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Bettona capitale dell’olio extravergine di oliva in Umbria 

Nicoletta Curradi

Firenze, 26 febbraio 2024.
L’Umbria è celebre per essere una delle regioni italiane più vocate all’olivicoltura. Basta osservare i suoi paesaggi verdeggianti per capire che in questa terra la coltivazione dell’ulivo vanta origini molto antiche, come testimoniato dalle numerose piante secolari, tra cui l’olivo di sant’Emiliano a Trevi stimato intorno ai 1700 anni di età.

I primi a praticare la coltivazione in questa terra furono gli Etruschi e molte città umbre che gravitavano nell’orbita dell’antica Etruria prosperarono proprio grazie alla produzione dell’olio.

Poi ci furono i Romani, che apprezzavano molto l’olio umbro per le sue particolari caratteristiche organolettiche, tanto che iniziarono vere e proprie esportazioni lungo il fiume Tevere verso Roma.

Nel I secolo d.C. la produzione di olio in Italia diminuì a causa della concorrenza a basso costo degli oli provenienti dalla Spagna e dell’Africa. Nel Medioevo le grandi congregazioni religiose ripresero l’olivicoltura e a partire dal 1400 un decreto obbligò gli agricoltori a impiantare e innestare annualmente una quota di olivi. Nel XVI e XVII secolo si manifestò un crescente interesse per la coltura. Ma è nel 1800, grazie allo Stato Pontificio, che si ha un grande aumento della coltivazione dell’olivo.

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Il Pampepato di Terni, antico protagonista delle tavole natalizie

Pampepato von Terni, ein altes Dessert, das typisch für die Weihnachtsfeiertage ist, kann den Tourismus in der Region Umbria fördern

Nicoletta Curradi

Firenze, 5 dicembre 2023.
La prima edizione di Sweet Panpepato si svolgerà dal 22 al 24 Novembre 2024. 
Non una semplice kermesse di prodotti dolciari ma un grande contenitore di eventi, di cultura e di promozione delle realtà italiane e dei loro territori, nel quale il Pampepato di Terni farà da punta di eccellenza.

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Un suggestivo itinerario in Alta Maremma, tra vigneti pregiati, cipressi poetici e azzurro mare 

Tenuta di Biserno stellt für die Antinoris, eine Winzerfamilie seit 1385, ein Projekt dar, bei dem es ihnen gelingt, die drei Zweige der Familie zusammenzuführen.

Nicoletta Curradi

Firenze, 29 maggio 2023.
Biserno è un gioiello nascosto tra i silenziosi filari di viti, tra i profumi della macchia mediterranea, davanti ad una vista mozzafiato sulla costa del mar Tirreno. I tramonti qui sono indimenticabili, così come i vini. Siamo sulle colline di Bibbona (Li), lungo la costa toscana, nella Tenuta di Biserno, in una zona vinicola conosciuta per il suo "terroir" da molto tempo. La tenuta nasce nel 1700 e la villa, abbandonata in declino dopo la Seconda guerra mondiale, è stata finemente restaurata, creando un ambiente stupendo e alloggi eleganti in stile classico. Il boutique hotel offre dai suoi affacci un panorama unico e irripetibile, che spazia dai vigneti della tenuta fino al mare. Completa l’offerta un magnifico parco, con incantevoli giardini e una fresca piscina dove poter godere di un meraviglioso relax. 

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Vigne Cappato disegna il nuovo volto del Vermentino 

Dieses junge Weingut auf Sardinien glaubt, dass Wein ein Ausdruck von Kreativität und Kontamination ist, und drückt seine Vision der Welt im Wein aus, indem es diese konsequent von der Wurzel bis ins Glas umsetzt.

Nicoletta Curradi

Firenze, 25 maggio 2023.
Quella di Vigne Cappato non è una storia lunga secoli, ma può sempre diventarlo, visto che il milanese Giovanni Cappato, trapiantato in Gallura, sta definendo senza dubbio il nuovo volto del Vermentino, il vino di Sardegna. 

Prima di dedicarsi agli studi in viticoltura ed enologia, il produttore ha avuto un passato da architetto, che spiega anche l’originalità di un approccio che nel calice presenta una struttura diversa dai vini di questa terra.
Classe 1973, Giovanni Cappato nasce a Monza, dove il nonno gestisce una grande corte agricola, e su questo ricordo si baserà l’esperienza di Vigne Cappato. Laureatosi al Politecnico di Milano, Giovanni apre uno studio e matura varie esperienze all’estero. La crisi dell’edilizia riaccende la passione per la terra: Giovanni  chiude lo studio per trasferirsi sul lago di Como per studiare presso la facoltà di Agraria.

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Montefalco, ringhiera dell’Umbria, tra leggende e vini eccellenti 

Es gibt einen Ort in Umbrien, von dem aus man die Schönheit der Region mit einem einzigen Blick erfassen kann, eine Stadt, die von der Spitze ihres Hügels die Ebenen von Topino und Clitunno überblickt und von ihren vielen Aussichten aus einen atemberaubenden Blick auf die Landschaft zwischen Perugia und Spoleto bietet.

