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Alitosi

I consigli per l'alito sgradevole

Francesco Spanò

Avio, 2 ottobre 2102.

Che cos'è
L'odore sgradevole dell'alito o alitosi è un fastidioso disturbo che influenza i rapporti interpersonali. Nella quasi totalità dei casi l'alitosi può essere eliminata o comunque controllata in maniera tale che non interferisca nella vita di relazione.
L'alitosi è un disturbo che si manifesta con l'emissione di odore sgradevole attraverso l'atto espiratorio e la fonazione, è molto diffusa nella popolazione mondiale: dalle forme più eclatanti e persistenti a quelle più leggere e transitorie si stima che oltre il 50% della popolazione mondiale ne sia affetta.
Può avere origini diverse, a volte è causata da malattie sistemiche (ernia iatale, cirrosi epatica, diabete mellito), ma più spesso è espressione di problemi del cavo orale: dalla tendenza a formare una spessa patina bianca sulla lingua, alle parodontopatie infiammatorie con tasche gengivali in cui si annidano i germi capaci di produrre i gas responsabili.

L'alito cattivo può rappresentare una grande limitazione nei rapporti interpersonali, inducendo chi ne soffre ad evitare il più possibile contatti troppo ravvicinati con il prossimo.
Le attuali norme sociali mettono in risalto l'importanza dell'immagine personale ai fini delle relazioni sociali. In questo contesto il soggetto affetto da alitosi può essere portatore non solo di particolari condizioni di salute orale, ma anche, frequentemente, di seri problemi relazionali, che lo possono condurre, nei casi estremi, all'isolamento sociale. Nella consapevolezza di ciò la gente pone una maggiore attenzione a questo disturbo, chi ne è affetto cerca la maniera di eliminarlo.

 

Le cause
L'alito sano non ha alcun odore, se lo acquista è segno che qualcosa non va, a meno che l'odore non dipenda da cibo ingerito poco prima. Esistono alimenti come aglio e cipolla, ben conosciuti come alitogeni e accuratamente evitati da chi desidera mantenere il proprio alito in condizioni ottimali. Tali alimenti una volta entrati nel circolo sanguigno passano nei polmoni e vengono emessi con l'aria espirata. Il processo continua fino a che non vengono digeriti completamente, potendo così causare fiato maleodorante a lungo nonostante un'igiene orale tempestiva e ben eseguita.
La maggioranza delle cause di cattivo odore dell'alito va ricercata nel cavo orale stesso, il 90% circa. In questi casi l'alitosi è determinata dalla produzione di composti volatili solforati da parte dei batteri presenti nel cavo orale.
Esistono diversi tipi di alitosi: l'alitosi transitoria è quella tipica di alcuni momenti della giornata ed è provocata da stati fisiologici o parafisiologici; l'alitosi patologica persistente, invece, è legata all'esistenza di patologie sistemiche, oppure, più frequentemente, da condizioni di provenienza dal cavo orale. Un terzo tipo non è una vera e propria condizione alitosica, riguarda piuttosto la costante paura di avere l'alito cattivo e prende il nome di pseudoalitosi o alitofobia.

Come curarla
Il trattamento dell'alitosi fisiologica si attua educando il paziente a prendersi cura personalmente della qualità dell'alito. Lo si istruisce sulle norme di comportamento da adottare per annullare o almeno ridurre al minimo il problema, sulla maniera più appropriata di pulizia del dorso della lingua e sull'uso del filo interdentale. In alcuni pazienti può essere necessario rinforzare le prescrizioni sull'igiene orale meccanica con un appropriato controllo chimico della placca batterica, attraverso sciacqui con specifici collutori e l'uso di dentifrici con provata attività antibatterica. D'aiuto può essere inoltre il consumo di tè e gli sciacqui con infusi alla salvia.

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