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- Categoria: Turismo
- Pubblicato Martedì, 16 Gennaio 2024 08:56
Ponza: splendida isola tra mito e storia per un soggiorno indimenticabile nella bella stagione
Am Horizont vor Gaeta ragt die verdrehte und langgestreckte Gestalt von Ponza auf, dem homerischen Eea, der Heimat der Zauberin Kirke, die sogar den listigen Odysseus verzauberte. Die Insel ist voller Mythen und Legenden.
Firenze, 14 gennaio 2024.
Lontana dalla terraferma per conservarsi autentica, però vicina per invitare a facili escursioni. Ponza è l’esempio perfetto di isola del Mediterraneo. A 21 miglia dalla costa laziale, la più grande delle Isole Ponziane fu definita da Folco Quilici “una delle isole più belle del mondo”. Un mare dai riflessi incantevoli, scogliere scoscese a picco dove si arrampicano le capre e volano i gabbiani, oasi profumate di macchia mediterranea, casette dipinte a colori pastello che sembrano una cartolina.
Corre voce che Ponza sia l’isola dei VIP, dove arrivano gli yacht di Leonardo Di Caprio e Beyoncé. Personaggi che si incontrano a passeggio tra i negozietti di artigianato locale di lino, rafia, paglia, ceramica. Oppure sono vicini di tavolo nei ristoranti che conservano un’eccellente tradizione gastronomica isolana.
Chi non ama la mondanità può andare alla ricerca di una Ponza più discreta e appartata. Ci si allontana dal porto affollatissimo di barche grandi e piccole, di yacht e motoscafi, per salire in alto a scoprire strade panoramiche. Numerosi sentieri invitano al trekking, come quello verso Punta Incenso, un sentiero abbastanza facile, immerso nei profumi e nei colori di lentisco, mirto, elicriso, assenzio, ginestre, orchidee selvatiche. Dall’alto si scoprono, tra agavi e fichi d’India, le ville circondate dal verde, perfino i vigneti terrazzati, le calette solitarie color smeraldo.
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- Categoria: lettres italiennes
- Pubblicato Lunedì, 16 Ottobre 2023 06:03
La pesca della discordia
Corrado Conforti
Monaco di Baviera, 15 ottobre 2023.
E qui già cominciamo male. E già perché, scritto così, il titolo di questo articolo risulta parecchio ambiguo. In italiano infatti, dal momento che gli accenti si segnano solo se cadono sull’ultima vocale e mai all’interno della parola, la pronuncia di pesca può essere con la e chiusa, come in mela, o con la e aperta, come in verme (che poi è spesso l’inquilino del frutto). Nel primo caso con pésca si indica l’attività atta a procurarsi il pesce; nel secondo caso si intende invece quel frutto dalla buccia vellutata proveniente dalla Persia a cui i latini diedero il nome di melum persica (mela persiana), nome che è poi rimasto nel dialetto della mia città, Roma, nella quale, ancora ai tempi della mia infanzia, nei mercatini rionali i “fruttaroli” strillavano “Che persiche! Che persiche! Signo’ venite a vedé che persiche!”
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- Categoria: Musica
- Pubblicato Giovedì, 28 Aprile 2022 06:07
Nel silenzio della natura, in compagnia solo di me stesso, nascono le mie note
Intervista al pianista e compositore siciliano Paul R. Cuddle
Monaco, 24 aprile 2022.
Paolo Robino, in arte Paul R. Cuddle, è un pianista che fa parte dell’Associazione culturale musicale “Armonia” nata nel 2010 a Vigevano, una cittadina lombarda in provincia di Pavia dove ha vissuto per alcuni anni. Con l’Associazione Armonia Paul ha realizzato e realizza progetti legati, oltre che alla sensibilizzazione nei confronti della musica classica, alla diffusione della letteratura italiana contemporanea e della filosofia. Oltre ai momenti musicali, che Paul propone e che sono da lui vissuti come momenti di incontro con l’altro attraverso le sue note, è protagonista di progetti che “portano in giro” romanzi italiani prevalentemente con sfondo storico, reinterpretati attraverso parole e musica. Per quanto riguarda l’interesse per la filosofia, soprattutto quella morale ed esistenzialista, l’attività dell’Associazione verte anche su una forma di divulgazione del pensiero filosofico accompagnato dalla musica di Paul Cuddle che ben si presta a portare l’ascoltatore in una dimensione rilassante e riflessiva. A questo proposito, oltre all’attività dal vivo, sono in preparazione dei podcast.