Nicoletta Curradi

Firenze, 26 aprile 2023.
Montefalco, noto come la Ringhiera dell’Umbria, è uno dei borghi più belli d’Italia e si trova a circa cinquecento metri di altitudine. I suggestivi vigneti coltivati in questa zona producono uve che danno vita a vini straordinari, in particolare uno leggendario: il Sagrantino di Montefalco DOCG, un rosso possente, ma anche vellutato, dotato di un grande potenziale di invecchiamento. 

Si narra dell’esistenza di molte leggende sorte attorno a questa città, che, anticamente denominata Coccorone (Cors Coronae, cioè cima del colle), prese il nome di Montefalco alla metà del XIII secolo. L’improvvisa variazione del nome viene attribuita alla figura dell’Imperatore Federico II di Svevia, grande appassionato di falconeria. Secondo la più suggestiva di queste tradizioni, mentre l’esercito imperiale si trovava accampato a poca distanza dalla città, i falchi dell’Imperatore avrebbero scelto la cima del colle come dimora preferendola all’accampamento. Quando gli abitanti di Coccorone restituirono gli amati volatili all’Imperatore, chiesero e ottennero che la città fosse risparmiata dalle truppe imperiali e il nome di Montefalco ricorderebbe questo avvenimento.

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Vino e architettura, connubio perfetto: un libro e una mostra per dieci nuove cantine italiane

Herausgegeben vom Electa-Verlag, der Band „Neue italienische Keller. Territorien und Architekturen“, überprüft die architektonischen Projekte von zehn Weingütern – davon vier in der Toskana – und einer Destillerie, die in Italien von elf Architekturbüros gebaut wurden.

Nicoletta Curradi

Firenze, 15 febbraio 2023.
Un volume di Electa dedicato alle nuove cantine, gioielli veri e propri di architettura, accompagna la mostra fotografica frutto di un progetto di Casabella a cura di Roberto Bosi e Francesca Chiorino. Dopo le tappe a Verona, nelle Langhe e a Merano, l'esposizione è approdata a Firenze, nel prestigioso Palazzo Medici Riccardi, in occasione di PrimAnteprima, apertura delle Anteprime dei vino toscano, promossa da Regione Toscana con la Camera di Commercio di Firenze e organizzata da PromoFirenze e Fondazione Sistema Toscana. 
Per l'evento è stato organizzato il convegno "L'architettura delle cantine e l'enoturismo", sempre a Palazzo Medici Riccardi, nella splendida Sala Luca Giordano.

Il libro racconta come l'architettura sia entrata nel mondo del vino e riunisce i risultati progettuali più interessanti dell’ultimo decennio, evidenziando un fenomeno, quello delle cantine progettate da architetti di diversa formazione, che è ancora molto attuale e che in alcune regioni può ancora determinare importanti espansioni.

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Vini Tenuta Ferraia, autentica espressione di un territorio 

Ziano Piacentino ist nicht nur der Ort und das Viertel, in dem die besten Wurstwaren zu finden sind, sondern auch ein Gebiet, das Oltrepò Pavese, in dem Sie ausgezeichnete Weine finden, die leider immer noch unterbewertet sind.

Nicoletta Curradi

Firenze, 28 gennail 2023.
Ziano Piacentino non è noto solo per i migliori insaccati, ma anche per la produzione di ottimi vini, purtroppo non sempre valorizzati.

Quella di Roberto Manara è una famiglia storica tra quelle che operano nel campo della viticoltura nel territorio di Ziano Piacentino, nell’Oltrepò Pavese. Già negli Anni trenta partecipa all’importante Mostra Nazionale delle Uve da Tavola svolta a Piacenza ed è tra le prime, con i fratelli Vito e Tino a trasformarsi avviando la produzione di uve da mosto.

È proprio l’Azienda Vitivinicola Fratelli Manara nel 1939 ad apporre sulle bottiglie la prima etichetta con la denominazione di Gutturnio. Oggi la proprietà situata sulle colline di Ziano Piacentino in Val Tidone si estende per quaranta ettari coltivati a vigneto. Da qualche anno la cantina Manara ha potenziato le proprie strutture, mirando a legare il sapere tradizionale alle moderne tecniche enologiche e ad assumere, nel paesaggio vinicolo piacentino e nazionale, una posizione improntata alla qualità di un prodotto inconfondibile e dall’originale personalità.

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Cantine Montresor, da 130 anni autentica espressione della Valpolicella 

1892 gründete Giacomo Montresor die „Cantine Giacomo Montresor“ und erweckte eine Produktion zum Leben, die von damals bis heute Ausdruck ihrer Identität ist: Eine einzigartige Identität und ein einzigartiger Stil

Nicoletta Curradi

Firenze 9 gennaio 2023.
In Valpolicella, zona  del Veneto, fin dal II secolo a.C., ai tempi della dominazione romana, i contadini si erano accorti del terreno particolarmente adatto alla coltivazione della vite: un terreno unico e multiforme, formato da zone pianeggianti, colline ed una zona montana che la protegge da inverni rigidi e cambiamenti repentini del clima. Questa diversità è la base della particolarità e varietà dei vini che nascono qui, che sono espressioni di un territorio fertile antico.

Non a caso una delle ipotesi fatte sul significato del nome della zona è che derivi dal latino Vallis-polis-cellae, che tradotto alla lettera significa "valli dalle molte cantine".

