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Ponza: splendida isola tra mito e storia per un soggiorno indimenticabile nella bella stagione 

Am Horizont vor Gaeta ragt die verdrehte und langgestreckte Gestalt von Ponza auf, dem homerischen Eea, der Heimat der Zauberin Kirke, die sogar den listigen Odysseus verzauberte. Die Insel ist voller Mythen und Legenden.

Nicoletta Curradi

Firenze, 14 gennaio 2024.
Lontana dalla terraferma per conservarsi autentica, però vicina per invitare a facili escursioni. Ponza è l’esempio perfetto di isola del Mediterraneo. A 21 miglia dalla costa laziale, la più grande delle Isole Ponziane fu definita da Folco Quilici “una delle isole più belle del mondo”. Un mare dai riflessi incantevoli, scogliere scoscese a picco dove si arrampicano le capre e volano i gabbiani, oasi profumate di macchia mediterranea, casette dipinte a colori pastello che sembrano una cartolina.

Corre voce che Ponza sia l’isola dei VIP, dove arrivano gli yacht di Leonardo Di Caprio e Beyoncé. Personaggi che si incontrano a passeggio tra i negozietti di artigianato locale di lino, rafia, paglia, ceramica. Oppure sono vicini di tavolo nei ristoranti che conservano un’eccellente tradizione gastronomica isolana. 

Chi non ama la mondanità può andare alla ricerca di una Ponza più discreta e appartata. Ci si allontana dal porto affollatissimo di barche grandi e piccole, di yacht e motoscafi, per salire in alto a scoprire strade panoramiche. Numerosi sentieri invitano al trekking, come quello verso Punta Incenso, un sentiero abbastanza facile, immerso nei profumi e nei colori di lentisco, mirto, elicriso, assenzio, ginestre, orchidee selvatiche. Dall’alto si scoprono, tra agavi e fichi d’India, le ville circondate dal verde, perfino i vigneti terrazzati, le calette solitarie color smeraldo.

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Una visita da non perdere in Puglia: Bitonto 

Die apulische Stadt ist berühmt für ihre Olivenbäume, ihre Landschaften, aber auch für ihre zahlreichen architektonischen Schätze, darunter die Kathedrale.

Nicoletta Curradi

Firenze 8 novembre 2023.
Poco conosciuta tra le varie località della Puglia, Bitonto ha invece molto da offrire al visitatore amante della storia e dell’arte. Il territorio bitontino è costellato di oliveti e lo stemma della città raffigura un ulivo, simbolo di pace. Le origini sono molto antiche: il primo insediamento umano risale ad alcuni millenni prima di Cristo e si colloca nei pressi del torrente Tiflis. Divenne presto un importante centro pagano dei Peucezi, al pari di città come Metaponto, Taranto e Siponto.

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L'acqua fil rouge del turismo alla scoperta del Veneto

Zwischen Geschichte und Natur besuchen Sie Vittorio Veneto, die Stadt der letzten Schlacht des Ersten Weltkriegs, und den Cansiglio-Wald zwischen Hirschherden und jahrhundertealten Bäumen.

Nicoletta Curradi

Firenze, 10 ottobre 2023.
Un nuovo progetto turistico lega insieme i fiumi veneti Piave, Meschio e Livenza: si chiama Veneto Rivers Holiday ed è nato per unire il turismo lungo i fiumi attraverso un’azione di promozione turistica d’insieme e trasversale. I tre corsi d’acqua sono vie, cerniere che aprono mondi e uniscono realtà, diventando lo spazio di narrazioni vere di una comunità che li vive, li ama e li vuole far conoscere. L’offerta turistica esistente è stata strutturata collegandola in un fil rouge per narrare la storia della terra di mezzo tra le Dolomiti e la laguna.

Vittorio Veneto in provincia di Treviso è composta dall’unione dei paesi di Ceneda e Serravalle, un tempo distinti tra loro. Meta turistica, grazie anche al clima asciutto, oltre ad essere un’importante zona di artigianato ed industrie, non ha perso il suo fascino storico con la sua arte e la sua natura 

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Un tuffo nel Medioevo al Castello di Postignano in Umbria 

Eine unberührte Landschaft mit grünen Hügeln und der Charme eines alten mittelalterlichen Dorfes in Umbrien: es ist eine einzigartige Gelegenheit, die Rhythmen und Atmosphären vergangener Zeiten noch einmal zu erleben.

Nicoletta Curradi

Firenze, 25 settembre 2023.
Il borgo di Castello di Postignano in Umbria vanta una storia molto antica, risalente addirittura al IX-X secolo, ma ripetuti, catastrofici eventi tellurici in varie epoche ne avevano cancellato la memoria. Per fortuna il fotografo e architetto americano Norman Carver, autore del libro "Borghi collinari Italiani" nel 1979 definì Castello di Postignano "l’archetipo dei borghi italiani" e scelse per la copertina proprio una foto del borgo. Situato in un punto strategico nella Valle del Vigi, il borgo fu fondato e costruito dai suoi stessi abitanti, soprattutto contadini e artigiani, con la funzione di castrum, ovvero di postazione di controllo. Per questo è detto Castello, con una torre di osservazione nella sua parte più alta.

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Un tuffo nell’arte nella bella città di Faenza

Ein besichtigungswertes historisches Zentrum voller Gebäude, Denkmäler und prächtiger Keramiken: Faenza ist all dies und noch viel mehr.

Nicoletta Curradi

Firenze 5 maggio 2023.
In Emilia-Romagna, a metà strada tra Forlì e Imola, la splendida città d’arte di Faenza, conosciuta in tutto il mondo per la tradizione legata all’arte della ceramica, gode di una posizione privilegiata lungo la millenaria via Emilia, adagiata a ridosso delle prime colline dell’Appennino. Abitata fin dall’antichità, con origini etrusche e romane, conserva ancora oggi un bellissimo centro storico medievale, con edifici rinascimentali e neoclassici.

