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Categoria: Online
Pubblicato Venerdì, 23 Dicembre 2011 14:28

La vera faccia della gente

I social network stanno diventando sempre più popolari tra gli internauti

Soziale Netzwerke werden auch in Italien immer beliebter. Aber immer mehr Menschen erliegen der Versuchung, sich im Internet glamouröser darzustellen, als sie sind Ein bisschen Vorsicht ist also angebracht - insbesondere bei Menschen, die sie gar nicht kennen.

Marcello Tosettoalt

Monaco, 12 gennaio 2012.
Una ricerca degli ultimi mesi mostra che l'uso di tecnologie digitali tra gli adulti delle sedici nazioni più industrializzate del mondo sta crescendo in maniera vertiginosa. Gli internauti spenderebbero in media un terzo del loro tempo on line dedicandosi proprio alla creazione ed al mantenimento della propria rete di amicizie on line.

I social network ormai sono diventati un servizio base che permette a tutti i cibernauti di creare un proprio profilo più o meno pubblico in un determinato sistema precostruito. Basta appartenere ad una di queste comunità virtuali per iniziare a far parte di determinate liste e/o gruppi di amici.

Il più comune e diffuso social network è proprio Facebook ... il “libro delle facce”.

La sua popolarità è la dimostrazione del fatto che questo tipo di comunità virtuale fa da calamita per un numero enorme di persone attraversando generazioni e culture differenti. Riesce ad attirare gli adolescenti, le casalinghe, gli studenti, le suocere, i mariti vittime delle suocere, i perseguitati da regole condominiali e così via.

Ma come si presentano gli utenti al cospetto delle comunità del “libro delle facce”? Come si comportano?

Molti, pur presentandosi per quelli che sono, si inventano le cariche più improbabili; nascono così falsi presidenti di false associazioni, registi cinematografici, e molto spesso si scopre di avere amici ed anche colleghi che magari nel giro di pochi mesi si sono guadagnati sul lavoro, quasi come se fossero su un campo di battaglia, promozioni fenomenali. Così geometri diventano ingegneri, parroci diventano vescovi e medici neolaureati primari.

Mi ha sorpreso ultimamente il profilo di un caro amico: questi si è autopromosso in meno di una settimana ad una qualifica sorprendente che nella vita reale si potrebbe ottenere dopo almeno 25 anni di esperienza sul campo insieme ad un numero enorme di corsi annuali e test. Lui, l'amico, l'ha ottenuta in poco più di una settimana ... È il caso di dirlo, una carriere fulminante! Molta gente si spinge oltre, osa di più ed oltre a mentire sulle cose appena descritte riesce a crearsi degli account che sono totalmente inventati, contraffatti.

Ma perché? Perché mentire su quello che si è o non si è in realtà? Magari molte persone vogliono solo provare l'emozione di vestire i panni di chi avrebbero voluto essere nella realtà.
Be', il “libro delle facce” aiuta in questo senso: è gratis, è per tutti gli utenti e permette di creare qualsiasi profilo condito da qualsiasi tipo di fantasia. Si può corredare il profilo con foto, punti di contatto e informazioni personali ... anche completamente inventati.

L'iscrizione poi a diverse comunità e l'appartenenza a quest'ultime insieme a determinate fotografie parlano più di ogni altra cosa. Alcune foto trasmettono dei messaggi particolari che comunicano determinate aperture sulle tendenze più disparate.

Sfruttando il proposito fondamentale del “libro delle facce”, che è quello di socializzare e fare nuove amicizie, gli utenti, potendo anche comunicare tra di loro in forma privata e pubblica, sembrano perdere i freni inibitori. Quindi, mantenendo l'anonimato garantito dallo schermo nero, esternano le cose piu strane ed assurde. 

Il 27% degli utenti risulta essere comunque un "fake", una falsificazione. Ci sono probabilmente diverse ragioni che spingono gli utenti dei social network ad usare identità contraffatte invece che le loro identità reali. A volte alcuni personaggi hanno cercato di usare affascinanti profili per testare e mettere alla prova l'amore del proprio partner. Altri ancora, per rivincita, si sono accaniti su altre persone con l'intento di soggiogarle almeno virtualmente.

Il motivo più comune che spinge a tutto questo teatro è molto probabilmente il semplice fatto che la gente vuole divertirsi alle spalle degli altri. Le persone intendono dimostrare di essere superiori alle vittime che stanno prendendo in giro con la loro falsa identità Alcuni hanno creato account per conto di amici, rubando la loro identità, spacciandosi per loro, conoscendone abitudini ed informazioni private per poi metterli in ridicolo agli occhi di persone socialmente importanti per la vittima, come colleghi di lavoro oppure gruppi di amici reali.

I più giovani creano profili particolari per poi inserirli nel loro giro di amicizie virtuali, semplicemente per stupire i coetanei.

Molti falsi account vengono realizzati anche a scopo commerciale. Alcune aziende sfruttano i social network per promuovere i propri prodotti, questo perché la gente crede che sia più conveniente credere nella bontà di un prodotto o di un servizio quando questo è stato già utilizzato da qualcuno che si conosce bene. Se il mio amico del social network compra l'amaro del nonno vuol dire che questo farà digerire anche me.

Gli account falsi vengono anche creati per dare più visibilità a determinati gruppi già esistenti.

Infine ci sono persone che creano una seconda identità forse perché non sono contenti di loro stessi nella vita reale; quindi quando sono on line trincerati dietro la tastiera possono assumere un’identità diversa ed essere le persone che hanno sempre voluto essere, ma che non riescono a rappresentare nella realtà. Questi ultimi a volte riescono a creare dei grossi problemi perché per affermare la propria falsa identità si appropriano senza diritto delle immagini di altre inconsapevoli persone.

Molti non usano il proprio nome per evitare che le loro informazioni possano arrivare a colleghi o amici gelosi, questo perché molti creano il profilo solo per monitorare altre persone e trarne vantaggio.

Negli ultimi tempi anche i genitori ed i parenti stanno entrando a far parte dei social network, questo proprio per controllare cosa fanno i figli ed i nipoti nel tempo libero e non solo (visto che spesso sono riportati anche i successi ed i disastri scolastici), e che amici frequentano.

Cosa si può fare per evitare di non cadere nella rete dei falsi amici? In fondo basta imparare a saper leggere le informazioni nei profili e le eventuali foto di condimento caricate.

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