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Storia, fascino e ottimi vini: ecco l’offerta del Castello di Spessa

Castello di Spessa, seit 1987 im Besitz des Unternehmers Loretto Pali, ist viel mehr als eine Weinrealität: Mit der mittelalterlichen Burg, umgeben von einem 18-Loch-Golfplatz, 3 Feinschmecker-Restaurants, 3 Landhäusern mit mehr als 40 Zimmern und eine Realität von großem Charme

Nicoletta Curradi

Firenze, 5 gennaio 2013.
L’elegante Castello di Spessa è immerso in un magnifico giardino all’italiana nel cuore del Collio goriziano, a Capriva del Friuli. Fin dal XIII secolo è stato dimora dei signori della nobiltà friulana e in seguito di illustri famiglie: i Dorimbergo, poi i Rassauer e i Della Torre Valsàssina, che ne furono proprietari per oltre trecento anni. Ospiti illustri tra cui Giacomo Casanova e Lorenzo Da Ponte, librettista di Mozart, hanno lasciato qui testimonianze importanti.

Siamo sulle dolci colline dell’area DOC Collio, dove si estendono i trenta ettari della tenuta a cui si aggiungono i 55 ettari della zona DOC Friuli Isonzo, vigneti dalla nobile tradizione i cui vini sono citati fin dal XVI secolo. In questo territorio si incontrano i vitigni più antichi e nobili, locali e internazionali: Friulano, Ribolla gialla, Sauvignon, Pinot bianco, Pinot grigio, Chardonnay, Pinot nero, Merlot, Cabernet franc e Cabernet sauvignon. 

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Chianti Colli Fiorentini, il vino di Firenze si è presentato in Palazzo Vecchio 

Ein wunderschöner Tag im Palazzo Vecchio in Florenz, eingetaucht in die Welt des Weins.

Nicoletta Curradi

Firenze, 8 dicembre 2022.
Trascorrere una bella giornata a Palazzo Vecchio immersi nel mondo vinicolo; questo accade a Firenze. Marco Ferretti, presidente del Consorzio Chianti Colli Fiorentini, ha introdotto commosso la giornata di assaggi organizzata recentemente sotto le suggestive volte della Sala d’Arme di Palazzo Vecchio. Le sue prime parole, piene di orgoglio, sono state: "Il Chianti Colli Fiorentini è il vino di Firenze".

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L’olio extravergine di oliva filo conduttore di un piacevole itinerario in Umbria

Ab dem 29. Oktober 2022 findet die Veranstaltung „Offene Mühlen in Umbrien“ statt. Das native Olivenöl extra ist der Protagonist.

Nicoletta Curradi

Firenze, 26 ottobre 2022.
In Umbria la coltivazione dell’olivo vanta origini antichissime, dato che, dopo l'introduzione della pianta da parte dei Fenici attraverso la Magna Grecia, i primi a curarla furono gli Etruschi.

Poi ci furono i Romani che producevano olio di oliva in quantità proprio nelle valli del Tevere e del Nera. Ne facevano gli usi più disparati: per riti sacri, per illuminazione, per ungere e proteggere i soldati dal freddo invernale e naturalmente anche a scopo alimentare. Con le invasioni barbariche si ebbe una battuta d'arresto e l'abbandono della coltivazione degli olivi. Ma con il Medioevo e il Rinascimento si ricominciò ad apprezzare la qualità dell'olio umbro.

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La sostenibilità secondo Tenuta Sant’Antonio

Die vier Castagnedi-Brüder stammen aus einer alten bäuerlichen Kultur des Veneto. Mit Studium, Leidenschaft und Anstrengung sind sie zu erfahrenen Winzern geworden. Die Geschichte ihres Weinguts geht auf dreißig Jahre zurück, aber dieses Land ist seit Generationen in ihren Herzen.

Nicoletta Curradi

Firenze, 24 agosto 2022.
Tenuta Sant’Antonio è la realizzazione del sogno die quattro fratelli Castagnedi che, provenienti da generazioni di viticoltori, si sono impegnati dal 1995 a realizzare vini iconici guidati da ricerca, esperienza e passione, dando una nuova interpretazione a terroir importanti della tradizione vinicola veneta, italiana e mondiale: Valpolicella DOC e Soave DOC.

Situata tra gli splendidi pendii di Colognola ai Colli, la Tenuta è un progetto imprenditoriale ambizioso e in continua evoluzione che ha sempre posto la qualità rigorosa come fondamento della produzione, spingendo continuamente i confini dell’innovazione per favorire la sostenibilità, l’eccellenza e il riconoscimento internazionale e per garantire la massima espressione dell’identità dell’azienda.

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Fantini, vini prodotti nel cuore del Sud Italia 

Nicoletta Curradi  

Firenze 25 luglio 2022.
Il Gruppo Fantini in nasce nel cuore del Mediterraneo, in Abruzzo, nella piccola città di Ortona nel 1994 ad opera di tre soci Filippo, Valentino e Camillo, chiamati anche «i tre sognatori» perché capaci realizzare un sogno che sembrava impossibile, creare una realtà che fosse il fiore all’occhiello del Sud Italia senza possedere capitali finanziari e vigneti di proprietà ma con un modello di business altamente innovativo.