I due cuori di Faenza sono piazza del Popolo e piazza della Libertà, la prima dominata dall’imponente torre dell’Orologio fedele copia di quella seicentesca distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale. Con eleganti portici rappresenta il centro ideale di Faenza e vi si affaccia il palazzo Manfredi, sede del Municipio. Il raffinato voltone della Molinella collega la piazza al settecentesco teatro comunale Masini. 
La contigua piazza della Libertà conserva una sua identità distinta, con la cattedrale di San Pietro Apostolo e la monumentale fontana Maggiore del XVII secolo.

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C'è sempre un buon motivo per tornare a Ravenna!

Ravenna ist nicht nur eine prächtige Stadt, sondern sie ist auch reich an Kunstwerken und UNESCO-Welterbestätten. Darüber hinaus bewahrt sie das reichste Erbe an Mosaiken der Menschheit aus dem 5. und 6. Jahrhundert und die Gebeine von Dante Alighieri auf.

Nicoletta Curradi

Firenze, 1 maggio 2023.
Di Ravenna ho già ampiamente scritto su questo magazine qualche anno fa. Ma non ci si stancherebbe mai di descrivere le numerose ricchezze di questa città che vanta una storia millenaria prestigiosa.

Per approfondire la conosce si consiglia una visita al Mercato Coperto di Piazza Andrea Costa, un edificio di stile classico dei primi del ’900, riconosciuto come Mercato Storico e di interesse storico-artistico. È da sempre il polo commerciale più importante del centro, riaperto da poco, dopo il lungo restauro voluto dalla famiglia Spadoni. 

Anche il gusto vuole la sua parte e per assaggiare la cucina tradizionale romagnola e la tipica piadina si faccia una sosta all'enoteca Ca’ de Vèn, situata in un palazzo quattrocentesco. Qui si respira un’atmosfera d’altri tempi grazie agli arredi originali ottocenteschi in cui trovano posto le bottiglie dei più prestigiosi vini romagnoli, oltre ad una collezione di libri dedicata alla storia e alle tradizioni locali.
(www.cadeven.it)

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Alta Ciociaria, viaggio tra esperienze di cultura, relax e benessere

Alta Ciociaria ist einer der besten Orte, um den Erlebnistourismus in vollen Zügen zu erleben. Viele Urlauber möchten im Urlaub eine Reihe unvergesslicher Aktivitäten unternehmen, auf der Suche nach einer starken persönlichen Wirkung und auch multisensorisch rundum.

Nicoletta Curradi

Firenze, 29 settembre 2022.

L’Alta Ciociaria è una zona del Lazio situata tra Roma e Napoli, una parte d’Italia in cui è ancora possibile ritrovare certi valori tipici della provincia che resistono alla dura legge della globalizzazione.

È una terra in cui si può godere di tante attività di turismo esperienziale, cioè quelle attività che toccano un po’ tutti i sensi, creando connessioni sul piano fisico, emotivo, spirituale, sociale e intellettuale: camminare o pedalare nei luoghi di personaggi storici, esplorare boschi alla ricerca di tartufi o degustare vini tipici locali sono esperienze impagabili.

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La sorprendente ricchezza dei Lidi ravennati

An der Küste von Ravenna gibt es viele Möglichkeiten zur Erholung: Strände, Natur, Sport, Kunst, Kultur. 

Nicoletta Curradi

Firenze, 31 Maggio 2022.
Nel raggio di pochi chilometri ai Lidi Ravennati si può vivere una molteplicità di ambienti: dagli attrezzatissimi stabilimenti alle spiagge incontaminate e silenziose, dalle pinete alle aree archeologiche, dai parchi ai centri benessere. I Lidi ravennati sono località balneari lungo la costa ravennate: a partire da sud Lido di Savio, Lido di Classe, Lido di Dante, Lido Adriano, Punta Marina Terme, Marina di Ravenna, Porto Corsini, Marina Romea, Casalborsetti, ognuno con caratteristiche ben definite. 

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I Monti Azzurri, dove arte e sapori eccellenti s'incontrano

Eine interessante Route in den Marken, in der Provinz Macerata im Gebiet der Azzurri-Berge, um künstlerische und kulinarische Spitzenleistungen zu entdecken

Nicoletta Currradi

Firenze, 22 novembre 2021.
Borghi bellissimi costellano il maceratese, nelle Marche, alcuni sofferenti per le ferite lasciate dal terremoto, altri vivissimi e bisognosi di non essere dimenticati. Uno di questi è Belforte del Chienti, grazioso borgo la cui pieve di S. Eustachio nasconde un tesoro preziosissimo, il polittico di Giovanni Boccati del 1468, in stile neogotico.

Degno di nota è il fatto che i polittici dei Monti Azzurri sono tutti visibili nel loro splendore grazie alla collaborazione dei Comuni di Belforte del Chienti, Monte San Martino e Serrapetrona. I comuni e le Pro loco hanno ideato un biglietto unico che permette, ad un prezzo scontato, di visitare i polittici custoditi nelle chiese di Sant’Eustachio a Belforte del Chienti, nella chiesa di San Martino a Monte San Martino e nella chiesa di San Francesco a Serrapetrona, tra le più belle dell’Unione Montana dei Monti Azzurri. I tre comuni  mettono a disposizione un biglietto unico che consente di ammirare da vicino i capolavori del Boccati, di Girolamo di Giovanni da Camerino e dei fratelli Crivelli e di D’Alessandro. 

L’arte del XV secolo di questi borghi pittoreschi fa parte del grande patrimonio artistico delle aree pedemontane  e rappresenta uno scrigno di meraviglie assolutamente da conoscere. Il biglietto unico può essere acquistato nelle Pro Loco.

