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Categoria: Dall'Italia
Pubblicato Mercoledì, 05 Ottobre 2011 13:29

Tuscany Walking

Per scoprire la Toscana a ritmo lento

Die sieben Perlen am Halse der Venus: Kaum beginnt der Herbst enthüllen die sieben Inseln des toskanischen Archipels ihre Geheimnisse und zeigen ihre wahre Schönheit.

Nadia Fondelli

Firenze, 5 ottobre 2011.
Chiusi gli ombrelloni e riposte le sdraio della stagione estiva volta ormai alla fine, la Toscana si svela autentica ai suoi amanti in quest’autunno in cui ritorna - dopo il successo della primavera - il ricco programma del Tuscany Walking, il festival del camminare alla scoperta dei tanti parchi naturali sparsi ovunque da nord a sud nella regione.

"Il modo migliore per scoprire il mondo è a piedi" ripete sempre una guida ambientale con cui talvolta mi avventuro alla scoperta dei colori e dei sapori più belli di un territorio che non finisce mai di stupire.
Quanto ha ragione! Solo a piedi, sentendo il respiro dei propri passi si possono percorrere i sentieri del passato, scoprire architetture celate alla vista delle strisce d'asfalto, attraversare antichi ponti romani, svelare borghi immobili da secoli annidati fra la natura.

Sei parchi protetti, dicevamo, in Toscana da poter vivere anche attraverso moltissimi eventi ed escursioni creati ad hoc per Tuscany Walking.

Il programma autunnale prevede da adesso fino ai primi giorni di novembre escursioni nel Parco delle Alpi Apuane, in quello di Migliarino-Massacciuccoli-San Rossore, in quello della Val di Cornia e in quello dell'Arcipelago Toscano.


C'è davvero l'imbarazzo della scelta, ma noi abbiamo deciso di lasciare per un attimo da parte le marmoree cime delle Apuane, la natura amata da Giacomo Puccini dove l'acqua dolce di lago si tuffa in quella salmastra del mare della Versilia e il mondo di laboriosità etrusca della Val di Cornia per condurvi alla scoperta, in un periodo dell'anno particolarmente favorevole, del magico mondo dell'Arcipelago Toscano.

Clima fresco, strade e borghi isolani che tornano ad essere a misura d'uomo senza i turisti del solleone e i tanti odori intensi della stagione che si sprigionano ovunque sono solo alcuni dei buoni motivi per vivere in autunno le "sette perle" del mare che la leggenda vuole si siano sfilate dal collo di Venere: Elba, Capraia, Giglio, Gorgona, Pianosa, Giannutri e Montecristo. Isole tutte magiche e tutte diverse che fanno parte, è bene sottolinearlo, del parco marino più grande d'Europa.

Inevitabile partire dalla più grande, quella a forma di pesce: l'Elba posta fra Corsica e Maremma. Un isola dov'è facile spostarsi dagli oltre mille metri del Monte Capanne con i castagneti e la vista mozzafiato alle scogliere ricche luccicanti ricche di ferro che circondano spiagge meravigliose e deliziosi paesini quali Capoliveri, Procchio, Sant'Ilario e Portoazzurro.
Montuosa e selvaggia è Capraia così chiamata in onore della capre selvatiche di cui è popolata e che culmina nel Monte Castello a 447 metri. Già sede di un penitenziario oggi smantellato, d'inverno non supera i cento abitanti ed è tutta da scoprire con le sue insenature incontaminate.
Il Giglio, che si trova a sud di fronte alla costa dell'Argentario, è scoscesa, rocciosa e coperta di ulivi, fichi e particolari vigneti autoctoni. Perfetta per essere vissuta a piedi grazie a sentieri splendidi ottimamente segnalati.
Giannutri, la più meridionale, è un “punto” fra la Toscana e il Lazio quasi disabitato, ma celebre e molto visitata per i bianchi ruderi della villa romana che la caratterizza.
Gorgona - tutt'oggi isola-penitenziario modello - in faccia a Livorno è tutta una fitta macchia mediterranea con qualche uliveto e albero da frutta, dalla bellezza rara e riservata. Un paradiso per pochi però, perché è accessibile solo con permessi per motivi di studio o di breve turismo.

Montecristo, quaranta chilometri a sud dell'Elba, interamente montuosa e ricoperta da macchia mediterranea e foreste di lecci, è famosa per la leggenda del Conte e del suo tesoro, ma è ammantata di mistero anche perché “proibita” al turismo e abitata solo da un guardiano. Pianosa infine, quattordici chilometri a sud-ovest dall'Elba, dalla forma triangolare e dal nome da cui si evince la natura pianeggiante era fino a pochi anni fa anch'essa sede di un penitenziario di massima sicurezza ed è invece oggi meta di un turismo controllato. Spiagge bellissime, una flora inviolata e sentieri facili da percorrere a piedi e in mountain bike.
Nel corso del Tuscany Walking potrete ammirare piante e animali rari ed endemici come il fiordaliso del capanne (sul monte più alto dell’Elba) la viola dell’Elba e la bocca di leone dell’Arcipelago. Per passare alla fauna è da ricordare che qui nidifica il raro gabbiano corso (simbolo del Parco) ed è possibile scorgere la martora, il riccio il muflone e la capra di Montecristo.
Tante sono dunque le opportunità di scoprire, con l'aiuto di una guida, l’Isola d’Elba e le "sue sorelle", sia di giorno che al chiaro di luna oppure in occasione di particolari feste e ricorrenze.


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