Abbiamo avuto l’occasione di fare due chiacchiere con questo musicista dai mille interessi.
Paolo, tu sei italiano, sei nato in un piccolo paese della Sicilia. Perché un nome inglese?
Il motivo della scelta è legato ai sogni di quando era un ragazzo: in Sicilia avevo un caro amico che mi chiamava Paul, era un po’ il mito del sogno americano, quello che ci faceva volare con la fantasia verso New York e i suoi locali così pieni di musica. E allora quando ho deciso di darmi un nome d’arte ho scelto di chiamarmi Paul. E poi è arrivato Cuddle, in inglese “abbraccio”, perché è quello che voglio fare con la mia musica, abbracciare il mondo. La “R” è il richiamo al mio cognome vero. Di fatto io mi sento da sempre cittadino del mondo.
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- Categoria: Varie
- Pubblicato Martedì, 01 Febbraio 2022 08:21
Solitudine e amore in tempo di Covid
Intervista al Dott. Stefan Woinoff, medico e psicoterapeuta a Monaco di Baviera
Paola Gambaro
Monaco, 31 gennaio 2022.
Non c'è bisogno di leggere uno studio scientifico per accorgersi che la pandemia di Coronavirus ha causato un enorme aumento della solitudine e che i single sono la categoria che ne ha risentito in modo più evidente.
In una bella intervista, il nostro esperto di relazioni, specialista in medicina psicosomatica, psicoterapeuta e autore di bestseller, il Dott. Stefan Woinoff (http://woinoff.de/) spiega come i single possano affrontare meglio questo periodo e, con un po’ di fortuna, perfino conoscere qualcuno di speciale.
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- Categoria: Mito
- Pubblicato Lunedì, 08 Aprile 2019 10:03
Malana, sulle tracce di Alessandro Magno
Ma è davvero così lontano da noi quel mondo di eroi e di miti, che tanto adoriamo?
Laura Benatti
Como, 30 aprile 2019.
Esiste ancora oggi una sperduta località indiana ai piedi dell’Himalaya, completamente avulsa dal contesto sotto il profilo sociale, politico, linguistico, religioso: si tratta di Malana. Secondo un’accreditata interpretazione si tratterebbe di una comunità composta da individui discendenti dai soldati di Alessandro Magno! La descrizione dei luoghi e dei popoli incontrati ci è nota grazie agli Indikà,"Resoconti dell'India", dello storiografo greco Arriano (92-175 d.C.).
Quasi tutta l’India nord-occidentale era già stata messa in ginocchio e conquistata da Dario I, il Gran Re dei Persiani, che regnò dal 522 al 486 a.C., quindi molto tempo prima dell’avvento di Alessandro. All’arrivo del re macedone, la regione era suddivisa in tanti piccoli domini, violenti e in continua lotta reciproca. Egli sottomise il Regno di Gandhara quindi proseguì fino al Punjab con un nuovo esercito formato quasi completamente da popolazioni asiatiche, mentre solo gli alti comandanti erano di etnia macedone. Qui, come ci racconta il biografo Plutarco nelle sue “Vite parallele”, affrontò il pericolosissimo Re Purushotthama, noto sui libri di storia come Re Poro, vincendolo sulle rive del fiume Idaspe, oggi Jhelum. Siamo nel 326 a.C. Alessandro, per la dolorosissima e inconsolabile perdita del compagno fedele e inseparabile, il cavallo Bucefalo, fondò l’attuale città di Jhelum, allora Alessandria Bucefala (nel Punjab, Pakistan). Per l’enorme difficoltà incontrata nel corso di questa sanguinosa battaglia, nonostante la vittoria fosse stata dei Macedoni, l’esercito si rifiutò di seguire Alessandro nella sua inarrestabile marcia verso est. I suoi uomini si fermarono al fiume Beas, allora Ifasi, e il condottiero fu costretto a pensare seriamente al ritorno. Come percorso seguì la valle dell’Indo, fino alla città di Pattala.