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Dimora Palanca: in un nuovo hotel a Firenze si rivivono atmosfere retrò in chiave contemporanea

Das neue Fünf-Sterne-Hotel in Florenz: Eine Villa entdeckt die glückliche Charakteristik ihrer Ursprünge wieder, verbunden mit ihrer Liebe zur Kunst, die mit den Gästen und der Stadt geteilt werden Tradition und Übersetzung, um den Gästen den Charme zurückzugeben, im Palast zu bleiben und Florenz aus einer schönen Perspektive zu betrachten.

Nicoletta Currradi

Firenze, 21 ottobre 2021
Una suggestione fortissima, anche se difficile da definire, si rivela immediatamente a chi varca la soglia di Dimora Palanca e potrebbe essere descritta come l’esprit del luogo ritrovato. E se questa, tuttavia, può sembrare una semplice impressione, un fattore oggettivo c’è ed è l’illuminato restauro conservativo dell’edificio ottocentesco che ospita il nuovo 5 stelle di Firenze da 18 camere, frutto della grande capacità di visione dell’architetto e interior designer toscano di adozione Stefano Viviani. 

Il progetto: un palazzo ritrovato per la città e per una nuova visione di ospitalità, slegata dalla consuetudine alberghiera.

Grazie a questo “ritrovamento”, la villa, edificata a ridosso della cerchia delle mura medievali, torna a far parte a tutti gli effetti della memoria storica della città con cui, ispirandosi alle proprie origini, attiverà a favore degli ospiti un discorso amoroso, ritmato dalla riconnessione con il genius loci e da una magnifica ossessione per l’arte: come avveniva in passato, raccogliendo l’eredità ideale della storia delle edificio e senza soluzione di continuità tra spazi interni e tessuto urbano, questo dialogo con Firenze declinerà il nuovo tempo del palazzo, portando letteralmente gli ospiti a scoprire una storia cittadina quasi sconosciuta. E con la nuova identità, la dimora tornerà a essere una delle “finestre” aperte sulla città e sulla sua dimensione di crocevia di incontri, passaggi e passioni. 

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A Palazzo Strozzi brillano le opere di Jeff Koons

Ein Künstler, der ironisch den „American Way of Life“ und seinen Hang zum Konsum illustriert

Nicoletta Curradi

Firenze, 30 settembre 2021.
Palazzo Strozzi si apre ad un altro grande evento: la mostra di uno degli artisti più chiacchierati di tutti i tempi: Jeff Koons. Curata da Arturo Galansino e Joachim Pissarro, l’esposizione Jeff Koons. Shine  dal 2 ottobre porta a Firenze un’ampia selezione di opere di colui che ha rivoluzionato il sistema artistico internazionale.

Tra le figure più note e discusse della scena globale del contemporaneo, Jeff Koons trova nell’idea di lucentezza il principio di molte delle sue sculture e installazioni, nate per mettere in discussione il nostro rapporto con la realtà insieme al concetto stesso di opera d’arte.

La rassegna si compone di importanti prestiti e collezioni internazionali e fonda il suo essere sul concetto di Shine, inteso come lucentezza, come  gioco ambiguo tra splendore e abbagliamento, tra essere e apparire. Il percorso della mostra è stato concepito e progettato dai curatori come un dialogo serrato con l’artista: il visitatore sarà il vero protagonista dello spazio espositivo, concretamente e simbolicamente. Di fronte ad uno specchio sarà chiamato a guardarsi in infiniti riflessi.

Il lavoro dell’artista consiste in un gesto con l’obiettivo di mostrare alle persone qual è il loro potenziale. Non si tratta di creare un oggetto o un’immagine; tutto avviene nella relazione con lo spettatore. È qui che avviene l’arte.

Jeff Koons. Shine è promossa e organizzata da Palazzo Strozzi ed è stata realizzata grazie al sostegno di partner quali Intesa Sanpaolo.

 

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Con Arca Adriatica risalta il patrimonio legato al mare tra Italia e Croazia

Das Projekt Arca Adriatica, das mit europäischen Mitteln finanziert wird, zielt darauf ab, das Kultur- und Naturerbe der Adriaküsten bekannter zu machen und zu verbessern

Nicoletta Currad

Firenze, 10 settembre 2021.
Arca  Adriatica è il nome di un interessante progetto che unisce le due sponde del mar Adriatico, quella italiana e quella croata. Il progetto europeo, che appartiene all’Interreg Italia – Croazia, si pone come obiettivo lo sviluppo di un prodotto turistico comune basato sul recupero, la conservazione e la valorizzazione del ricco patrimonio culturale legato al mare ed ai piccoli porti dell’Adriatico. In quest’ambito, il coinvolgimento della stampa di settore è stata una delle azioni previste: l’iniziativa condotta congiuntamente da due Comuni, Cervia e Cesenatico, in Emilia Romagna, ha avuto proprio lo scopo di illustrare alcune eccellenze delle due città dal punto di vista del patrimonio legato al mare. 

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Alla scoperta del territorio di Catanzaro, lambito da due mari

Nicoletta Curradi

Firenze, 28 luglio 2021.
In Calabria la provincia di Catanzaro si affaccia su due mari: lo Ionio a est e il Tirreno a ovest, con l'istmo di Catanzaro, stretta valle che collega il Golfo di Squillace al Golfo di Sant'Eufemia, punto più stretto dell'intera penisola italiana. Nelle giornate più limpide, da alcuni punti si può vedere contemporaneamente il Tirreno, lo Ionio, le Eolie e la cima dell'Etna.

