Dettagli
Categoria: Gastronomia
Pubblicato Giovedì, 11 Novembre 2010 14:25

Ci si vede al bar...?

Riva Bar Pizzeria

Der Flair der Münchner “Riva Bar”. Pizza aus dem Holzofen, angenehmes Ambiente, freundliches Personal und italienische Musik machen die “Riva Bar” zum Szenetreffpunkt für Freunde der italienischen Lebensart.

Alessandra Sorrentino

È un caldo lunedì pomeriggio siamo al “Riva bar”, nel centro di Monaco, ad Isartor. La musica italiana accompagna il lavoro dei ragazzi al bar. La maggior parte di loro arriva dalla splendida isola di Sicilia.Questo gruppo di ragazzi lavora qui da anni e si trova bene. Sono loro l’anima italiana di questo bar/ristorante.L’interno del locale è elegante, ma non troppo. Sul fondo della prima sala c’è un grande forno a legna, che fa la differenza quando si parla di Pizza. Ad uno dei tavolini è seduto Stephan, il gestore del Bar, lavora qui da circa tre anni.
“Il nostro obiettivo era quello di offrire, alla nostra clientela, la migliore Pizza della città e mi sa che ci siamo riusciti”. Gli italiani che lavorano qui sono tanti e Marcello, cliente fisso qui al Riva, ci dice che senza di loro questo posto non sarebbe lo stesso. “Ho trent’anni e vivo qui da dieci... così, come i ragazzi del Riva, sono arrivato qui per caso. Avevo voglia di andar via dal mio paese e sono venuto da mio fratello qui in Germania.Loro li conosco tutti, sono simpatici... ti fai un sacco di risate”.
Parlano italiano e tedesco oppure lo studiano. “All’inizio é complicato, ma poi... se ti
impegni” dice Vincenzo, 35 anni, amico di uno dei ragazzi che lavora qui “io adesso sono qui da cinque anni, però ancora non è che sia... vabbé comunque lo parlo”.
Andreas, il ragazzo tedesco seduto accanto a lui, si inserisce nel discorso per rivendicare orgogliosamente la sua conoscenza dell’italiano. “Per me é stato facile imparare l’italiano. Io lavoro sempre con loro. Non ho studiato, ma lo parlo bene”, poi si rivolge ad uno dei ragazzi al bar e gli ordina “un latte macciato”. Le risate sono incontenibili. Vincenzo, uno dei barmen non resiste alla tentazione di infierire “Non lo hai studiato però lo parli bene l’italiano... eh!”. Marcello sorseggia il suo caffè e ridacchia sornione. Lui il tedesco lo parla benissimo. Legge solo in tedesco. Anche il suo autore preferito Milan Kundera, che potrebbe trovare tradotto in italiano, preferisce leggerlo in tedesco.
“Questa è forse una delle grandi differenze tra gli italiani che venivano qua un tempo in cerca di lavoro e noi giovani” - mentre dice questo sorride - “noi vogliamo imparare la lingua e vivere a pieno questo paese... non vogliamo farci i soldi e tornare a casa”.
Dice di essere stato testimone di un grande cambiamento avvenuto nella mentalità degli italiani che vivono all’estero. “Li incontro spesso, sono miei clienti dal parrucchiere dove lavoro. Li incontro anche in altre parti del mondo dove mi sposto quando lavoriamo per la moda”. Di fronte al bancone del bar c’è uno specchio che consente di dare un’occhiata discreta alla fila di tavolini alle nostre spalle. É così che incrocio gli sguardi interessati d’Antonella. Anche lei è una veterana della città, abita qui da sei anni, ascolta Marcello e si trova in accordo.
“Un’esperienza all’estero, quando puoi comunicare si intende, ti arricchisce tantissimo.
Qui ho amici di tutte le nazionalità. Lavoro all’aeroporto. Sai l’ambiente lì deve essere, per forza di cose, internazionale. Qui ho imparato a relazionarmi con chi era diverso da me. É stato stimolante”. Dopo un paio d’ore sembra di essere in un bar di Roma, tutti parlano italiano, ad alta voce e gesticolando. Marco, amico di Marcello, conferma che è questa la cosa bella del Riva.
“Ti senti un po’ in Italia. Telefoni a qualche amico e basta dirgli... ci si vede al bar. Ti incontri, chiacchieri un po’ e magari... qualche volta rimorchi anche una ragazza... che non fa mai male!”.
I clienti tedeschi ci guardano divertiti.
Dice Jörg, anche lui cliente affezionato “Mi sento come quando vado in vacanza in Italia... rilassato. C’è sempre un vociare di sottofondo, intervallato da risate... e sai qui a Monaco con il lavoro e il resto... non é mica facile rilassarsi”.

Stephan osserva tutto, scrive qualcosa sul suo palmo e ogni tanto quando afferra qualcheparola italiana che conosce, sorride. “Un pochino di italiano ho dovuto impararlo per lavorare con loro... dopo un po’ impari le parole importanti e ... ti abitui al temperamentoe all’atmosfera italiana. E poi sai, era questo il nostro goal... ricostruire un pizzico di atmosfera italiana, di buona qualità, qui al centro diMonaco di Baviera”.
E ad essere onesti ci sono riusciti!

Joomla Plugin
Cookies make it easier for us to provide you with our services. With the usage of our services you permit us to use cookies.
More information Ok Decline