L’arte enologica nulla può creare che non sia già presente in natura nelle uve trasformate. Ecco le ragioni della bontà dei vini Fantini: vitigni che, dall’antichità, si sono integrati nei terreni trovando un habitat naturale unico; l’esperienza e la passione contadina in simbiosi per 365 giorni all’anno con i vigneti, trattati con intensità ed attenzione, un team di agronomi ed enologi di grande esperienza, la cui prima missione è quella di trasferire in bottiglia, intatte, le peculiarità di uve uniche.

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Palazzo Portinari Salviati a Firenze:  tra le sue mura la storia, l’arte e ora anche l’alta cucina 

Das gehobene Chic Nonna Restaurant von Küchenchef Vito Mollica wurde kürzlich im historischen Palazzo Portinari Salviati im Herzen von Florenz eröffnet.

Nicoletta Curradi

Firenze, 19 luglio 2022.
Conclusa la ristrutturazione, Palazzo Portinari Salviati, palazzo quattrocentesco con un nucleo del Duecento, ha un’estensione di dodici mila mq e si trova a due passi dal Duomo e dagli Uffizi. È senza dubbio uno scrigno di storia e di fascino per essere stato prima la residenza di Beatrice, musa di Dante, poi dimora della famiglia Salviati da cui discese Cosimo I dei Medici, ma anche per aver accolto l’opera di architetti e artisti come Michelozzo, Giuliano da Sangallo e Alessandro Allori.

Da alcuni mesi il palazzo ospita una residenza d’epoca con 13 suite al piano nobile e 25 appartamenti, ma di recente è divenuto anche la cornice del concept finale di Chic Nonna Firenze, che vede lo chef Vito Mollica in qualità di Director of Culinary del nuovo progetto food & beverage di Mine & Yours Group. Infatti, dopo l’apertura di Salotto Portinari Bar & Bistrot, caratterizzato da un’offerta composita, adatta a ogni momento della giornata, e Sala Beatrice, destinata agli eventi privati, entrambi inaugurati la scorsa primavera, è la volta del nuovo ristorante gastronomico Chic Nonna di Vito Mollica.

Se Salotto Portinari propone un servizio quotidiano con orario 10-23, con il bistrot, il bar e il cocktail bar, Chic Nonna di Vito Mollica si presenta al pubblico con orario solo serale, aspirando a diventare un punto di riferimento per l’alta cucina, attraverso un progetto di ristorazione improntato sul fine dining e su materie prime di eccezionale qualità. È una cucina centrata sulla stagionalità e di matrice tradizionale, ma che allarga gli orizzonti del gusto superando i confini, grazie all’impiego di ingredienti selezionati fra le eccellenze locali e mondiali quali il pollo bianco del Valdarno, il Patanegra a lunghissima stagionatura, le verdure coltivate da piccoli produttori toscani e la selezione di ostriche.

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In Basilicata c’è più gusto!

In der Basilikata ist es ein Genuss für den Gaumen und das Auge, den Versuchungen nachzugeben

Nicoletta Curradi 

Firenze, 8 luglio 2022.
Sono numerosi i prodotti gastronomici tipici della Basilicata, regione dell’estremo sud d’Italia.

Nel Parco Nazionale del Pollino, si coltivano collane di gustosi peperoni “cruschi”. La denominazione IGP ne annuncia la croccantezza, caratteristica ottenuta dopo un lungo periodo di essiccazione al sole. Inconfondibile il suo tipico sapore dolciastro. Ha le dimensioni di una mela rossa e la forma di un pomodoro dalle sfumature verdi.

Il fagiolo impreziosisce diversi piatti dell’arte culinaria lucana. Come bottoni screziati di rosso, un’altra varietà del legume si impone come “signore” del gusto, il Fagiolo di Sarconi Igp, le cui radici affondano nel Parco Nazionale dell’Appennino Lucano.  

L’azienda agricola Per Boschi e Contrade di Sarconi in provincia di Potenza si trova in un territorio in cui sopravvivono autentiche tradizioni e produzioni.
Un paesaggio che è stato custodito e preservato, grazie anche all’isolamento geografico che ha caratterizzato la zona fino a pochi decenni fa. Una terra ricca di sapori, dal vino, al pane fino ai formaggi e ai salumi. L’azienda coltiva cereali come orzo, farro e grano, e legumi come ceci, fave o lenticchie.

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Veneto, luogo di siti UNESCO tra colline e montagne 

Die Unesco – die Organisation, deren Hauptziel es ist, kulturelle und natürliche Schätze aus aller Welt zu identifizieren, zu schützen und zu bewahren – hat neun Orte in Venetien auf die Liste des Weltkulturerbes eingetragen, darunter die Hügel von Prosecco und die Dolomiten.

Nicoletta Curradi

Firenze, 6 giugno 2022.
Il rito dell'aperitivo è ormai divenuto un must negli ultimi anni e pochi rinunciano in varie  occasioni a  gustare un calice di prosecco. Ma è importante notare dove nasce questo vino così amato e quanto lavoro sta dietro un calice di bollicine.

Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene in Veneto rappresentano un paesaggio di dorsali collinari, ciglioni, cioè piccoli vigneti su strette terrazze erbose, foreste, villaggi e coltivazioni. Per secoli questo terreno aspro è stato modellato e adattato dall’uomo e fin dal XVII secolo l’uso dei ciglioni ha creato un particolare paesaggio a scacchiera con filari di viti parallele e verticali rispetto alla pendenza, Nel XIX secolo la tecnica di coltivazione della vite denominata “bellussera” ha generato le caratteristiche estetiche del paesaggio.

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Le anteprime dei vini toscani 2022

In der Toskana wurden die Präsentationen der neuen Weinjahrgänge gerade beendet

Nicoletta Curradi

Firenze, 26 marzo 2022.
Dopo i notevoli risultati di BuyWine 2022, nei giorni scorsi si è tenuta a Firenze “PrimAnteprima 2022”, la giornata inaugurale della Settimana delle “Anteprime di Toscana”, un ricco calendario di eventi di presentazione delle nuove annate dei vini toscani, organizzati sotto un’unica regia con il coinvolgimento della stampa specializzata del vino italiana ed estera.

Gianna Nannini, rockstar toscana internazionale e viticoltrice, è stata testimonial d’eccezione per PrimAnteprima ed è salita sul palco del Cinema La Compagnia a Firenze per raccontare la propria esperienza nel mondo del vino. È infatti proprietaria della Certosa di Belriguardo costruita nel 1348 da monaci cattolici che si insediarono nella zona del senese.

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Tradizione e qualità: le chiavi del successo di Tenuta Kornell

Nach der langen Pandemie blickt Tenuta Kornell mit einer Jahresproduktion von 200.000 Flaschen nach vorne

Nicoletta Curradi

Firenze, 16 febbraio 2022.
La Tenuta Kornell è situata nel comune di Siebeneichvicino a Terlano in Val d'Adige, in provincia di Bolzano in Alto Adige. Reperti archeologici di semi d'uva carbonizzati e strumenti di vinificazione come coltelli per la vite e vasi di bronzo risalenti al V-III secolo a.C. attestano una cultura del vino che risale a migliaia di anni fa. L'origine di Kornell risale al XIII secolo. Un luogo di interesse è la cantina storica con un vecchio Torggel, cioè una pressa per alberi del XVII secolo. La famiglia Brigl, ricca di tradizione, è attiva nel settore vinicolo dal XVI secolo. La tenuta di Kornell fu acquistata da Leonhard Brigl nel 1927. Friedrich Brigl ha fondato la "Brigl'sche Eigenbaukellerei" nel 1950. Dal 2001 a cantina è gestita da Florian Brigl, con Marco Chistè come maestro di cantina.

I vigneti coprono 11,5 ettari di vigneti propri e 3,5 ettari di vigneti in affitto nei tre comuni di Siebeneich, Eppan Berg e Gries vicino a Bolzano ad un'altitudine compresa tra 270 e 550 metri sul livello del mare. Sono piantati con le varietà di vino bianco Pinot Bianco, Sauvignon Blanc e Gewürztraminer, così come con le varietà di vino rosso Lagrein, Pinot Nero, Merlot e Cabernet Sauvignon. Dopo una fermentazione controllata in vasche d'acciaio, i vini rossi vengono affinati per 14-18 mesi in barrique francesi o in grandi botti di rovere tradizionali. Prima di essere commercializzati, i vini maturano per altri dieci mesi circa in bottiglia. 

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La “Grappa Cru Centenario” di Liquori Morelli è Gold Medal al concorso internazionale “Meininger’s International Spirits Award”

Nicoletta Curradi

Firenze 30 gennaio 2022.
Il 2022 è iniziato per Liquori Morelli in maniera pirotecnica: dopo la medaglia d’oro conquistata da “Grappa Cru 98 Invecchiata Acacia” lo scorso Novembre alla “Spirits  Selection” by Concours Mondial de Bruxelles, lo storico liquorificio di Palaia (PI) ha vinto la “Gold Medal” nella categoria “Grappa Invecchiata” per “Grappa Cru Centenario” al concorso internazionale “Meininger’s International Spirits Award”.

Si tratta di un premio di grande rilevanza non solo perchè vengono messi a confronto “spirits” di ogni parte del mondo, ma anche per la riconosciuta severità ed oggettività delle procedure che disciplinano sia l’operato dei giudici sia dell’assegnazione dei punteggi. Ad esempio non viene compiuta apertamente una valutazione comparata anche per conferire a ciascuna etichetta l’attenzione dovuta, mentre il punteggio finale è in sostanza la media di tutte le valutazioni presentate. Una peculiarità dell’ISW è inoltre data dal fatto che gli alcolici sono descritti in base al loro aroma usando una ruota degli aromi appositamente progettata per ogni tipo di spirito, risultando quindi subito visivamente importante sia per i produttori che per il consumatore  finale.
"Grappa Cru Centenario” appartiene alla gamma aziendale denominata “Cru” e come risulta facile intuire dallo stesso nome essa è stata dedicata ad un momento straordinario per Liquori Morelli: la sua creazione celebra infatti il primo secolo di vita del liquorificio fondato nel 1911 dal Cav. Leonello Morelli.