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Umbria: a Rosmarino il relax e lo svago sono assicurati

Eine Unterkunft im Grünen, nur wenige Schritte von den Touristenzentren entfernt, kann den idealen Urlaub bieten

Nicoletta Curradi

Firenze, 20 luglio 2021.
Per recuperare le energie spese durante la pandemia e superare le ansie da stress, cosa c'è di meglio di una vacanza immersi nella rigogliosa natura di un luogo strategicamente posizionato tra Toscana e Umbria?
Ecco Rosmarino, dove la famiglia Vecchiarino nel 2020 si è trasferita cambiando vita e rilevando una verde oasi. Qui è possibile riscoprire l'importanza dei valori essenziali come coltivare l'orto e le erbe spontanee, preparare i salumi, il pane, allevare le galline, incontrare animali selvatici come lepri, daini, caprioli e uccelli come l'upupa, godere di tutto ciò che la natura può regalare; siamo nel verde totale, ma ad un passo dal resto del mondo, 120 secondi di strada bianca  separano da Po Bandino, pochi km da Città della Pieve, vicino ai laghi ed altri molteplici motivi per godersi la vita. Quando ne sentiamo il bisogno, Rosmarino sa come riequilibrarci.
Qui non manca l'essenziale, l'armonia della natura, l'atmosfera e l'accoglienza di tipo familiare, le tradizioni rurali, il relax, i libri, il wi-fi, il sole, le stuoie, giochi da fare all'aperto; camere confortevoli e una colazione curata e abbondante con prodotti a km zero.

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I costumi ritrovati della Turandot al Museo del Tessuto di Prato

Nicoletta Curradi 

Firenze 27 maggio 2021.
Una, mostra da non perdere a Prato al Museo del Tessuto appena riaperto. 
Era il 25 aprile del 1926 quando, al Teatro alla Scala di Milano, andò in scena la prima della Turandot, scritta da Giacomo Puccini su libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni. Fu la rappresentazione postuma di un’opera lasciata incompiuta dal grande compositore toscano, morto nel novembre del 1924.
Nonostante il finale fosse stato affidato dalla casa editrice Ricordi al compositore Franco Alfano, il giorno della prima il direttore d’orchestra Arturo Toscanini — che pure aveva spinto per affidare ad Alfano la parte mancante — decise di interrompere tutto lì dove Puccini era arrivato a scrivere la versione definitiva.

Quella sera, sul palcoscenico, a interpretare la protagonista della storia — la principessa Turandot, figlia dell’imperatore della Cina — c’era la cantante soprano polacca Rosa Raisa, che indossava dei meravigliosi costumi realizzati dallo scenografo, costumista e illustratore Luigi Sapelli, in arte Caramba. Quegli stessi costumi a un certo punto scomparvero. Per decenni nessuno ne seppe più nulla finché, nel 2018, tanto misteriosamente come se ne erano perse le tracce, vennero di nuovo alla luce all’interno di un baule acquisito dal Museo del Tessuto di Prato.
Appartenuto a un altro soprano, la pratese Iva Pacetti, il baule conteneva materiale del suo guardaroba, anch’esso dato per perduto da anni. Tra i tesori ritrovati c’erano appunto due costumi e due gioielli di scena tra quelli realizzati da Caramba per la prima della Turandot, identificati come tali da Daniela Degl’Innocenti, conservatrice presso il museo pratese.

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Due aziende vinicole prestigiose, un solo denominatore: la toscanità 

Die Weinberufung der Toskana und die jahrhundertealte Tradition machen den gewissen Unterschied für zwei Unternehmen aus, welche in dieser schwierigen Zeit für die Weinbranche nicht aufgeben. Freuen Sie sich auf einen tieferen Einblick in das Thema.

Nicoletta Curradi 

Firenze, 27 novembre 2020.
Un tracollo nel consumo del vino del 70%, è il costo stimato dell'ultimo decreto del Governo che ha imposto la chiusura dei locali alle 18. È l’allarme dei Consorzi toscani  del vino. Il 70 per cento del vino si consuma dall’aperitivo in poi, è un colpo durissimo a tutti i produttori del settore. Tutto questo senza considerare che  i ristoratori, i locali e le enoteche si sono  adattati puntualmente ad ogni disposizione, accogliendo i clienti in totale sicurezza. Hanno fatto sacrifici economici importanti, anche indebitandosi ulteriormente, pur di restare aperti.

Ci sono tuttavia aziende italiane che non si sono arrese alla pandemia e continuano senza sosta il loro lavoro con passione e impegno nonostante le notevoli difficoltà e le nuove normative.  Anche se il mondo del vino sta soffrendo molto per la situazione generata da Covid-19, con i consumi  praticamente azzerati per la chiusura dei locali,  le vigne e le botti reclamano ugualmente l'intervento costante dell'uomo. I tempi di lavoro sono meno frenetici e si può quindi riflettere sugli obiettivi e pure pensare a creare qualche cosa di nuovo. 

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I cinque sensi della Toscana si scoprono nelle sue acque termali

Sind Sie neugierig auf die Natur der Toskana, welche alle fünf Sinne anregt? In einem Jahr, in welchem der Gesundheit größte Beachtung geschenkt wird, lesen Sie hier über eine eindrucksvolle Route durch Heilbäder und Thermen in der Toskana. 

Nicoletta Curradi

Firenze 28 ottobre 2020.
In questo funestato anno 2020, mai come adesso la salute è stata al centro dell'attenzione. E cosa c'è di meglio delle acque termali per il benessere psicofisico o per curare numerose patologie o disturbi,   acque di cui la Toscana è ricchissima? È infatti la regione italiana che può vantare il maggior numero di giacimenti e di strutture termali. Salus per aquam, la salute attraverso l'acqua. dicevano i Latini, che conoscevano bene le proprietà benefiche di questo elemento. 