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- Categoria: L'Italia in Baviera
- Pubblicato Mercoledì, 24 Ottobre 2018 14:50
Pro Europa Una festeggia la XXVI Hopfen und Weintraubenfest (festa del luppolo e uva) a Monaco
(Comunicato stampa dell’associazione Pro Europa Una e.V.)
Domenica 16 settembre si è tenuta la 26° edizione della festa del Luppolo e dell’Uva, prodotti della terra e simboli dell’unione tra le genti europee, ed in particolare tra quelle bavaresi ed italiane, organizzata dalla Pro Europa Una, associazione per l’integrazione europea senza fini di lucro.
L’evento è cominciato con una solenne cerimonia celebrata Domenica da Monsignore Hans-Georg Platschek nel Duomo di Nostra Signora a Monaco, gremita di fedeli, insieme a numerose associazioni in rappresentanza delle varie regioni europee.
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- Categoria: Artisti dall'Italia
- Pubblicato Mercoledì, 04 Marzo 2015 20:47
"SEELEBEWEGUNGEN"
Roberto Issoglio a Monaco di Baviera: pianoforte e violoncello nella variazione musicale
Monaco, 4 marzo 2015.
Venerdì 27 febbraio il pianoforte di Roberto Issoglio, pianista e presidente della “Associazione Mozart Italia”, si è incontrato con il suono del violoncello di Jessica Kuhn nella Johannessaal dello Schloss Nymphenburg in un’atmosfera da fiaba. Il tema della variazione musicale ha sugellato l’incontro della variazione della musica con quella della vita, in forma di Seelebewegungen (movimenti dell’anima).
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- Categoria: Cinema
- Pubblicato Domenica, 07 Dicembre 2014 22:46
Terraferma
La trama del toccante film d’immigrazione di Emanuele Crialese raccontato dalle parole di una, anche lei, “appena arrivata“
Monaco, 8 dicembre 2014.
“Siamo tutti migranti“ è un progetto creato e sostenuto dal gruppo Un’altra Italia, iniziato l’otto novembre e conclusosi il sei dicembre. Fine settimana all’insegna del cinema quello dal 28 al 30 novembre, con una rassegna cinematografica a cura del Circolo Centofiori e del Filmstadt München, in collaborazione con Münchner Stadtbibliothek.
L’immigrazione è qui presentata come un fenomeno che abbraccia interamente il nostro Paese: dalle aspre montagne del Trentino in ”La prima neve“, alla furia del mare contro gli scogli siciliani in “Io e l’altro“. Oltre all’interregionalità, il secondo criterio per la selezione dei film s’incentra sul vissuto personale dei registi, di quelli che la migrazione l´hanno vissuta sulla pelle. ”Migranten sprechen über Migranten“, ribadisce Ambra Sorrentino Becker, durante la presentazione del progetto al Gasteig.
Primo cortometraggio è Terraferma, nato dalla cinepresa di Emanuele Crialese: accolto positivamente a New York nel 2011, riceve nello stesso anno il Premio speciale della giuria alla 68ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
Il mare. Filo conduttore nel terzo film che il regista romano dedica alla Sicilia è il mare; uno spazio che isola, divide, che uccide i suoi figli; ma anche un mare che accoglie, mette in comunicazione, che abbatte le frontiere dei pregiudizi e degli indici puntati. Proprio su questo confine immaginario s´incontrano Giulietta e Sara, entrambe alla ricerca di una loro Terraferma. Due donne e una sola paura: il passato. Giulietta è stanca della vita nella minuscola isola siciliana: con sguardo assente, osserva il mare, quella distesa ingrata che tre anni fa le ha annegato il marito Pietro e che oggi è avara di pesci e di speranze.
