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Categoria: Salute
Pubblicato Sabato, 11 Dicembre 2010 15:43

Allergia al polline

I consigli del farmacista

Ungefähr 50 % der europäischen Bevölkerung leiden an Allergien. Auch Pflanzenheilmittel helfen gegen diese Krankheiten – und sie haben keine Nebenwirkungen

Francesco Spanò

Sembra che sia proprio l’inquinamento atmosferico il responsabile principale del vertiginoso aumento delle malattie allergiche negli ultimi 10 anni. Stime epidemiologiche indicano che nel 2007 ben il 50 per cento degli europei soffrirà di allergie.

Per reazione allergica s’intende la risposta anomala del sistema immunitario al contatto con sostanze  che provengono dall’esterno come pollini ed alimenti (allergeni). Negli individui geneticamente predisposti l’esposizione o il contatto con tali sostanze stimola il rilascio di istamina da parte di cellule particolari presenti nei tessuti, i mastociti. L’istamina provoca in questi casi un’infiammazione inutile e controproducente. Sono specialmente le mucose del sistema respiratorio o digerente, ma anche la pelle e spesso le congiuntive oculari, ad essere bersaglio dell’istamina. Raffreddore da fieno (rinite allergica), congiuntiviti, orticarie, diarree, ma anche asma e il temuto shock anafilattico ne possono essere le non solo invalidanti ma anche pericolose conseguenze.

Ma come ci possiamo difendere?

Prevenire ed evitare il contatto con gli allergeni:

Non rimanere a lungo all’esterno specialmente nei giorni ventosi in cui si prevede una forte presenza di pollini.

Tenere le finestre chiuse specialmente quando si dorme, poiché molti tipi di pollini vengono liberati nell’aria proprio nelle ore notturne.

Utilizzare filtri dell’aria e sistemi di condizionamento.

Passare frequentemente l’aspirapolvere nell’ambiente domestico o di lavoro.

Possibilmente, nei periodi dell’anno più a rischio, andare in ferie in zone povere di pollini.

 

Evitare lo stress

È noto che i sintomi dell’allergia peggiorano in caso di stress.


Farmaci:

Gli antistaminici sono il caposaldo della terapia dell’allergia perché bloccano l’azione dell’istamina. Sono molto efficaci contro il prurito, l’orticaria, la rinite e la congiuntivite. Gli antistaminici oggi disponibili sono meno sedativi di quelli della prima generazione. Tali farmaci sono disponibili in varie preparazioni (spray, collirio, compresse, iniezioni). Nei casi più ostinati si consigliano i prodotti cortisonici che, specialmente applicati localmente, sono molto efficaci e non provocano di solito effetti collaterali.


Immunoterapia:

In caso di allergie più gravi, è possibile effettuare la cosiddetta immunoterapia (o iposensibilizzante) con molteplici iniezioni di allergene diluito a concentrazioni via via crescenti.


Preparati fitoterapici:

Il Ribes nigrum Macerato Glicerico è considerato il migliore antinfiammatorio e antiallergico che esista in fitoterapia, tanto da essere considerato un cortisone naturale.
Viene, infatti, da sempre utilizzato per contrastare tutte le forme infiammatorie generali e locali, sia di origine infettiva che immunologica. Stimolando in maniera notevole l’attività della corteccia surrenalica, riesce a far attivare in modo naturale e senza controindicazioni tutti i meccanismi antinfiammatori del nostro organismo.

Si consiglia di assumere il Ribes nigrum lontano dai pasti, anche in via preventiva ad ogni cambio di stagione primaverile e autunnale come segue:

50 gocce tre volte al giorno, oppure 80 gocce due volte al giorno oppure 100 gocce al risveglio.

Molto utile è anche l’abbinamento nelle stesse quantità del Macerato Glicemico della Rosa canina e di una fiala di manganese al giorno alternata con un opercolo di uova di coturnice.
Infatti la Rosa canina potenzia gli effetti del Ribes nigrum MG, mostrandosi molto utile nei processi infiammatori recidivanti; il manganese è un oligo elemento essenziale per l’organismo, che mitizza le risposte eccessive agli stimoli; infine le uova di coturnice possiedono una glicoproteina capace di disattivare l’allergene.

Anche i preparati omeopatici come i derivati dalla Adahota vasica (indische Lungenkraut) e del Cardiospermum halicacabum (Ballonrebe) nonché l'agopuntura possono rappresentare efficaci opzioni terapeutiche.

(2007-2 pag 51)

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