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Categoria: Salute
Pubblicato Mercoledì, 10 Novembre 2010 10:54

AMSIT e.V

Un’associazione di medici da più di dieci anni al servizio degli italiani

AMSIT versteht sich seit nun mehr als einem Jahrzehnt als interdisziplinäres bilinguales Ärztenetz, das es sich zur Aufgabe gemacht hat, neben der hausund fachärztlichen Versorgung von Italienern und Deutschen den europäischen Gedanken eines gemeinsamen Gesundheitsmarktes zu fördern.

Stephan Guggenbichler

È stato nel 1992 che un piccolo gruppo di medici di Monaco, accomunati dall’amore non solo per la cultura italiana, ma anche per l’ambiente ed il modo di vivere d’oltralpe, si è riunito per la prima volta. Tutti, inoltre, avevano frequentato l’università di medicina nel Bel Paese. Già allora si individuava l’utilità e quasi la necessità di creare una rete di specialisti che, con la loro conoscenza della lingua e della mentalità italiana, potessero offrire un’assistenza sanitaria adeguata ai circa 25 mila italiani di Monaco, soprattutto a quella parte di loro che avessero una padronanza della lingua tedesca limitata o con difficoltà di integrazione.
Ideatore e promotore di questi incontri, scherzosamente chiamati "Stammtisch”, è stato il dott. Stephan Guggenbichler, laureato all’università di Parma e specialista in medicina generale e flebologia che già agli inizi agli anni ‘90 aveva collaborato con il Consolato di Monaco fornendo una lista comprendente tutti i medici bilingui e quindi particolarmente idonei ad occuparsi dell’assistenza sanitaria degli italiani. Da allora il gruppo, composto all’inizio dai dottori di Mascio, Gallenberger, Henze, Minelli e Guggenbichler, si è incontrato con regolarità e si è allargato continuamente fino a raggiungere attualmente il numero di una trentina di membri. Gli obiettivi principali definiti nello statuto dell’associazione, registrata nel 2001 come AMSIT e.V. (Associazione medico-scientifica italo-tedesca), sono, oltre all’assistenza dei pazienti di lingua italiana, il miglioramento della rete di comunicazione e degli scambi di esperienze professionali dei colleghi che ne fanno parte.
Presidente dell’associazione è stato eletto il dott. Guggenbichler, vicepresidente l’internista dott. Kurt Henze e tesoriere il dott. Bernd Gallenberger, otorinolaringoiatra.
L’AMSIT organizza per i suoi membri frequenti incontri e seminari di aggiornamento, spesso in lingua italiana, con il fine di migliorare la qualità del loro servizio adeguandolo agli standard richiesti dall’Ordine dei medici tedesco. Tra i progetti italo-tedeschi realizzati dall’associazione ricordiamo il primo simposio europeo sulla scleroterapia, tenuto a Bologna nel 2001 e incentrato sul trattamento incruento delle vene varicose, così come un secondo simposio con specialisti provenienti da San Benedetto del Tronto, Verona e Firenze sulla terapia sclerosante con schiuma sotto controllo ecografico.
Sono stati invitati in Germania anche specialisti italiani, conosciuti nell’ambito di questi incontri o tramite pubblicazioni scientifiche, che hanno potuto presentare i risultati qui degli studi da loro condotti.
L’AMSIT partecipa da circa sei anni alla rete dei medici di famiglia dell’Emilia-Romagna. Nel 2002 l’associazione ha organizzato a Monaco un convegno con il dott. Paolo Barbacorvi, presidente dell’Ordine dei medici di Trento, nel quale sono stati trattati temi riguardanti le peculiarità dell’assistenza sanitaria dei due paesi.
Nel 2003 il dott. Thomas Winkler, ginecologo, ha organizzato per l’AMSIT un convegno universitario a Torino. In collaborazione col periodico INTERVenti l’Amsit sta elaborando un progetto per la pubblicazione di libretti informativi in italiano su temi sanitari di grande importanza come il diabete, la dietologia e le malattie vascolari, a cui seguiranno incontri informativi con i pazienti.
Dopo più di dieci anni di attività l’AMSIT vuole continuare a migliorar la sua opera a favore della formazione di una rete interdisciplinare bilingue con medici di famiglia e specialisti per realizzare un produttivo interscambio formativo ed informativo a tutto vantaggio dei pazienti non solo italiani.

4/2004, pag. 23

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