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Categoria: Turismo
Pubblicato Sabato, 11 Settembre 2021 07:48

Con Arca Adriatica risalta il patrimonio legato al mare tra Italia e Croazia

Das Projekt Arca Adriatica, das mit europäischen Mitteln finanziert wird, zielt darauf ab, das Kultur- und Naturerbe der Adriaküsten bekannter zu machen und zu verbessern

Nicoletta Currad

Firenze, 10 settembre 2021.
Arca  Adriatica è il nome di un interessante progetto che unisce le due sponde del mar Adriatico, quella italiana e quella croata. Il progetto europeo, che appartiene all’Interreg Italia – Croazia, si pone come obiettivo lo sviluppo di un prodotto turistico comune basato sul recupero, la conservazione e la valorizzazione del ricco patrimonio culturale legato al mare ed ai piccoli porti dell’Adriatico. In quest’ambito, il coinvolgimento della stampa di settore è stata una delle azioni previste: l’iniziativa condotta congiuntamente da due Comuni, Cervia e Cesenatico, in Emilia Romagna, ha avuto proprio lo scopo di illustrare alcune eccellenze delle due città dal punto di vista del patrimonio legato al mare. 

Andiamo a scoprire questo patrimonio, partendo da Cervia che sorge a venti chilometri da Ravenna, verso sud, in una delle parti più belle della costa Adriatica. Il suo litorale vanta una sabbia impalpabile ultra-fine e fondali bassi, un luogo perfetto per i bambini. Cervia è l’antica città del sale, una città in cui si può vivere l'estate tipica di una volta, fatta di mare, musica, arte e cultura, delle fresche pinete, della salina, delle passeggiate al porto. Cervia è un antico borgo di pescatori caratterizzato da un’ampia, secolare pineta da anni vera calamita per il turismo soprattutto con la nascita, della città-giardino Milano Marittima, sorta nel 1912. Le aree verdi sono il vero tesoro di Cervia, un patrimonio di cui la pineta, descritta anche da Dante e Byron, è la protagonista assoluta. Come protagoniste sono le saline, con 827 ettari di estensione che garantiscono una produzione di sale che supera i 200.000 quintali e che fanno da habitat per tantissime specie animali come le avocette, i cavalieri d’Italia, i martin pescatori, i gabbiani comuni e reali che qui nidificano, gli aironi, i fenicotteri. A Cervia il rispetto della natura è ciò che più conta.

Il visitatore non può perdersi il Museo del Sale di Cervia (MUSA), che si trova all’interno del Magazzino del Sale Torre. Il Museo è stato inaugurato nel 2004 e all’interno spiccano alcuni pezzi particolarmente interessanti e singolari quali la burchiella, imbarcazione in ferro a fondo piatto utilizzata fino alla fine degli anni ’50 per il trasporto del sale. Di grande interesse gli antichi attrezzi in legno usati per la produzione e la raccolta del sale, le immagini  dei salinari al lavoro, oggettistica  e tutto ciò che ruota attorno alla produzione del sale e all’antica salina.

Nel 2013  MUSA ha aperto una  sezione archeologica che ospita importanti  reperti che tracciano la storia dei luoghi fra i quali un frammento di  cippo funerario   con  testa di medusa risalente al I-II sec.,  ancora e un contenitore in rame di una nave altomedievale (VI-VII sec.) scoperta in una cava di sabbia nel 1956 e  i tappeti musivi della Chiesa di San Martino prope litus maris (VI sec.), importante rinvenimento del 1989 in un’area attigua alle saline. (www.musa.comunecervia.it)

Ma ci sono molti punti da non perdere in questa città. Per esempio la cattedrale edificata nel 1702, con facciata semplice, in pietra viva.  Al suo interno si possono ammirare opere d’arte molto interessanti come la tela raffigurante il Patrono della Città S. Paterniano, una fonte battesimale risalente al ‘700, la statua della Madonna del Fuoco, con in braccio il Bambino, la statua di San Lorenzo. Molto suggestivo il dipinto della Madonna con Bambino “Madonna della Neve”, una pala che raffigura l’Assunta tra San Nicola e San Bartolomeo.  