Un suggestivo itinerario slow in e-bike grazie a Tuscany Quintessence conduce alla scoperta di luoghi storici da cui scaturiscono acque benefiche. (www.tuscanyquintessence.com)

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Calabria, terra antica, gusto moderno

Nicoletta Curradi 

Firenze, 1 ottobre 2020.
La Calabria è stata ancora una volta protagonista nel 2020 di un Undiscovered Italy Tour, format ideato da Daniela Corti per promuovere la Calabria con il patrocinio dell’Enit e in collaborazione col Tour Operator canadese Susan Barone di Luxury Weddings Worldwide e InStyle Vacations. 
La Calabria ha conosciuto negli ultimi mesi un grande successo sul piano turistico, fatto che fa ben sperare per il futuro in un momento critico come quello che stiamo vivendo. Partendo dal capoluogo di regione, Reggio Calabria, ha una lunga e nobile storia, visibile nei tratti di mura di età greca e nelle terme romane, con frammenti di mosaico, scampati a ben due terremoti. Fondata dai greci della Calcide su indicazione dell'oracolo di Delfi e divenuta municipio romano nel 89 a.C., contesa nei secoli da Mori e Bizantini, Svevi e Borboni, oggi Reggio esprime pienamente la vocazione turistica di una terra che mantiene intatto il fascino delle origini magnogreche.

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L'Empolese Valdelsa apre i suoi scrigni

Nicoletta Curradi 

Firenze, 15 settembre 2020.
Il festival biennale di narrazioni popolari dal titolo "Ci sono sempre parole"  tenutosi nei giorni scorsi in Toscana a Certaldo, Gambassi Terme e nei musei del MuDEV, è stato l'occasione per una riscoperta del territorio. Direte: ma cos'è il MuDEV? Si tratta del Museo Diffuso Empolese Valdelsa che riunisce venti piccoli musei e undici comuni toscani e rappresenta una vera full immersion all’interno di un patrimonio culturale, di un territorio. La visita non si esaurisce all’interno del museo, ma anzi continua di fronte a un paesaggio inaspettato, tra le dolci colline fiorentine oppure a tavola, assaggiando un piatto tipico o un buon vino. Si ispira alla Via Francigena che attraversa buona parte della zona per proporre degli itinerari, dei "cammini" e trasformare il visitatore in "pellegrino" della cultura.

Un unico grande museo a cielo aperto che invita ad un turismo lento da praticare a piedi, in bicicletta, a cavallo ma anche in camper o in moto o con un'auto scoperta.
Borghi medievali, pievi romaniche, dimore storiche, ma anche tradizione di cibo e di vino: questo territorio offre le ricchezze della culla del Rinascimento che non finisce mai di sorprendere.

La seconda edizione del festival, ideato da Andrea Zanetti con Cinzia Compalati, ha messo al centro le narrazioni dei cittadini comuni nei musei del MuDE: i racconti dei cittadini sono stati selezionati in tutto il territorio e messi in scena con il supporto drammaturgico di attori professionisti.

Fa parte della manifestazioni l’esposizione d’arte contemporanea “Stoner. Landing pages” nella storica sede del Palazzo Pretorio che spicca alla fine di Via Boccaccio, la strada principale di Certaldo Alto, il monumento più importante del borgo. Si nota da lontano per la scalinata, la facciata in cotto e la grande quantità di stemmi prestigiosi. Risalente alla fine del XII secolo come dimora dei Conti Alberti, dal 1420 vi ha vissuto il Vicario di Firenze che, dalla loggetta sulle scale, poteva parlare al popolo riunito in basso. Depredato durante la Rivoluzione Francese, dalla fine del 1800 appartiene al Comune. È stato teatro della giustizia medievale con le sale di udienza, le stanze dei tormenti, la cappella, il carcere.

Accanto al Palazzo Pretorio  la Chiesa sconsacrata dei Santi Tommaso e Prospero conserva uno straordinario ciclo di affreschi di Benozzo Gozzoli. La chiesa è a unica navata con tetto a capanna, molto semplice. Gli affreschi si trovavano nel Tabernacolo dei Giustiziati, un piccolo edificio che si trova fuori dalle mura di Certaldo sulla via Francigena. L’opera è del 1465 circa ma solo nel 1957 è stata staccata dal Tabernacolo originario per essere ricostruita nella chiesa. 

Il Museo Casa di Boccaccio ospita al piano terra una grande sala con pannelli e un filmato che presentano la vita e le opere di Giovanni Boccaccio, celebre autore del Decamerone.

Al primo piano si trovano sia la biblioteca con le copie del Decamerone tradotte in tutte le lingue, compreso il vietnamita, sia la stanza con l'affresco di Pietro Benvenuti sopravvissuto ai bombardamenti del 1944.
Salendo al secondo piano si accede ad una loggia coperta da cui si può arrivare fino alla sommità della torre, parte integrante dell'edificio. 

Nella vicina chiesa dei Santi Jacopo e Filippo sono custodite le spoglie di Giovanni Boccaccio che a Certaldo nacque e passò quasi tutta la sua vita. Sotto la grande lapide in marmo bianca in realtà non ci sono le spoglie del letterato che si trovano un po’ più in là, sotto una piccola mattonella bianca. La chiesa ospita anche le spoglie della beata Giulia, patrona di Certaldo. Da notare una Madonna della Neve attribuita a Giovanni della Robbia e alla sua scuola e il Crocifisso di Petrognano del 1240, grande scultura in legno di autore ignoto. Si tratta di un Crocifisso “triumphans” in cui Gesù ha gli occhi spalancati in segno di trionfo sulla morte. 

Da Certaldo a Gambassi Terme la distanza è breve, solo 10 km. Ed ecco spiccare nel paesaggio verdeggiante la sagoma della duecentesca pieve di Santa Maria Assunta a Chianni, Si trova nel comune di Gambassi Terme,ed è una delle tappe della Via Francigena ricordate dall’arcivescovo Sigerico nel suo storico itinerario di ritorno da Roma (990-994). Di belle forme romanico-pisane e lucchesi, con una originale facciata di arenaria gialla, la pieve presenta un interno a tre navate divise da colonne con capitelli a figurazioni simboliche, tutti diversi tra loro. Si può ammirare nel transetto una copia secentesca, attribuita a Francesco Curradi, della più famosa Pala di Gambassi di Andrea del Sarto, conservata nella Galleria Palatina a Firenze.