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Nasce il nuovo Americano Bianco di Liquori delle Sirene:

Die Liebeslegende des Gardasees wird durch ein neues Etikett erzählt, das anlässlich des Valentinstags präsentiert wird

Nicoletta Curradi

Firenze, 31 gennaio 2022.
Un aperitivo naturale ispirato dalla tradizione veneta (degli aperitivi) e dall'amore che Liquori delle Sirene ha per la natura.

Fatto a mano con amore, nato dal matrimonio tra i vini bianchi della regione del Lago di Garda e dalle singole macerazioni di diverse botaniche. Fra tutte risalta la genziana che, con con le sue note amaricanti, crea un blend di vino "amaricato". La tradizione dell’americano - quale vino amaricato (non il cocktail) - ha radici lontane e si collega alla regione del Piemonte. Ma è la genziana la pianta che differenzia questo prodotto dai Vermouth. Infatti, in essi la pianta amaricante con presenza maggiore è l'assenzio, mentre nell'Americano Bianco Sirene è appunto la genziana.

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Ciliegiolo di Narni protagonista in un territorio tutto da scoprire

Der Verband der Erzeuger von Narni Ciliegiolo hat sich zum Ziel gesetzt, die Rebe und ihr önologisches und kulturelles Potenzial in Bezug auf die Geschichte und Schönheit der Region, die sie beherbergt, zu fördern und die Entwicklung der einheimischen Weinproduktion zu fördern.

Nicoletta Curradi

Firenze, 11 dicembre 2021.
L'Umbria è una regione bellissima, ricca di tesori nascosti e diversità ne contraddistinguono il territorio che racchiude ricchezze paesaggistiche, culturali e vitivinicole di notevole rilevanza.

Grazie al lavoro svolto negli ultimi anni da alcuni produttori illuminati, si è stato dato spazio alla conoscenza e alla crescita di una realtà e di un vitigno per anni trascurato, il ciliegiolo, che ne vede Narni la patria.

Utilizzato in passato quasi unicamente come vitigno da “taglio”, o come componente aggiuntiva o correttiva nei vini prodotti da altri vitigni, Sangiovese in primis, negli ultimi anni sta rivivendo una nuova modalità interpretativa, diventando solista e raccontandosi per la sua unicità e per le differenze territoriali e stilistiche che lo caratterizzano.

L’Associazione Produttori Ciliegiolo di Narni è nata nel 2014 per iniziativa di alcune aziende della zona ed è attualmente composta da sette soci.

Lo scopo è soprattutto quello di promuovere il Ciliegiolo, vitigno presente a Narni e nei territori circostanti, vinificandolo in purezza, ma anche di far scoprire e dare valore alle bellezze paesaggistiche e storico-culturali delle sue zone di riferimento.

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La cultura classica in cucina: intervista allo chef Giovanni Cerroni

Nicoletta Currradi

Tempo fa avevamo già avuto la fortuna di visitare il nuovissimo 5 stelle Dimora Palanca, ma non avevamo potuto incontrare il suo chef Giovanni Cerroni.  Oggi finalmente si è presentata l'opportunità e possiamo  soddisfare la nostra curiosità. 
La prima domanda riguarda la sua formazione e il suo bagaglio di esperienze, che,  benché sia molto giovane, è piuttosto corposo. 

Chef Cerroni, ci racconti come ha iniziato la sua attività.
Premetto che non ho frequentato l'istituto alberghiero, ma piuttosto due anni di ginnasio e tre di liceo psico-pedagogico, mentre sperimentavo continuamente in cucina a casa. Poi ho scelto di non andare all’università e ho lasciato Roma per Londra dove ho iniziato come lavapiatti a 18 anni, cercando di rubare piccoli segreti ai cuochi che preparavano i piatti. Sono poi tornato in Italia per frequentare il corso della scuola Cordon Blue a Roma e da lì si sono susseguite varie esperienze. Il mio curriculum parla di un percorso intenso e formativo, che comprende ristoranti e chef come il Convivio Troiani, Oliver Glowig e Daniele Lippi, l'Inkiostro a Parma, poi il periodo al Mugaritz, in Spagna, estremamente importante sotto ogni punto di vista. E poi Cina, Giappone, ho girato mezzo mondo. Ma poi ho deciso di  rientrare in Italia e, dopo le parentesi al  ConFusion a Porto Cervo e il Paragon 700  a Ostuni, eccomi qua.

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Che Natale sarebbe senza panettone?

Ein paar leckere Vorschläge zum berühmten Weihnachtskuchen

Nicoletta Curradi 

Firenze, 14 novembre 2021.
Auspicando il ritorno alla tanto desiderata normalità per le festività natalizie con non troppe restrizioni, non dimentichiamo quest'anno di portare in tavola re panettone.

A tal proposito suggeriamo qualche idea golosa originale che magari finora non conoscevate. Lasciamo stare il banale panettone industriale dal gusto stampato e sempre uguale. In Toscana abbiamo la possibilità di gustare panettoni artigianali di elevata qualità, realizzati da produttori molto esperti ed esigenti.