Chi desidera provare l’emozione di trovarsi al largo e navigare in tranquillità lungo la costa deve sapere che a Cervia si può fare una piccola crociera in una barca storica. Le colorate vele fanno vivere l'esperienza del mare in tutta sicurezza, accompagnati dai racconti dei marinai e da un tuffo in mare. Due ore in mare per tuffarsi in sensazioni mai provate, calma, relax e sorrisi in mezzo al mare .A bordo il comandante, dopo aver spiegato le norme di sicurezza, coinvolge l'equipaggio nelle manovre a vela e racconta la storia della marineria romagnola. In particolare vengono spiegate le manovre di issata delle vele, i nodi, le andature a vela, l'uso delle scotte e delle drizze. Dopo aver costeggiato la spiaggia di Milano Marittima si dà fondo all'ancora per un bagno al largo. Info: Iat Cervia - Torre San Michele Tel. 0544 974400

Non soltanto Cervia: anche il Comune di Cesenatico è stato partner di Arca Adriatica con il suo Museo della Marineria, diretto da Davide Gnola. La partecipazione di Cesenatico si deve all’attività di relazione ed ai progetti comuni avviati negli ultimi anni dal Museo della Marineria nel campo della valorizzazione delle barche e della marineria tradizionale, un settore dove Cesenatico con le sue realizzazioni – il Museo, ma anche l’area riservata alle barche tradizionali, le mostre, la partecipazione ai festival europei, etc. – ha sempre svolto un ruolo di riferimento nell’area mediterranea ed europea. Un tema che oggi viene attentamente considerato anche per promuovere forme di turismo innovativo, esperienziale e sostenibile, e dove Cesenatico può portare un’esperienza di oltre quarant’anni e diverse “buone pratiche” realizzate.

Siamo nel Porto Canale Leonardesco, realizzato  utilizzando un progetto di Leonardo da Vinci del 1502, commissionato da Cesare Borgia. Il Museo della Marineria, unico museo galleggiante esistente in Italia, si trova proprio nel tratto più antico e caratteristico del porto canale ed è la sintesi di tanti secoli di storia marinara fatta di piccole e grandi vicende legate alle barche, alla pesca e ai traffici marittimi. La città di Cesenatico, dalla sua origine fino alla svolta economica del turismo, si è sempre identificata con il suo porto, e non solo nel nome "Porto Cesenatico" ma nel lavoro, nella vita sociale, culturale e politica. Oggi il Museo della Marineria è testimonianza di questo passato e del presente e si compone di due sezioni distinte: la Sezione Galleggiante, nella quale risiedono permanentemente le barche storiche del medio e alto Adriatico, e la Sezione a Terra, dove il pubblico può ammirare vari aspetti della marineria. (www.museomarineria.it)

A pochi passi ecco la Casa di Marino Moretti, dove è nato, cresciuto ed ha svolto la sua attività culturale l’omonimo poeta, scrittore e romanziere. All’interno sono visibili una raccolta di documenti personali ed opere dell’artista. Allo stesso tempo la Casa, che è stata donata al Comune dalla sorella di Moretti, svolge il ruolo di centro studi e di ricerca per la letteratura moderna e contemporanea. È aperta il sabato, la domenica e i festivi dalle 15.30 alle 18.30 (nei mesi di luglio ed agosto tutti i giorni dalle 16.30 alle 22.30). Si può accedere gratuitamente con una visita guidata della durata di circa 30 minuti e occorre suonare il campanello negli orari di apertura.

Il monumento a Giuseppe Garibaldi del 1884 è forse il primo a lui dedicato in Italia, in una inconsueta posizione eretta. La statua si trova vicino al porto canale, che nel 1849 rappresentò per l’eroe la salvezza dopo la caduta della Repubblica Romana.  Interessanti nella piazza omonima le Conserve, cioè le tipiche ghiacciaie romagnole già utilizzate nel '500 per conservare pesce e derrate alimentari 

Percorrendo il Lungomare di Ponente, in direzione del Molo, la splendida Piazza Spose dei Marinai, inaugurata nel 2005, rappresenta un importante e significativo riconoscimento alle mogli ed alle madri che in passato attendevano  sui moli e sulle spiagge l’apparire all’orizzonte della vela coi simboli familiari. Prima dell’avvento del motore le donne attendevano con ansia il ritorno dei mariti che lavoravano in mare, scrutando l’orizzonte per riconoscere la loro vela al terzo. La scultura in bronzo al centro della piazza, realizzata dall’artista Quinto Pagliarani, è composta da tre figure, una mamma con i due figli, e coglie l’attimo in cui un bambino indica all’orizzonte la barca di famiglia. 

 



 

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