Sara è invece una donna africana in fuga dalla povertà. Neanche la morte le fa più paura. Una parte di lei è morta nove mesi fa in una cella in Libia, dietro la violenza di un uomo. Ma deve farcela per suo figlio di sei anni e per il frutto di quell’orrore che già scalcia nel pancione.
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- Categoria: Recensioni
- Pubblicato Martedì, 04 Marzo 2014 17:24
Un autore, il suo protagonista e la verde Baviera
Un romanzo postumo di Andrea Carli (1919-1990) intitolato Il caso Arpur, racconta la terribile esperienza di un internato in un lager nazista. Lo scrittore italiano, che fu rinchiuso nel campo di concentramento di Hohenstein - dove anche Mario Rigoni Stern patì la segregazione - in tarda età sentì il bisogno di narrare ciò che teneva gelosamente dentro di sé. Un poetico richiamo al paesaggio bavarese nel viaggio di ritorno del protagonista, sancì un primo e graduale ritorno alla vita.![La copertina del libro "Il caso Arpur"](/images/stories/cultura/il_caso_arpur_copertina.jpg)
Giuseppe Muscardini
Ferrara, 4 marzo 2014.
La dimensione della sofferenza ingenerata dalla protervia nazista, necessita oggi di essere indagata, riconvocata e approfondita, a dispetto delle demenziali teorie dei negazionisti, secondo cui l’Olocausto è il frutto di una macchinazione degli storiografi per mistificare ciò che di fatto, secondo loro, non avvenne. La testimonianza letteraria di Andrea Carli in questa ricerca del clima cupo che pervase l’esistenza degli internati, è assolutamente preziosa; e perché Carli la protervia nazista la subì personalmente, e perché la compostezza stilistica e il rigore formale presenti in queste pagine, acquisiscono grande pregnanza per chi legge, dovendo, chi legge, misurarsi con gli aspetti psicologici della sofferenza di chi scrive.
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- Categoria: Dossier
- Pubblicato Lunedì, 24 Febbraio 2014 16:20
Americani liberate l'Europa dall'€uro!
"L’euro è stata un’idea orribile, lo penso da tempo." (Amartya Sen)
Ferrara, 24 febbraio 2014.
L'America è sempre stata la nazione del liberalismo democratico basato sulla libertà di impresa, contro ogni grave manipolazione economica o integralismo religioso. Non dimentichiamo che nella vera democrazia liberale è il sistema parlamentare a garantire la maggiore autorità del potere politico, eletto dal popolo, su quello economico o militare. I poteri forti sono subordinati alla volontà popolare che si manifesta nel governo votato democraticamente. Con la moneta unica europea abbiamo avuto un netto tradimento dei principi basilari della democrazia liberale. Un imbroglio e, allo stesso tempo, un pasticcio economico quasi invisibile a causa dell'occultamento dell'informazione critica da parte dei mass media. L'Europa politica, prima dell'avvento dell'euro, doveva svilupparsi ancora molto con l'aiuto del Parlamento europeo e di conseguenza è venuta meno quella forza democratica in grado di guidare la moneta unica in una direzione condiscendente, popolare e sociale. Questa lacuna è stata colmata dall'intransigenza economica della tecnocrazia massonico-bancaria che ha aumentato il proprio potere tecnocratico con la crescente crisi economica. Il clima d'austerità ha provocato con gli anni un atteggiamento fondamentalista riguardo all'inflessibilità dei parametri della moneta unica. Il fondamentalismo monetario dell'euro, voluto principalmente dalla Germania per imporre l'egemonia tedesca in Europa, ha eliminato la sovranità degli stati fino all'instaurazione della dittatura tecnocratica dei tecnocrati di Bruxelles, della Commissione europea e della Banca Centrale Europea (BCE SpA) vale a dire, in altre parole, la Banca privata di Francoforte. Dove c'è cattiva tecnocrazia c'è solo disperazione.