E fra due anni altre bellezze toscane saranno svelate dal MuDEV con una, nuova edizione del festival delle narrazioni... 

Info: www.museiempolesevaldelsa.it

Nicoletta Curradi 

 

 

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Finito il lockdown è tempo di ripartenza in Calabria

Nach der langen Schließung wollen die Ferienorte und Unterkünfte Kalabriens wieder von vorne anfangen...

Nicoletta Curradi

Firenze, 28 giugno 2020.
Dopo l'emergenza pandemia il forte desiderio di ricominciare si è concretizzato nella promozione della Calabria come meta turistica e per cerimonie, grazie a Undiscovered Italy Tours e Daniela Corti Event, con il patrocinio di Enit (Ente Nazionale Italiano Turismo), la Camera di commercio di Vibo Valentia e i comuni di Soverato e Gerace. Un itinerario molto interessante tocca entrambe le coste calabresi, la Jonica e la tirrenica, partendo da Roccella Jonica. 

Se il toponimo  Calabria, che deriva dal greco antico, significa "sorgente del bello", un motivo ci sarà sicuramente. E noi siamo qui a scoprirlo nel nostro viaggio. La prima tappa per scoprire le bellezze calabresi è Pizzo Calabro, bellissimo borgo arroccato su un promontorio tufaceo a picco sulla  Costa degli Dei. 
La costa tirrenica calabrese è caratterizzata da un'alternanza di cale sabbiose e promontori rocciosi, con al largo il profilo dell’Isola di Stromboli, la più orientale delle isole Eolie.   

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Questa estate tutti sulla riviera romagnola, sì, ma senza l'auto

Anche se la stagione calda in Italia è ancora lontana, sulla costiera della Romagna ci si sta già organizzando.

Nicoletta Curradi

Firenze, 19 dicembre 2019.
È iniziata la fase sperimentale di un progetto di integrazione turistica costiera nel comune di Misano Adriatico, località limitrofa a Rimini: alcuni stakeholder “mirati” tanno sperimentando una modalità di fruizione integrata dei servizi, come trasporti, collegamenti interni, hotel, altri servizi ricettivi, che nel corso della prossima estate potrebbero diventare realtà comune, a Misano e in tutte le località della riviera romagnola che vorranno aderire. 
L’idea generale è quella di progettare, attivare e promuovere uno strumento innovativo di fruizione turistica costiera: un sistema che consenta di spostarsi lungo tutto l’asse costiero romagnolo in maniera comoda, mobile e rapida e soprattutto senza la propria automobile.

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Alla scoperta di Castel San Pietro Terme, la città del buon vivere

Nicoletta Curradi  

Firenze, 16 novembre 2019.
Emilia-Romagna, una regione, due anime e un trattino che le separa, in cui si trova tutto un mondo. 
Molta gente distingue con difficoltà tra emiliani e romagnoli. C’è un confine labile, un trait-d'union che di sicuro è plurisecolare. C’è una differenza di sapori, colori e odori che solo chi vive di qua o di là dal confine può notare. Ma l’Emilia-Romagna è una delle regioni italiane in cui si vive meglio e in cui si mangia meglio. 
Castel San Pietro Terme è una città situata fra Imola e Bologna lungo la storica via Emilia, proprio dove l’Emilia diventa Romagna, quindi si può dire che si colloca... "sul trattino" che divide i due toponimi. Castel San Pietro Terme, fondata nel 1199 come città fortificata, è in provincia di Bologna ed ha molto da offrire a chi la visita: roccaforti, castelli, siti archeologici, ma soprattutto tante persone che ti accolgono col sorriso.  Forse sono persone che perseguono la filosofia della “lentezza”, tra tradizioni, prodotti genuini, acque termali e paesaggi  naturali di pace e serenità.

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Castiglioncello e Inequilibrio

Il festival della nuova scena tra teatro, danza e musica

Nicoletta Curradi

Firenze, 2 luglio 2019.
Un maestoso edificio in stile nogotico domina il paese di Castiglioncello, in provincia di Livorno, dalla fine del XIX secolo: è il castello Pasquini, costruito a partire dal 1889 come residenza del barone Lazzaro Patrone, che  aveva acquistato vasti  terreni da Diego Martelli, noto critico d'arte, sostenitore dei Macchiaioli. Una parte dei terreni vennero trasformati in un rigoglioso parco d'impronta romantica.
Il castello fu realizzato ad imitazione delle costruzioni medioevali. 

Il barone Patrone cedette una parte dei suoi terreni per la costruzione della stazione ferroviaria di Castiglioncello, a patto che il fabbricato dei viaggiatori riprendesse lo stile del castello. 
Negli  anni Quaranta del Novecento il castello fu acquistato dalla famiglia Pasquini di cui conserva ancora il nome. Dopo un periodo di abbandono, nel 1981 è passato all'amministrazione comunale, che col tempo ne ha fatto il centro di manifestazioni ed eventi culturali. 
Da  oltre venti anni è la sede di Armunia che organizza il festival Inequilibrio, giunto alla ventiduesima edizione: si tratta di un innovativo contenitore di opere di teatro, danza, musica e arte performativa. Quest'anno il festival è in corso dal 25 giugno al 7 luglio. 

