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Categoria: lettres italiennes
Pubblicato Sabato, 13 Dicembre 2014 18:49

Lo skateboard

Lettres Italiennes

Corrado Conforti

Monaco, 13 dicembre 2014.
Peccato che quando leggerete queste mie righe il Natale sarà passato. Comparissero invece al momento in cui scrivo, sono certo che potrebbero fornirvi una buona idea. Perché non si sa mai cosa regalare a Natale.

Con i bambini è facile: un giocattolo ed eccoli contenti. Anche con gli adolescenti il problema si risolve facilmente: se non si trova quell'oggetto o quel capo di abbigliamento che si pensa possa piacergli, gli si può sempre allungare qualche banconota, in modo che scelgano da soli quello che preferiscono. Tutto sommato anche gli adulti non creano troppe difficoltà. Caratteristica del regalo di Natale è infatti la sua assoluta inutilità. Importante è poter aprire un pacchetto sotto l'albero, fingere riconoscenza e ringraziare il donatore. Che poi quel profumo o quella cravatta o chissà che altro finisca in fondo a un cassetto o che venga riciclato alla Befana, non ha nessuna importanza.

Quel che conta è dare e ricevere. Il gioco del Natale è tutto lì. Le difficoltà nascono quando c'è da fare un regalo al nonno o alla nonna, perché, a parte il fatto che gli anziani difficilmente hanno davvero bisogno di qualcosa (di qualcosa di superfluo, intendo), c'è il problema che il dono possa essere un oggetto destinato a durare a lungo, più a lungo cioè (e vi assicuro che il mio non è cinismo) del ricevente stesso. I vecchi, quelli intelligenti (e non quelli scemi che esibiscono un ridicolo giovanilismo) usano spesso mettere le mani avanti dicendo di non volere regali perché tanto... e a quel “tanto” non aggiungono parole, alludendo a una condizione che al momento è loro ma che prima o poi sarà di tutti (o di quasi tutti). Ma è triste la sera del 24 o la mattina del 25 dicembre vederli assistere all'apertura dei regali degli altri senza che ce ne sia uno per loro. Naturalmente è possibile regalar loro un capo di abbigliamento: una camicia o un pullover per il nonno, un foulard o un paio di guanti di lana per la nonna, o ancora, per quest'ultima, dei bicchieri o un servizio di posate. Il fatto però è che poi gli anziani, affezionati come sono a quello che già posseggono, spesso non indossano quello che gli viene regalato, o che, come faceva mia madre, chiudano nella credenza stoviglie e posate ricevute per lasciarle agli stessi figli che gliele hanno donate. Un'idea potrebbe essere allora quella di mettere sotto l'albero una bottiglia di vino d'annata o una bella scatola di cioccolatini. Già, ma poi dove li mettiamo il colesterolo, il diabete, la pressione alta e tutti i malanni piccoli o grandi da cui gli anziani sono affetti? Un'altra possibilità è donare qualcosa di veramente utile, come un paio di calze compressive o una cintura termoterapica.

Ma che tristezza, una volta scartato il pacchetto, vedere quegli oggetti di quei colori che vanno dal bianco sporco al grigio-rosa sbiadito e che ricordano a tutti i convenuti gli acciacchi del ricevente.

No, occorre qualcosa di davvero diverso.
Ecco allora che una notizia, letta proprio una mezz'ora fa, mi ha suggerito un regalo che è utile senza essere triste e che è in più anche ecologico: uno skateboard elettrico.  Pensate che sono impazzito? Niente affatto. Dovere sapere che a Pinerolo un uomo di 85 anni è stato multato perché sorpreso a traversare la strada con il semaforo rosso.  “E capirai! – dirà qualcuno – lo fanno tutti”.  “Ben gli sta – dirà qualcun altro – così impara a rispettare la legge” “Ma è matto? – aggiungerà un terzo – Passare con il rosso alla sua età!”
Il fatto è che il pensionato aveva cominciato ad attraversare la strada con il verde, ma poiché il semaforo era stato evidentemente regolato da un centometrista, il povero ultraottantenne si è trovato a non aver ancora raggiunto il marciapiede opposto quando il colore è cambiato. E l'occhiuto vigile non lo ha perdonato. Anzi, sembra quasi di sentirlo mentre, di fronte alle comprensibili proteste del multato, con la dignità di uno dei martiri di Belfiore, pronuncia la prevedibile frase “Sto facendo solo il mio dovere”.

Ecco allora che uno skateboard elettrico evita tali incresciosi episodi. Ci si monta sopra al rosso, lo si avvia appena scatta il verde e in un momento si è dall'altra parte. Con buona pace di tutti. No, non di tutti. Non dell'amministrazione comunale, quella che sguinzaglia i suoi agenti come un tempo Erode i suoi pubblicani. Perché la burocrazia più inefficiente, numerosa, costosa e corrotta d'Europa, dopo aver costretto alla chiusura un numero enorme di imprese vessate da una tassazione seconda solo a quella esercitata dal famoso sceriffo di Nottingham, cerca di far cassa in tutti i modi, anche creando le condizioni che le permettano di staccare multe a due e tre cifre. L'unica cosa che le importa, del resto, è salvare se stessa. E quello di fornire servizi (che poi in realtà non fornisce) è solo un alibi per mantenersi e perpetuarsi. Lo capiranno prima o poi gli italiani o sceglieranno di trasformarsi tutti, ai semafori, in centometristi ?

 

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