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Categoria: Gastronomia
Pubblicato Lunedì, 23 Novembre 2015 16:36

La “fugassa co formaggio“

Tutela europea per la nota specialità di Recco

Nicoletta Curradi

Firenze, 22 novembre 2015.
Recco, amena cittadina della riviera ligure di Levante, in provincia di Genova, è la patria indiscussa della focaccia col formaggio, in dialetto ligure la "fugassa co formaggio": dall'11 novembre 2015 questa gustosa specialità da forno è entrata ufficialmente nel registro europeo delle DOP e IGP (Denominazione d’Origine Protetta e Indicazione Geografica Protetta, ndr). 

La zona di produzione della focaccia IGP è rappresentata dal territorio del comune di Recco e dei comuni limitrofi di Avegno, Sori e Camogli e può essere prodotta solo dalle diciassette aziende, ristoranti o forni, aderenti al Consorzio. Si tratta di una conquista importante per l'Italia perché all'iscrizione nell'elenco si erano opposti Portogallo, Regno Unito ed una società con sede a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. Quanto al Portogallo e al Regno Unito, non è stato trovato un accordo con l'Italia per quanto riguarda soprattutto il divieto di precottura, di surgelazione e altre tecniche di conservazione del prodotto: quindi la Commissione europea ha deciso di premiare l'eccellenza alimentare italiana.

Della focaccia sono molto remote le origini, che si perdono nella notte dei tempi. Pare che all'epoca della terza Crociata i contadini di Recco si siano rifugiati nell'entroterra e, con le uniche risorse disponibili, farina di semola, olio, acqua e formaggetta, abbiano creato la focaccia, cotta su pietra di ardesia. “Era la Pentecoste di rose dell’anno 1189… la cappella dell’Abbazia di San Fruttuoso accoglieva i crociati liguri per un solenne Te Deum prima della partenza della flotta per la Terra Santa… Sulle bianche tovaglie di lino ricamate facevano bella vista i piatti di peltro e di rame, zuppiere di ceramica e di coccio colme di ogni bendidio: pagnotte di farro ed orzo impastate con miele, fichi secchi e zibibbo, carpione di pesce, agliata, olive e una focaccia di semola e di giuncata appena rappresa (la focaccia col formaggio)…". Il Consorzio della Focaccia di Recco ha ritrovato documenti antichi che attestano l'origine del prodotto anche per salvaguardare la sua autenticità dalle troppe imitazioni diffuse in Italia e all'estero senza alcuna regola. Va ricordato che Recco non ha rivali nel campo della ristorazione: su una popolazione di diecimila abitanti può vantare oltre tremila coperti in ristoranti. Nel XIX secolo la focaccia veniva servita nelle prime trattorie con cucina nella ricorrenza dei defunti. Negli Anni '50 del '900 diventò richiestissima soprattutto dai turisti che cominciavano ad arrivare, e per questo motivo i ristoratori ed i panettieri decisero di prepararla tutto l'anno. Negli Anni '60 venne costruita l’autostrada Genova-Livorno, e Recco, grazie all’apertura del casello autostradale, il primo che si incontra dopo Genova, vide un notevole aumento dell’afflusso turistico, diventando così la “capitale gastronomica della Liguria”. Nel 1983 la “Focaccia col formaggio” usciva dai confini cittadini .

La consegna del riconoscimento è avvenuta nella Sala delle Grida del Palazzo della Borsa a Genova alla presenza di Paolo Odone, presidente della Camera di Commercio che ha sostenuto il Consorzio della focaccia nella battaglia per la conquista dell'IGP, e del presidente della Regione Giovanni Toti, molto attento alla valorizzazione delle eccellenze liguri.

La focaccia di Recco vede finalmente riconosciuta la sua credibilità, la sua identità e il legame alla sua zona d’origine e l'IGP la difende dagli ormai troppi tentativi di imitazione.

Info: www.focacciadirecco.it

 

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