Colline Teramane, Comune di Civitella del Tronto, e organizzato da Witaly s.r.l.

Joomla Plugin
Cookies make it easier for us to provide you with our services. With the usage of our services you permit us to use cookies.
More information Ok Decline