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- Categoria: Il Germanese
- Pubblicato Mercoledì, 05 Febbraio 2014 15:47
L’agone
Letto “italiano” vs. letto “tedesco”
Gianni Minelli
Gilching, 1 febbraio 2014.
Niente! Non ci sono riuscito. Dopo anni e anni passati a combattere con quel sacco infernale alla fine ho gettato la spugna. Sarà anche perché non sono un magro pigmeo (ma manco i tedeschi lo sono, anzi!).
Mi sono arreso, stravinto da quell’ingovernabile piumino. Freddo-caldo-sudo-freddo… in un interminabile agone: piede-dentro piede-fuori, dov’è il sopra?, dov’è il sotto…? E sempre i piedi freddi. Le calze? Un triste ed indesiderato ripiego. Non sono solo i piedi poi... ma tutto il corpo avviluppato e imprigionato per tutta la notte da quella specie di lectus costrictor. Con la vana speranza di poter riposare senza soffrire di quegli infidi agoni di freddo pungente che, traditori!, ti colgono inerme mentre dormi. E la fitta di gelo ti risveglia ancora...
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- Categoria: Online
- Pubblicato Venerdì, 15 Novembre 2013 09:08
WhatsApp: per comunicare e... controllare meglio
L’applicazione per smartphone attualmente più usata per chattare permette grande facilità di comunicazione, ma può mettere a rischio la privacy di chi la usa
Aus der englischen Redewendung „What's Up“ hat sich im Smartphone-Zeitalter schnell ein „WhatsApp“ entwickelt. Ja, Apps sind nicht mehr wegzudenken – das sind die kleinen Programme, die den Benutzer von iPhone & Co. per „Touch“ eine bestimmte Funktion ermöglichen. „WhatsApp“ hat sich zur beliebtesten Chat-App entwickelt. Was man „früher“ per SMS kommunizierte, läuft heute meist über WhatsApp. Aber der schnelle Dienst verrät oft mehr über den User, als diesem lieb und recht ist. So sieht ein Freund beispielsweise wann der Chatpartner zuletzt online war, wann er eine Nachricht abgerufen hat, etc.
- Ti ho mandato un messaggio e poi ho visto che l'hai letto... ma perché ancora non rispondi?
- Non hai lanciato l’app da più di tre ore..., mi chiedo che stai facendo, insomma...
- Hai detto che andavi a letto, invece vedo che sei ancora online. Ma con chi stai chattando, uffa...?
- Sono le tre di notte e mio figlio non è ancora rientrato. Vedo però che è stato online un’ora fa, sono tranquilla, non sarà successo niente
Gianni Minelli
Monaco, 18 novembre 2013
“WhatsApp“, gioco di parole sull'inglese What's Up (come va), è una cosiddetta “social-media-app“ cioè un’applicazione di messaggistica istantanea mobile. È il programma per chattare con smartphone attualmente più diffuso, il cui utilizzo fino all'inizio di quest'anno era completamente gratuito. Visto il successo ottenuto, l’azienda californiana che ne gestisce l’uso ha cominciato ad esigere dai suoi utenti una quota annuale di 0,79 €. Tale contributo quasi simbolico e richiesto un anno dopo aver scaricato l’app per la prima volta, ha provocato proteste e preoccupazioni specialmente tra gli utenti più assidui, come se poterlo usare fosse quasi una necessità primaria e pertanto per forza gratuita.
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- Categoria: Cultura italiana a Monaco
- Pubblicato Giovedì, 30 Maggio 2013 14:40
Donne e politica in Italia
La Prof.ssa Cetti Vacante sta tenendo presso l’Università di Monaco di Baviera un interessante corso sul rapporto tra donna e politica in Italia e riporta in questa intervista i temi trattati e la sua esperienza con gli studenti bavaresi
Titti Galasso
Monaco, 30 maggio 2013.
