Dettagli

Il tempo bastardo che non passa

“Liebes und gute Nacht”

Giulio Bailetti

Cara gatta nera,
scusa l’invadenza, ma vorrei un po’ parlare con te. So che ancora mi vuoi bene. Me l’hai appena scritto. Ma scusa cara,  come devo capire questo “caro”, che mi scrivi. Quanti chili, vorrei dire? E perché e come mi vuoi bene? Mi vuoi bene in una maniera speciale o in una maniera solo normale? E quante altre persone ti sono importanti, almeno come me? E in che  maniera? Scusa la pedanteria cara, ma non si dice con leggerezza ad una persona “Liebes und gute Nacht”. Gli si deve anche chiarire esattamente, che cosa s’intenda per „Liebes“. Altrimenti finisce che questo povero cristo o crista non dorma più affatto. E fino a che punto si vuol bene a questa persona e se è possibile eventualmente, anche con qualche strano mezzo, superare questo maledetto punto. E come, quando e dove si può superare? Come vedi cara, questo “caro” è già qualcosa, ma non è abbastanza. Non chiarisce proprio tutto tutto. E i baci francesi poi, che baci sono? Come, quando e dove? E perché solo quelli francesi e tutti quegli altri no? Come vedi cara, ci sono già abbastanza motivi per rivederci presto, molto presto, per la verità quasi subito, cioè in pratica ora, cara. A proposito, dove? “Liebes und gute Nacht”
giulio

(2010-1 pag 45)

Joomla Plugin
   
Cookies make it easier for us to provide you with our services. With the usage of our services you permit us to use cookies.
More information Ok Decline