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A Narni si respira la storia, sorseggiando un vino antico

In Umbrien nicht nur Kunst und Natur, sondern auch exzellenter Wein

Nicoletta Curradi

Firenze, 2 giugno 2019.
I nostri lettori avranno mai sentito parlare di Narnia? È un mondo immaginario popolato da maghi, streghe e personaggi fantastici, creato dallo scrittore britannico Clive Staples Lewis, come scenografia per la sua serie fantasy per ragazzi dal titolo “Le cronache di Narnia”, pubblicata negli anni Cinquanta del Novecento.  A questo punto si dirà: cosa c’entra con l'Umbria, la regione più verdeggiante d'Italia, annunciata dal titolo? C'entra, perché Narnia non è altro che l'antico nome di Narni, una storica, deliziosa cittadina umbra, ricca di monumenti e circondata da verdi campagne, a cui Lewis si è sicuramente ispirato, pur non avendola mai vista. È proprio nel territorio circostante questo borgo arroccato su un colle che si coltiva ancora un vitigno già noto e apprezzato dagli antichi romani, il Ciliegiolo di Narni. 
Siamo in una zona dalle antiche tradizioni nel campo della coltivazione della vite, soprattutto il Ciliegiolo, un vitigno che è riuscito a sopravvivere all’estinzione solo grazie alla tenace passione di un gruppo di piccoli produttori che hanno continuato a coltivarlo mentre altrove veniva estirpato per fare spazio a varietà più commerciali. Attualmente gli ettari coltivati a ciliegiolo sono circa cinquanta e, anche grazie all’Associazione dei Produttori del Ciliegiolo, sta trovando spazio come uno dei rossi più tipici e interessanti del centro Italia. 
Le origini del vitigno ciliegiolo sono piuttosto misteriose. Secondo la tradizione si narra che sia stato portato dalla Spagna nell'’800, ma una tesi più recente lo indica come un’uva autoctona del Centro Italia, forse derivante da antiche varietà di “vitis vinifera” che hanno dato origine anche al sangiovese. Oltre che in Umbria, il Ciliegiolo è diffuso in Liguria e in Toscana, dove veniva spesso usato per tagliare il sangiovese e donare un po’ di morbidezza e note fruttate. 

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Provincia Granda, dove è più stimolante la vita all'aria aperta

La provincia di Cuneo, in Piemonte, facilmente raggiungibile dal Nord Europa, offre un gran numero di proposte per ogni attività di outdoor per il benessere del corpo. E non solo... Anche per il palato.
Die Provinz Cuneo im Piemont, die von Nordeuropa aus leicht zu erreichen ist, bietet eine Vielzahl von Vorschlägen für jede Outdoor-Aktivität zum Wohle des Körpers. Und nicht nur... Auch für den Gaumen.

Nicoletta Curradi

Firenze, 14 maggio 2019.
Dolci paesaggi da sogno in un angolo del Piemonte: Langhe, Monferrato e Roero e le aree montane e pianeggianti del Cuneese, detto anche provincia Granda, la più estesa della regione, possono vantare senza dubbio un ricco patrimonio paesaggistico-naturalistico, enogastronomico e culturale. Su questa profusione di risorse  si inserisce un’ampia offerta outdoor rivolta non solo agli sportivi allenati, ma anche alle famiglie con bambini e ai semplici appassionati. Quindi tanto divertimento, moto all’aria aperta, emozioni, cultura, arte, paesaggio ed esperienze enogastronomiche rendono questo territorio una delle mete  turistiche più interessanti in ogni stagione. 
Sì, perché le Alpi di Cuneo rappresentano un autentico paradiso per gli amanti dell’outdoor in luoghi incontaminati. Parchi, riserve naturali, torrenti che scendono impetuosi dalle vette al piano, toccando villaggi alpini e città d’arte, ma ancora ferrate e falesie per arrampicate, percorsi per trekking, Nordic walking, cavallo e mountain bike, colline da esplorare in sella alla moto o alla bicicletta, possibilità di praticare la pesca sportiva: questa è un’offerta turistica a 360°, da vivere in ogni stagione dell’anno, spesso in concomitanza con eventi sportivi di livello nazionale e internazionale, come ad esempio il Giro d'Italia. 

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Puglia regina del turismo in tutte le stagioni

Si avvicina a grandi passi la stagione estiva, quella delle grandi vacanze, e la Puglia si conferma una delle destinazioni più gettonate in Italia. Ma non c'è solo il mare qui...

Die Sommersaison, die herrliche Feiertage, nähert sich mit großen Schritten, und Apulien ist eines der beliebtesten Reiseziele in Italien. 
Es gibt aber nicht nur das Meer hier... 

Nicoletta Curradi

Firenze, 11 marzo 2019.
Lecce per tre giorni si è trasformata in capitale indiscussa del turismo del sud Italia. Al Castello Carlo V si è infatti tenuta la V edizione di BTM BusinessTourism Management, evento nato nel 2015 da un gruppo dinamico guidato da Nevio D'Arpa, e divenuto sempre più importante, ospitando espositori nazionali e internazionali.  BTM è ormai ritenuta una manifestazione di riferimento per il sud Italia, registrando la presenza non solo di sellers pugliesi, ma anche di operatori campani, calabresi e lucani, con l'obiettivo di creare proficue sinergie professionali tra le varie regioni meridionali d'Italia. 

Il sistema turistico pugliese si trova attualmente ad affrontare alcune precise criticità come la crescita costante dei flussi in arrivo e la notorietà della destinazione Puglia, oltre all'urgente necessità di destagionalizzare gli arrivi dei visitatori. 

Occorre sviluppare la destinazione turistica e lavorare su questo tema passando attraverso l’ Heritage Tourism: è il turismo che interpreta tradizioni e culture, creando esperienze uniche, da vivere soltanto in un preciso luogo e in un preciso momento, per esempio le feste a carattere religioso. 
In Italia  c'è tutto un mondo da far conoscere e il turismo è il mezzo più potente per farlo, non solo in estate, ma per 365 giorni l'anno. 