In queste settimane si sta svolgendo a Monaco un corso su “donne e politica in Italia” organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura e Forum Italia e.V. in collaborazione con l’Istituto di Italianistica dell’Università di Monaco, tenuto dalla Prof.ssa Cetti Vacante, che è stata docente, fino al 2011, di Scienza Politica e di Sistema Politico Italiano presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Catania. Cetti Vacante, attiva nel movimento femminista fin dalle sue origini, si occupa di teoria dei sistemi politici, di rappresentanza politica e del sistema dei partiti in Italia e in Baviera.
Titti Galasso (TG): Come nasce l’idea di un corso su “donne e politica in Italia”?
Leggi tutto: Donne e politica in Italia - Intervista a Cetti Vacante
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- Categoria: Giornale
- Pubblicato Mercoledì, 13 Marzo 2013 17:15
Figli di un dio minore
Approvata dal parlamento tedesco la riforma della potestà dei genitori non sposati.
Das Sorgerecht für nicht verheiratete Eltern wurde durch den Bundestag neu geregelt. Die Position der Väter wird künftig gestärkt. Kritiker der neuen Rechtsprechung äußern ihre Bedenken und stellen die Verfassungsmäßigkeit in Frage.
Monaco, 19 marzo 2013.
In Germania i figli di coppie non sposate nascono sotto una cattiva stella. Il parlamento ha da poco approvato la riforma della potestà genitoriale sui figli nati da genitori tra loro non sposati. Molti, a cominciare dalla stampa, hanno accolto la nuova legge con favore e l’hanno persino definita un evento storico nella storia del diritto di famiglia tedesco. La riforma infatti ha corretto una norma che era stata dichiarata discriminatoria e anticostituzionale. Ma la correzione introdotta non merita alcuna lode, tutt'altro: essa è incompleta e non rimuove affatto disparità e anomalie. Col risultato che la nuova legge continua ad essere discriminatoria e anticostituzionale. Vediamo.
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- Categoria: Dall'Italia
- Pubblicato Venerdì, 15 Febbraio 2013 19:31
Wagner e Fortuny a Venezia
La bella Europa di fine '800
Der Wagnerismus war ein kulturelles Phänomen in Europa und hatte um 1900 Einfluss auf die bildenden Künste. Einer der Protagonisten dieser Bewegung war Mariano Fortuny (1871 - 1949). Eine außergewöhnliche Ausstellung im Palazzo Fortuny in Venedig zeigt bis zum 8. April das Werk dieses Venezianers katalanischer Herkunft, der als Maler, Grafiker, Bühnenbilder und genialer Erfinder in dem kreativen, offenen, kosmopolitischen Europa des Fin du Siècle wirkte.
Monaco, 02 marzo 2013.
Con un atteso concerto di Uri Caine, pianista-jazzista di Filadelfia con una cifra stilistica influenzata dalla tradizione klezmer presso la Fondazione Giorgio Cini di Venezia continuano le manifestazioni con cui la città lagunare intende celebrare il doppio Bicentenario dei due massimi compositori d'opera dell''800: Richard Wagner e Giuseppe Verdi, entrambi nati nel 1813.
Il concerto organizzato lo scorso 13 febbraio a 130 anni dalla morte di Wagner a Venezia e promosso dalla locale Associazione Wagner s'intitola “Wagner, Verdi e Venezia“.
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- Categoria: lettres italiennes
- Pubblicato Mercoledì, 04 Maggio 2022 21:09
Pensiero unico
Lettres italiennes
Corrado Conforti
Monaco, 4 maggio 2022.
