Dettagli

Il sale rigenerante di Salsomaggiore

Benefici gli effetti sulla salute delle acque termali che sgorgano nella città emiliana

Nicoletta Curradi

Firenze, 6 luglio 2017.
"Ci dev'essere qualcosa di stranamente sacro nel sale. Lo ritroviamo nelle nostre lacrime e nel mare." Così scriveva il poeta e filosofo libanese Kahlil Gibran nel 1926. Il sale è davvero prezioso e a Salsomaggiore sanno bene quanto vale il sale che fin da epoche remote caratterizza le sue acque salsobromoiodiche di origine marina. Acque che si trovano lungo la dorsale appenninica della pianura Padana che ha ospitato mari in alcune ere geolo­giche e dove l'acqua si è raccolta in bacini sotterranei.

Lorenzo Berzieri è il medico condotto che nel XIX secolo per primo sperimentò le proprietà terapeutiche di queste acque conosciute ed utilizzate già in epoca pre-romana per l'estrazione del sale. Fu sotto il Ducato di Maria Luigia d'Austria che Salsomaggiore si trasformò, consid­erando l'acqua termale un bene curativo per la salute dell'uomo, e in breve tempo la località divenne una delle più affermate e frequentate "villes d'eaux" europee. Le acque minerali di Salsomaggiore appartengono per il loro contenuto in sodio, al gruppo delle acque salse nelle varietà salsobromoiodiche, per la presenza di bromo e iodio ed una densità salina tre volte superiore di quelle del Mar Morto.

Ma quali sono le proprietà delle acque di Salsomaggiore? Esse svolgono un’efficace azione antiinfiammatoria, stimolano il sistema immunitario ed hanno effetto antisettico, disinfettante e antiossidante. Abbiamo già citato Lorenzo Berzieri, il medico condotto del luogo che con i bagni termali potè guarire una bambina di appena nove anni, Franchina Ceriati, affetta da una grave forma di osteite e considerata inguaribile con i farmaci allora conosciuti. Gli studi sui benefici delle acque termali di Salsomaggiore, iniziati dal Berzieri, continuarono con il dottor Giovanni Valentini che mise la sua casa a disposizione dei malati fino a quando nel 1847 il Governo Ducale concesse l’autorizzazione all’utilizzo delle acque termali e fu allestito un primo stabilimento privato.

Fu Guido Dalla Rosa che ottenne la concessione, prima per quindici anni e poi per altri cinquanta delle saline e dei bagni nel 1860, modernizzando i sistemi di estrazione delle acque. Nel 1893 arrivò in concorrenza l’industriale lombardo Giuseppe Magnaghi che per decreto reale ebbe un’altra concessione mineraria, la seconda a Salsomaggiore dopo il Dalla Rosa. L’imprenditore diede avvio alla perforazione di nuovi pozzi e alla costruzione delle grandiose Terme Magnaghi dotate delle più avanzate tecnologie e soluzioni igienico-sanitarie. Questa nuova attività termale aprì il turismo al mercato internazionale. Magnaghi promosse anche la costruzione del Grand Hotel des Thermes, oggi adibito a palazzo dei congressi. 

Ma nel 1913 vennero revocate tutte le concessioni minerarie e i due stabilimenti termali passarono ad una gestione demaniale, non più privata. Il progetto dell'architetto Giusti fu ripreso da Galileo Chini dopo la prima Guerra Mondiale, nel 1919, e quattro anni dopo, nel 1923, vennero inaugurate le monumentali Terme Berzieri, lussuoso tempio termale, finanziato dallo Stato per accogliere una clientela più elitaria. 

Progettato dall'architetto Ugo Giusti e dall'ingegnere Giulio Bernardini nel 1919, dopo l'interruzione dovuta alla prima Guerra Mondiale, il progetto fu ripreso da Galileo Chini e dai suoi collaboratori delle Fornaci San Lorenzo, cui si devono gli apparati decorativi. Sulla facciata sono da notare le suggestive teste leonine che ornano a coppie la tettoia sopra l'ingresso. Nelle fanciulle in perizoma, sui lati inferiori delle finestre laterali, come nei due leoni azzurri che fiancheggiano la scritta "Thermae", si nota l'esperienza vissuta da Chini in Tailandia. L'atrio decorato da Giuseppe Moroni presenta ornamenti di marmo, pitture parietali e stucchi. Un monumentale scalone doppio e speculare porta al primo piano. Si notano stucchi, uno specchio e gli affreschi di Galileo Chini e quello di Giuseppe Moroni.

Veniamo agli anni ’90 del 1900: nuovi investimenti vengono decisi a favore della diversificazione del prodotto termale per far fronte ad una flessione della clientela che perdurava da tempo. Nasce così a fine 1998 il primo Centro Benessere termale nelle monumentali terme Berzieri che da anni non venivano più riaperte per la stagione termale. Il Centro Benessere occupa un’area di quattro mila metri quadrati, a cui nel 2009 sono state aggiunte anche nuove piscine interne al Palazzo termale per altri cinquecento metri quadrati.Tante sono le proposte per il benessere del corpo: trattamenti e percorsi personalizzati, cure inalatorie, fanghi e piscine per il relax in ogni periodo dell’anno.

Oltre ai classici trattamenti termali, alle Terme Berzieri ecco i Mari d’Oriente, tre piscine di getti d’acqua, luci e musica, e il centro benessere con percorsi e trattamenti estetici arricchiti dai principi attivi dell’acqua salsobromoiodica. Le acque di Tabiano Bagni, dette le terme del respiro, a 4 km di distanza, sono fra le più sulfuree d’Europa. Esse sono ricche di solfati, calcio, magnesio e di gas idrogeno solforato e grazie a queste proprietà, sono ottime per tutte le cure inalatorie per le vie respiratorie.  

 

 

Joomla Plugin
   
Cookies make it easier for us to provide you with our services. With the usage of our services you permit us to use cookies.
More information Ok Decline