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Categoria: Salute
Pubblicato Giovedì, 02 Dicembre 2010 10:21

La cartella clinica online

Dove archiviare meglio i propri dati sanitari se non sul web space?

Auch in Europa, wie in den USA, verbreiten sich Unternehmen, die die Verwaltung und die Archivierung der persönlichen Gesundheitsdaten anbieten. Dieses System (sog. health management online) wird wegen seiner Bedienerfreundlichkeit und dem großen Nutzen möglicherweise bald zum Standard.

Gianni Minelli

 

In questo periodo sono in corso in diversi Länder (in Baviera, ad esempio, nella provincia di Ingolstadt) progetti pilota per testare la nuova tessera elettronica sanitaria, la “elektronische Gesundheitskarte”, in breve eCard, che, non senza polemiche, sostituirà quella attuale il prossimo anno. La nuova eCard, oltre a mostrare la foto dell’assicurato e rendere così più difficile gli abusi, sarà in grado di memorizzare anche altri dati, come gruppo sanguigno, diagnosi poste, nomi dei medici curanti, date dei controlli di medicina preventiva, ecc. Per la limitatezza del supporto elettromagnetico non sarà possibile l’archiviazione di molti referti né di dati più voluminosi come ad esempio le immagini radiologiche.

Ambizioso obiettivo del nuovo sistema, di cui la nuova eCard rappresenta il presupposto, è anche la possibilità da parte del medico curante di collegarsi telematicamente ad un archivio centrale dove sono contenuti tutti i referti e le informazioni sanitarie riguardanti il paziente.

Le polemiche riguardano sia i costi per l’introduzione del nuovo sistema (valutati attualmente al di sopra del miliardo e mezzo di euro) sia la difficoltà di tenere opportunamente aggiornati i dati sanitari. Inoltre sarà impossibile per il paziente controllare i dati contenuti sul chip: ciò provoca gravi quesiti riguardanti le tutela della privacy ed il trattamento dei dati personali e lascia immaginare scenari inquietanti con un megaserver nazionale al quale teoricamente possano essere abilitati ad accedere medici, farmacisti e casse mutue.

Certo sarebbe molto comodo, soprattutto per chi soffre di malattie croniche e ha molti referti che lo riguardano, avere la possibilità di andare da un medico che sia in grado, premendo un tasto e cliccando col mause, di richiamare tutti i dati che lo riguardano. Tutti gli esami clinici fatti e lo schema di tutte le medicine che il paziente deve prendere.

Proprio per le difficoltà tecniche ed etiche legate al nuovo sistema vogliamo segnalare un’alternativa che ci sembra molto praticabile e, tutto sommato, relativamente economica.

Perché non utilizzare il web-space per archiviare i nostri dati sanitari? La cartella sanitaria on line ci sembra proprio l’uovo di Colombo: su di un sito web raggiungibile da chiunque abbia i dati d’accesso (cioè noi stessi compresi!) si possono - da noi o da parte del nostro medico - caricare tutti i nostri dati, controllarli ed aggiornarli. Basta avere un computer con internet ed essere abbonati al servizio. Tali servizi, diffusi già negli Stati Uniti, si stanno diffondendo anche in Europa.

Certo per chi è sano, beato lui, un argomento del genere apparirà estraneo e superfluo. Eppure più ci si riflette e più appare chiaro che il poter accedere da ogni luogo ed in ogni momento alla propria banca dati sanitaria – ammesso di avere a disposizione un accesso in internet – rappresenterebbe per molti un’enorme comodità.

Ma cos’è e come funziona la cartella clinica on line?

Ci si abbona ad un servizio per la gestione dei dati sanitari on line (online health-management) – come ad esempio www.hmo.de – si paga una quota (ca. 5 € al mese) e si spediscono tutti i dati per posta o per mail al gestore del servizio: questi scannerizza i referti scritti e le immagini radiologiche, compila i formulari aggiornabili per l’introduzione degli esami del sangue o le tabelle posologiche delle medicine. Attraverso i dati di accesso il paziente può non solo visionare i suoi dati ma anche aggiornarli facilmente o farli aggiornare dal proprio medico, sempre che questo sia abilitato ad accedervi (e venga “motivato” a farlo).

Il web space è a disposizione ovunque vi sia un accesso in internet! Quindi se si è in vacanza, tocchiamo ferro, o in casa di amici o veniamo ricoverati d’urgenza, sarà sempre (o quasi) possibile accedervi, semplicemente con una password.

Un nuovo giochetto per computerfreak? È vero! Un servizio del genere sembra accessibile solo a chi abbia le capacità tecniche di usarlo e possa permetterselo economicamente, non tanto per i canoni d’abbonamento quanto per gli onorari dovuti a chi deve occuparsi degli aggiornamenti.

Ma con enormi vantaggi: è già disponibile e ne permette con grande trasparenza l’uso privato. Vogliamo davvero un megaserver nazionale che contenga tutti i nostri dati più sensibili e personali, quelli riguardanti il bene più prezioso, la nostra salute?

2007-1 pg 24

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