Per esempio il Liquorificio Morelli di Palaia (PI) vanta una storia recente, ma di successo nella produzione di panettoni, mentre i suoi liquori vengono prodotti dal 1911. I dolci natalizi infatti nascono solo nel 2017, ma hanno subito raggiunto vette importanti, con vendite fino a dieci mila pezzi. Sono artigianali, prodotti con materie prime sceltissime toscane e sono disponibili nei gusti Limoncino, Arancino, Arancino 32° e Grappa, che sono appunto alcuni dei liquori che i fratelli Luca,Paolo e Marco Morelli creano da tempo con successo. La bagna dei panettoni è a base di questi celebri liquori e i limoni e le arance utilizzati sono gli stessi alla base dei liquori. Il gusto alcolico è perfettamente bilanciato per ottenere un gradevole risultato vellutato.
I panettoni sono disponibili nel formato da 750 g.e si possono ordinare facilmente sul sito www.shop.liquorimorelli.it

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Babbi: Der kleine tägliche Genuss aus Italien

Nicoletta Curradi

Firenze, 6 novembre 2021.
Das italienische Unternehmen Babbi, führend in der Herstellung von Zutaten für die Speiseeisesherstellung und von Waffelspezialitäten für Eisdielen, Konditoreien und das Gastgewerbe, ist bereit, seine neue E-Commerce-Plattform auf dem deutschen Markt einzuführen.

Nach dem Start des Online-Shops für den italienischen Markt im vergangenen Jahr hat Babbi beschlossen, den kleinen täglichen Genuss auf Basis von Waffeln und Schokolade auch jenseits der Alpen anzubieten. 
In den letzten Jahren hat sich der deutsche Markt als großer Bewunderer unserer Süßwarenspezialitäten erwiesen: Als Kenner von Waffeln hat der Geschmack der Babbi-Produkte den anspruchsvollen Gaumen der deutschen Verbraucher nicht unbeeindruckt gelassen.

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Pasticceri a casa propria? Con Babbi si può!

Nicoletta Curradi

Firenze, 24 ottobre 2021.
Home Bakery, che parole difficili...niente paura. Si tratta semplicemente della possibilità, con prodotti specifici appositamente creati, di realizzare tra le mura domestiche dolci buoni e anche belli da vedere, come appena usciti da una pasticceria.

Purtroppo, durante i periodi di lockdown, ci siamo dovuti  cimentare,  per necessità o per passare il tempo, con attività casalinghe come la preparazione di pane, dolci  o pizze. E magari, dopo tanta fatica, i risultati sono stati spesso deludenti. Ma adesso c'è una novità che farà piacere a molti: è nata in questi giorni una nuova linea di prodotti gluten-free dedicati alla pasticceria casalinga.

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Novità sostenibili per Distillerie Subalpine

Nicoletta Curradi

Firenze, 16 ottobre 2021.
È partita una piccola rivoluzione nel mondo della liquoristica. A lanciarla è il Gruppo Affini di Torino che presenta le nuove bottiglie total craft di Distillerie Subalpine, avvicinando il più possibile allo zero la propria impronta ecologica e aprendo una nuova strada per il mondo dei drink e della mixologia. 

Le bottiglie delle Distillerie Subalpine vengono realizzate completamente in vetro riciclato, le etichette sono rigorosamente in carta e non in PVC, il tappo è in legno ed è stata eliminata definitivamente la capsula in plastica. Un miglioramento importante per un brand che da sempre pone grande attenzione alla sostenibilità in tutta la propria filiera: basti pensare che i locali Affini sono stati tra i primi in Italia ad essere completamente plastic-free e che con l’entrata nel Green Retail Park torinese Green Pea hanno ulteriormente ribadito e accentuato questa loro sensibilità. 

Dal contenitore al contenuto, il rispetto verso l’ambiente è il medesimo ed è fondato su prodotti di qualità garantita, provenienti dalle ricchezze naturali proposte dal territorio, e sulla collaborazione con piccole realtà artigianali locali. In quest’ottica nasce il Susa Libre, quinto liquore delle Distillerie Subalpine, prodotto anch’esso house made presso il nuovo Opificio del Gruppo Affini inaugurato nei mesi scorsi a Chieri (TO).

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Liquori Morelli celebra i suoi primi 110 anni con un nuovo gin tutto toscano 

Liquori Morelli, ein Unternehmen mit Sitz in Forcoli in der Provinz Pisa, präsentierte auf der szenografischen Terrasse von ToscaNino in Rinascente eine Vorschau auf den exklusiven Saffron Gin

Nicoletta Curradi

Firenze 4 ottobre 2021.
Si completa così una trilogia dedicata al gin dichiaratamente di alta gamma che l’azienda di Palaia, guidata dai fratelli Luca, Paolo e Marco, ha voluto proporre negli ultimi tre anni  agli appassionati. Infatti dopo Gin Botanico e Gin Fondatore ecco che con Gin allo Zafferano viene definitivamente celebrata la toscanità con un look lussuoso ed esclusivo.

Il liquorificio ha scelto lo zafferano per due motivi: perché si tratta di un alimento considerato molto pregiato e in secondo luogo per restare nel solco del legame con il territorio, dal momento che la spezia scelta viene coltivata proprio da un’azienda toscana di Castelfiorentino.

