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- Categoria: Cinema
- Pubblicato Giovedì, 06 Ottobre 2011 18:47
Gianni e le donne
Il nuovo film di Gianni Di Gregorio presentato in Germania
Was tut ein Mann, wenn er bemerkt, dass sein Leben als gesetzer Rentner ihn nicht recht zufrieden stellt?
Gianni Di Greogorio ("Festmahl im August") gibt in seinem neuen Film "Gianni und die Frauen" eine mögliche Antwort auf diese Frage.
Monaco di Baviera, 6 ottobre 2011.
Dopo il successo del primo film „Pranzo di ferragosto“ , Gianni Di Gregorio torna sugli schermi cinematografici di Monaco con la sua seconda opera, “Gianni e le donne” di cui è regista e attore protagonista.
Gianni è un signore di sessant’anni ben portati, pensionato da tempo, marito di una donna con la quale non divide nemmeno più il talamo, e padre di una figlia adolescente. Altra figura femminile presente nella vita del protagonista è quella della madre quasi centenaria, interpretata da Valeria de Franciscis Bendoni, già presente nel primo film.
Le giornate di Gianni scorrono malinconicamente sempre uguali, tra una passeggiata con il cane al parco, le faccende domestiche e qualche commissione per la famiglia o per la giovane e bellissima vicina di casa.
L’amico avvocato, suo coetaneo con il chiodo fisso del sesso, lo esorta a seguire il suo esempio ed a uscire dalla monotonia quotidiana facendosi un’amante. Ma, a differenza dell’amico sicuro di sé e soprattutto ottimista, Gianni diventa goffo co-protagonista di patetici tentativi di conquista di avvenenti quanto giovani donne, tentativi che, come è ovvio, finiranno in avvilenti buchi nell’acqua e consistenti conti di ristorante da pagare.
Ma l’idea di condire la propria vita con una ventata di giovinezza induce Gianni a perseverare nell’obiettivo di conquistare una donna ad ogni costo, comunque sempre più giovane di lui.
La preparazione fisica con sedute di addominali sul terrazzo di casa, l’acquisto di nuovi abiti, un nuovo taglio di capelli e, dulcis in fundo, l’assunzione della miracolosa pillolina blu, fedele alleata dell’autostima degli uomini di una certa età, non serviranno ad evitare gli insuccessi. La ex compagna di scuola si addormenterà sul divano, la bella badante della madre respingerà le sue goffe avances paragonandolo al nonno, la giovane inquilina, pur non avara di complimenti ed abbracci, non si spingerà oltre il consegnargli il proprio cane per la passeggiata quotidiana.
Presenza tanto costante quanto invadente è quella della madre di Gianni. Ex nobildonna decaduta, esageratamente truccata ed ingioiellata, conduce una vita opulenta in una vecchia villa alle porte di Roma. Spendendo al di sopra delle proprie possibilità, non lesina inviti alle amiche per giri di poker annaffiati dal migliore champagne e costosi regali alla giovane badante. Considerando il figlio soltanto come proprio “cavalier servente”, non perde occasione per irrompere n{jcomments on}ella sua vita, ad ogni ora del giorno e della notte, con le richieste più disparate.
Il film scivola leggero tra belle inquadrature di una Roma trasteverina fatta di terrazzi panoramici, piccole botteghe, ristorantini, il tutto illuminato da un generoso sole primaverile.
La storia fa perno sulle figure ben caratterizzate dei diversi interpreti, ognuno portatore della propria problematica esistenziale. Una curiosità: tutti i personaggi hanno i nomi reali degli attori che li interpretano.
Il regista ci offre una storia di sesso senza sesso, proposta in modo garbato, mai volgare, con alcuni spunti comici, ma sempre permeata da una pacata amarezza. Di Gregorio ha portato sullo schermo il dilemma vissuto da quegli uomini che vedono la loro capacità seduttiva sfiorire insieme alla prestanza fisica dietro gli inevitabili segni del tempo che passa. Arrendersi all’evidenza sarebbe la cosa più naturale e indolore, ma non è certo la più ambita. Tante sono le modalità per affrontare il problema e lo stile scelto dal regista, sussurrato e in certo modo autoironico (lo stesso Gianni sembra non crederci nemmeno lui fino in fondo), contrasta decisamente con la volgarità gridata ai quattro venti delle più recenti vicende “senili” del nostro paese.