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Pubblicato Domenica, 10 Maggio 2015 20:00

L’associazione Pro Europa Una all’Europatag

(Comunicato stampa - Pro Europa Una e.V.)

Monaco, 8 maggio 2015.
Tanta gente alla giornata dedicata all’Europa (Europatag) lo scorso 8 maggio a Monaco di Baviera: evento organizzato dall’associazione Europa-Union Bayern e dal ParlamentoEuropeo. All’evento ha partecipato anche il comitato culturale Pro Europa Una e.V. con il suo presidente Andrea Masciavé, il maestro d’arte Antonio Cigna e, naturalmente, diversi membri dell’associazione.

Si ringraziano tutte le persone che ieri hanno visitato lo stand informativo della Pro Europa Una e.V. (eravamo insieme con Europa-Union Baviera e Parlamento Europeo).

L'Europa è molto importante per noi: la visione di un’integrazione europea è cominciata il 9 maggio 1950 dal ministro degli Esteri francese Robert Schumann: la fondazione della CECA come l'inizio di un'Europa unita, che poi con i Trattati di Roma nel 1958 ha conseguito un pieno profilo. Ma poi la cosa più importante è caduta nel dimenticatoio. Il processo verso una vera comunità dei popoli europei è ancora in una fase iniziale. Questo perché non abbiamo realizzato finora più che un mercato comune con una moneta comune, l'abolizione dei controlli alle frontiere e Regolamenti sulla standardizzazione delle procedure. È stato costruito così solo un colosso burocratico dall'alto. 
Una convivenza armoniosa, può invece venire solo dal basso. Queste iniziative di volontariato svolgono un ruolo fondamentale quando si tratta di ricordare i valori che la vecchia Europa, spesso associata a duri sacrifici, ha combattuto in passato. "Pro Europa Una e. V.", comitato culturale per l'integrazione europea, da oltre venti anni si dedica come forza pioniere ed è esempio in questo importante compito. L'associazione si è posta l'obiettivo di "migliorare l'ambiente culturale in Europa e rafforzare i valori che moltiplicano la ricchezza spirituale di una comunità". I valori fondamentali occidentali umanistico-cristiani che una volta erano considerati massima di vita comune nella storia dei popoli europei , continuano ad essere l'unico principio guida stabile per un'integrazione duratura.

Per spiegare questi concetti di vita in un contesto più ampio, è assolutamente vitale per questa associazione riunire persone di diverse regioni, paesi e lingue e farli incontrare e conoscere reciprocamente con tutti i loro interessi individuali e la fiducia reciproche, in modo che la nuova Europa non rimanga decretata dall'alto con un costrutto artificiale, ma in modo naturale si fondi dal basso, in quanto corrisponde alla essenza della democrazia. Il cittadino comune si rende conto che i politici hanno spesso alienato gli individui nelle democrazie, questi politici spesso conducono una vita separata da quella reale e non possono più essere efficaci come forza di integrazione. Strasburgo e Bruxelles sono lontani per il cittadino comune. Questo è il terreno fertile per un diffuso euroscetticismo. Quando Antonio Cigna ha inizialmente creato una '"Associazione Culturale Europea" e su questa base, nel 1993, la "Pro Europa Una", questa era (ed è) la sua preoccupazione di fondo: contribuire alla comprensione tra gli individui in Europa, come risposta a quello che è poi invece effettivamente successo. Il suo successore nella carica di presidente, Andrea Masciavé, prosegue il lavoro con questo senso di continuità: solo ciò che le persone riescono a capire ed interiorizzare, perde la sua estraneità e crea una viva Europa dei cittadini.

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