La peculiarità di questo gin è insita proprio nella sua preparazione, che segue un procedimento che rimanda ad un rito antico e che prevede una fase a bagnomaria nei pistilli di zafferano. Paolo Morelli, che in azienda è anche direttore di produzione, anche in questo caso ha fatto ricorso alla sua maestria di alchimista raggiungendo un risultato di grande pregio ed equilibrio che prende forma in una elegante bottiglia. Nel bicchiere colpisce immediatamente il colore giallo oro intenso e al naso l’aromaticità tipica dello zafferano si rivela con sicura finezza per poi esprimersi in bocca con delicata astringenza, donando al palato una sensazione di pulizia e freschezza.

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La responsabilità sociale di impresa di Ruffino

Das Unternehmen aus Tenuta di Poggio Casciano belebt seine Mission neu: die Entschlossenheit, eine Strategie zu verfolgen, die auf der verantwortungsvollen Entwicklung seines Geschäfts basiert

Nicoletta Curradi

Firenze, 30 settembre 2021.
Ruffino ha presentato ufficialmente il suo terzo bilancio di sostenibilità relativo all’anno fiscale 2021, concluso lo scorso 28 febbraio. E lo ha  fatto nella sua casa, a Bagno a Ripoli, la Tenuta Poggio Casciano, a sottolineare ancora di più il legame di Ruffino alle proprie radici, al territorio e al contesto ambientale e sociale in cui opera, pur sempre con il consueto sguardo di apertura globale.

I risultati riportati nel bilancio di sostenibilità, articolato in quattro macro capitoli collegati agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), testimoniamo i significativi progressi fatti sin qui nel solco di iniziative la cui finalità si eleva sopra il concetto stesso di business e di obiettivi sfidanti che l’azienda si è posta per i prossimi anni nell’ambito delle tematiche ambientali, sociali e di governance. Nonostante il periodo di complessiva variabilità Ruffino infatti mantiene una solida certezzala determinazione nel perseguimento di una strategia improntata allo sviluppo responsabile del proprio business.

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La pasticceria crudista approda al Museo Novecento di Firenze

Nicoletta Curradi

Firenze, 20 settembre 2021.
Cioccolato, biscotti, praline, dolci al cucchiaio e gelato, tutto rigorosamente senza farine, latte, uova, lieviti e senza zucchero. Vito Cortese, il più importante pasticcere crudista d’Italia, aprirà il suo locale gourmet nel cuore di Firenze, nei nuovi spazi della caffetteria del Museo Novecento che danno su Piazza Santa Maria Novella: Cortese Caffè 900. 

È la prima volta al mondo che un pasticcere così fuori dal comune si aggiudica l’incarico per la ristorazione di un luogo così prestigioso come un museo di arte contemporanea. Cortese avrà a disposizione 130 mq, con un ampio spazio all’esterno sotto il loggiato proprio accanto all’ingresso del museo, per offrire ai suoi clienti un vero e proprio nuovo modo di intendere il dolce: non più un peccato di gola ma un’esperienza di piacere che è anche omaggio alla salute.  Solo e unicamente materie prime pregiate e dall’alto valore nutritivo, bio e vegan, trasformate, grazie a processi di essiccazione e fermentazione, in deliziose ricette gourmet equilibrate e indimenticabili. Un luogo, insomma, che ambisce a diventare un punto di riferimento non solo per i cultori della cucina veg e gluten free, ma per tutti coloro che cercano i dolci più eleganti, il miglior cioccolato di qualità al mondo e un modo unico e originale di interpretare l’arte della pasticceria. “La pasticceria crudista è una nuova esperienza gustativa, spiega Vito Cortese, un modo innovativo, più consapevole, di approcciarsi al cibo, dove vengono messi in risalto i sapori autentici degli ingredienti, mantenuti nella loro forma più naturale che preserva tutte le proprietà nutritive di ogni singolo ingrediente. 

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Un giardino segreto nel cuore di Firenze

Ein Bed & Breakfast im Herzen von Florenz mit einer versteckten Perle, einem Garten von 200 Quadratmetern, einer grünen Lunge in der Stadt, wo Sie abschalten und entspannen können

Nicoletta Curradi

Firenze 21 settembre 2021.
Andiamo oggi alla scoperta di una recente struttura ricettiva nata nel cuore di Firenze dall'iniziativa di tre giovani intraprendenti. Ecco la loro storia.

I fratelli Filippo e Francesco Lomanno erano proprietari di un ristorante ideato ed avviato insieme al padre, che improvvisamente li ha lasciati pochi mesi dopo l’apertura, i ragazzi hanno mantenuto il ristorante per cinque anni, rimboccandosi le maniche e portandolo al massimo del suo splendore, per poi venderlo per dedicarsi al loro nuovo progetto. 

Lucrezia dopo aver vissuto a Londra e Parigi, torna in Italia, conosce e si innamora di Filippo; dopo due anni vanno a convivere e insieme cominciano ad affittare una stanza della loro casa. Dopo qualche anno anche Lucrezia perde il padre, un triste evento che le cambia la visione del valore delle cose e del tempo…

Superate insieme alcune avversità della vita, i tre ragazzi decidono di dedicarsi al loro sogno e quello dei loro padri, infatti Ferdinando Lomanno era un prestigioso architetto, e a suo tempo aveva immaginato e pre-visionato nella casa di Via della Colonna un futuro B&B. 

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