- Dettagli
- Categoria: Online
- Pubblicato Giovedì, 16 Giugno 2011 22:53
Le dieci peculiarità del nuovo OS X Lion
Le novità della casa Apple presentate al WWDC 2011 - Worldwide Developers Conference 2011
"Seit Jahren machen die Menschen immer das Gleiche mit Computern: klicken, scrollen, installieren, sichern. Mit OS X Lion haben wir jetzt alles neu gemacht und ganz neue Features entwickelt, die die Art und Weise, wie wir mit dem Computer arbeiten, grundlegend verändern." (www.apple.de)
Sasha Deiana
Montegrotto Terme (Padova), 18 giugno 2011
Non ci saremmo aspettati di vederlo così pieno di energie visti i seri problemi di salute che da anni ne minano la stabilità lavorativa, ma anche questa volta il CEO di Apple non ha deluso le nostre aspettative.
Steve Jobs si è presentato puntualmente al keynote tenutosi lunedì 6 giugno presso l’ormai noto Moscone Center di San Francisco in occasione della Worldwide Developers Conference 2011.
Le novità più attese erano iCloud, uno spazio virtuale pronto a ospitare il contenuto personale di ogni utente e ad essere condiviso con altri device, l’upgrade del noto sistema operativo di casa Apple
OS X e, naturalmente, l’aggiornamento software iOS per iPad, iPhone e iPodtouch.
Ben 5200 i presenti che pendevano dalle labbra di Jobs il quale, con voce un po’ più bassa del solito ma sempre pieno di entusiasmo, ha illustrato le novità perfezionate dalla sua squadra negli ultimi mesi. L’eccitamento era tale da indurre un fanboy nascosto tra il pubblico ad omaggiare il fondatore di Apple con un “…I love you!!” durante l’inizio della conferenza.
Dopo una breve introduzione la parola è stata ceduta a Phil Schiller, vice direttore per il product marketing, che aveva il compito di illustrare i dieci punti innovativi del nuovo sistema operativo OS X Lion messo a punto per iMac, Macbook, Macbook Pro e Air.
Dopo Tiger, Leopard e Snow Leopard ecco il più grosso dei ‘felini’ prodotto dalla casa di Cupertino e, in effetti, le novità proposte sono molte e davvero sostanziose.
Chiara è l’ispirazione ai tablet, iPad e iPad2: caratteristica principale del nuovo SO, infatti, è l’interfaccia grafica davvero accattivante che consentirà all’utente un’esperienza interattiva particolarmente piacevole e dinamica.
Schiller, tra gli applausi, è entrato nel vivo della conferenza.
Multi Touch Gestures: scroll, tap to zoom e swipe sono i tre termini chiave, già noti agli utenti Macintosh, per interagire al meglio col nostro terminale.
Con l’uso di due dita sarà sufficiente sfiorare il trackpad dal basso verso l’alto e viceversa per scorrere, in maniera elastica e realistica, il nostro documento o spazio virtuale verticalmente in entrambi i sensi. E’ stata perfezionata la funzionalità swiping delle pagine internet, ciò significa che sarà possibile sfogliare come un libro i siti visitati nel nostro browser.
Sempre con movimento verticale, ma questa volta utilizzando tre dita, per accedere a Mission Control: nuova funzione simile a expose’ che organizzerà tutte le finestre aperte in maniera ordinata sul desktop per facilitarne la ricerca (con l’aggiunta di miniature nella parte superiore). Orizzontalmente, invece, per scivolare da una applicazione all’altra a tutto schermo. Una delle peculiarità di Lion, infatti, è la Full screen application che permetterà di passare in modalità a schermo pieno con un click. I programmi che prevedono questa funzione saranno caratterizzati da una piccola icona cliccabile posta in alto a destra che, quando necessario, riporterà l’utente al desktop.
Sempre traendo spunto dall’iOS è stato introdotto il Mac App Store. Funzionerà esattamente come quello già presente negli iPad permettendo quindi di acquistare o scaricare gratuitamente qualsiasi tipo di software direttamente dal terminale, con l’aiuto, naturalmente, di una connessione internet. Sarà possibile accedervi sfruttando il Launchpad, definito dai realizzatori il nuovo “centro di comando” per Mac. Cliccando sull’icona corrispondente le finestre aperte svaniranno e, al loro posto, compariranno le applicazioni scaricate pronte all’utilizzo. Nulla di più facile! Se preferiremo usare il trackpad, invece, sarà sufficiente “pizzicarlo” con quattro dita. Per risparmiare spazio non mancherà la possibilità di creare delle cartelle, nominabili dall’utente, realizzabili attraverso la sovrapposizione delle app: concetto già noto ai possessori di iPhone e iPad.
Resume, Auto Save e Versions assicureranno, invece, di non perdere il lavoro fatto fino a quel momento. Nello specifico: col primo ritroveremo l’applicazione nello status in cui era stata lasciata l’ultima volta prima di chiuderla, Auto Save si occuperà di salvare in background ogni minima modifica apportata dall’utente senza che quest’ultimo se ne debba preoccupare, mentre Versions memorizzerà una cronologia dei nostri documenti durante la loro creazione immortalandone ogni singola variazione, comodamente reperibile nella timeline laterale. Tre piccole migliorie, quindi, che garantiranno un lavoro più sereno e rapido.
Buone notizie anche per coloro che quotidianamente si vedono costretti a trasferire file e documenti, per lavoro o svago, da un terminale all’altro. Apple ha perfezionato un sistema ‘peer to peer’ di condivisione file chiamato Airdrop. Non ci sarà più bisogno di memorie flash, sempre troppo poco capienti per le esigenze, e nemmeno di reti wi-fi oltre a tediose configurazioni di sistema.
I documenti potranno essere trascinati nella cartella di un altro utente con massima semplicità poiché il device rileverà in automatico gli altri possessori di Mac (che a loro volta abbiano attivato Airdrop) nel raggio di dieci metri, permettendo così di farli comunicare tra loro.
Anche Mail ha subito qualche cambiamento. Il lay-out è stato modificato attraverso lo sviluppo di una versione widescreen a due colonne con barra dei favoriti posta nella parte superiore della schermata. La doppia colonna permetterà una facile visualizzazione dell’anteprima. Nella sezione di sinistra appariranno tutte le e-mail ricevute e sarà possibile leggerne le prime due righe. Velocizzata la ricerca dei messaggi in arrivo e conservati nell’archivio, mentre la conversation view renderà la comunicazione tra utenti più chiara e pulita.
OS X 10.7 Lion non rappresenta una novità solo a livello di software, anche la vendita sarà del tutto diversa. Apple ha finalmente mandato in pensione cd e dvd per sostituirli definitivamente al programma acquistabile, senza nemmeno uscire di casa, su Mac App Store.
Per l’upgrade l’utente necessiterà di uno spazio su disco di almeno 4GB, un processore Core 2 Duo, Core i3, i5, i7 o Xeon e dovrà già essere in possesso di Snow Leopard. Sarà disponibile da luglio con un prezzo al pubblico di € 23,99.
Tra le critiche e i numerosi consensi il colosso di Cupertino prosegue imperturbabile con le sue innovazioni futuristiche, puntualmente copiate senza alcun pudore dalle case produttrici concorrenti e destando grande interesse tra sviluppatori e utenti di tutto il mondo che, per ora, possono solo rimanere in attesa della ‘prova su strada’ del nuovo sistema operativo, con la speranza che le alte aspettative generate vengano confermate.