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L‘innegabile bellezza dei laghi di Lesina e Varano

Diese Seen in Apulien sind authentische Schätze überraschender Anziehungspunkte für Flora und Fauna

Nicoletta Curradi

Firenze, 20 novembre 2018.
Una realtà suggestiva che si incontra appena si tocca il suolo pugliese: i laghi di Lesina e di Varano, i quali non sono solo due fra i laghi più grandi e importanti dell'Italia meridionale, ma anche autentici scrigni di sorprendenti attrattive di flora e fauna che meritano di essere svelate agli occhi dei visitatori. Non basta ammirare esternamente questi affascinanti specchi d'acqua, con i loro colori cangianti nelle varie ore del giorno: è importante conoscerne bene le caratteristiche e le ricchezze naturali e per farlo abbiamo rivolto alcune domande al dottor Raffaele D'Adamo, biologo marino e  ricercatore all’ISMAR Lesina, l'Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche. 

- "Dottor D'Adamo, ci può raccontare la sua esperienza a Lesina?" -"Lavoro qui dal 2001, all'inizio per lo sfruttamento biologico della laguna, poi per lo studio degli ecosistemi costieri."
-"Ci spieghi nel dettaglio in cosa consistono le sue ricerche."
-"Il CNR dal 1968 ha dato una svolta agli studi sulla valorizzazione della pesca e sulla qualità delle acque del lago, nel rispetto della sostenibilità. Io conduco ricerche, per esempio, sul ciclo riproduttivo dell'ostrica nostrana piatta e dell'orata. Studio anche la bottarga, la cui quantità è in aumento. Grazie alla bassa salinità della laguna la bottarga rimane più integra, non si sbriciola. L'anguilla è invece ritenuta la regina del lago di Lesina. Oltre al pesce mi occupo anche di salicornia, cioè l'asparago di mare, una pianta tipica di questi litorali. Si raccoglie in estate, è molto usata in cucina, anche con il pesce, ed è ricca di sali minerali e vitamine, ideali per la salute. "

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Le mille anime di Rovereto

La città trentina è detta Città della quercia, della pace, dei Festival e dei musei internazionali. La festa di Santa Maria Ausiliatrice il 5 agosto è una preziosa occasione per visitarla 

Die Stadt von Trentino wird Stadt der Eichen, Frieden, Festivals und der internationale Museen genannt. Das Fest Maria Hilfe der Christen am 5. August ist eine wertvolle Gelegenheit, es zu besuchen 

Nicoletta Curradi

Firenze, 10 agosto 2018.
L'immagine della Madonna Ausiliatrice incede lentamente per le vie assolate di Rovereto, issata sulle spalle di aitanti giovani scout e seguita da una moltitudine di fedeli, tra rulli assordanti di tamburi. Cosa sta accadendo in questo scorcio d'estate nella città trentina? 

È il 5 agosto e in questa data, ormai da 315 anni, si celebra la festa di Santa Maria Ausiliatrice, anche se solo quest'anno il Comune ha deciso di pubblcizzarla all'esterno. Nel 1703, per salvarsi dalle distruzioni perpetrate dal generale francese Luigi Giuseppe Duca di Vendôme nella Vallagarina durante le Guerre di successione, la città si affidò alla protezione di Maria Ausiliatrice, Patrona principale della città, facendo voto di celebrare ogni anno la cerimonia solenne di ringraziamento. 

I suggestivi eventi organizzati dal Comune di Rovereto, hanno avuto il clou la domenica mattina nella chiesa arcipretale di San Marco con la Messa solenne, alla presenza del sindaco, della Giunta e delle autorità municipali. Nel pomeriggio i Vespri recitati in onore dell’Ausiliatrice hanno preceduto la suggestiva processione per le vie della città. 

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Le Marche, che rivelazione!

Borghi splendidi, ottimi vini e calda accoglienza

Nicoletta Curradi

Firenze, 1 giugno 2018.
Le Marche, splendida, verdissima regione del Centro Italia, sono ancora poco frequentate dal turismo di massa, a parte la zona costiera. Perciò è ancora possibile scoprire con tranquillità le meraviglie custodite nel territorio, in cui la gente è sempre ospitale. Dalle catene montuose alle spiagge di sabbia e alle scogliere a picco sul mare, le dolci colline dove si nascondono borghi bellissimi e piacevoli percorsi enogastronomici: mille sono i luoghi da scoprire in questa magica regione. 

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Il sale rigenerante di Salsomaggiore

Benefici gli effetti sulla salute delle acque termali che sgorgano nella città emiliana

Nicoletta Curradi

Firenze, 6 luglio 2017.
"Ci dev'essere qualcosa di stranamente sacro nel sale. Lo ritroviamo nelle nostre lacrime e nel mare." Così scriveva il poeta e filosofo libanese Kahlil Gibran nel 1926. Il sale è davvero prezioso e a Salsomaggiore sanno bene quanto vale il sale che fin da epoche remote caratterizza le sue acque salsobromoiodiche di origine marina. Acque che si trovano lungo la dorsale appenninica della pianura Padana che ha ospitato mari in alcune ere geolo­giche e dove l'acqua si è raccolta in bacini sotterranei.

Lorenzo Berzieri è il medico condotto che nel XIX secolo per primo sperimentò le proprietà terapeutiche di queste acque conosciute ed utilizzate già in epoca pre-romana per l'estrazione del sale. Fu sotto il Ducato di Maria Luigia d'Austria che Salsomaggiore si trasformò, consid­erando l'acqua termale un bene curativo per la salute dell'uomo, e in breve tempo la località divenne una delle più affermate e frequentate "villes d'eaux" europee. Le acque minerali di Salsomaggiore appartengono per il loro contenuto in sodio, al gruppo delle acque salse nelle varietà salsobromoiodiche, per la presenza di bromo e iodio ed una densità salina tre volte superiore di quelle del Mar Morto.

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