Quando ero bambino c’era in TV una réclame in cui l’indimenticabile Paolo Stoppa riusciva a liberarsi di un seccatore pronunciando parole inesistenti, parole che il seccatore ovviamente non comprendeva. Lo spot si concludeva sempre con questa frase pronunciata dallo stesso Stoppa: “parole, parole senza senso, paroloni”. Ecco, le parole. Le parole, soprattutto se povere di significato, fanno sempre un certo effetto, il quale è tanto più grande, quanto più queste sono vuote, così che ognuno può attribuir loro il senso che a lui conviene. Del resto, come ci ricorda il vangelo di San Giovanni, in principio era il verbo, a significare che non è l’oggetto che si definisce attraverso un termine, ma è il termine che si concretizza quando trova l’oggetto a cui attribuirsi. Ovviamente le cose non stanno così, o almeno non stanno così per la maggior parte di noi; ma per alcuni sì: per coloro cioè che quando sentono (e soprattutto ripetono) una parola o più spesso un’espressione altisonante, si sentono in possesso della verità. Gli esempi non mancano. Io ricordo in particolare una locuzione sentita per la prima volta in quell’anno 1968 che alcuni, più attempati di me, ricordano conquella nostalgia che non è altro poi che il rimpianto dei loro anni giovanili (ma anche della confusione che in quei giorniregnava).
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- Categoria: Varie
- Pubblicato Sabato, 28 Agosto 2021 13:46
Piccoli poliziotti
Luoghi comuni e comportamenti che fanno la differenza
Gianni Minelli
Monaco, 28 agosto 2021.
Ho sempre pensato che una delle differenze più spiccate tra la mentalità tedesca e quella italiana fosse nel rapporto dei cittadini con le istituzioni. Si tratta certo di uno dei tanti luoghi comuni dei quali si potrebbe parlare all’infinito, anche se questo non significa per forza che ciò sia spiacevole o inutile.
Secondo me in Italia le istituzioni statali sono spesso viste come qualcosa da rispettare, temere ma anche di cui diffidare, come si farebbe con un potenziale nemico. Mi vengono in mente molti esempi, il più inflazionato è il rapporto delle persone col fisco: nessuno, in nessuna nazione al mondo paga volentieri le tasse, eppure in Italia abbiamo spesso il sospetto che quei soldi non vengano utilizzati per il bene comune, ma che finiscano nelle tasche di dipendenti corrotti oppure “consumati” negli ingranaggi di una burocrazia inutilmente ipertrofica. Il tentativo di evadere il fisco finisce così per diventare giustificato e quasi un diritto come quello del difendersi dalla corruzione. Fino a qualche tempo fa - o forse talvolta anche adesso - si poteva certe volte scegliere al ristorante se pagare con la ricevuta fiscale oppure così, “semplicemente”, con un piccolo sconto. In realtà in ormai 35 anni di Germania, non posso dire che tale offerta non mi sia mai stata fatta, ma ben più raramente.
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- Categoria: Musica
- Pubblicato Martedì, 21 Gennaio 2020 08:51
Un medico e la sua musica, tra quello che è stato e quello che è
Intervista a Salvatore La Carrubba, medico e musicista siciliano
Siracusa, 15 gennaio 2020.
Nato e cresciuto in un paese dell’agrigentino, con la musica nel sangue e la voglia di seguire le orme del padre medico, Salvatore La Carrubba inizia a suonare il pianoforte e la chitarra da piccolo insieme al fratello anche lui appassionato di musica. Insieme trascorreranno l’adolescenza con una grande passione musicale scoprendo anche il rock e la musica dei cantautori. Poi, all’improvviso, qualcosa si ferma e si trasforma in una pausa che durerà venti lunghi anni. La prematura scomparsa del fratello, dopo una grave malattia, porta Salvatore ad allontanarsi dalla musica, quando era già partito per Roma, per seguire gli studi di medicina. Passano molti anni dove tra gli studi, il lavoro e gli amici, che si è creato con il tempo, possono far pensare che Roma è la città dove rimanere. Invece per Salvatore, come per molti siciliani, il desiderio di tornare a vivere in Sicilia, tra la campagna e il mare e i profumi di casa, si fa sempre più forte. Tornerà dopo quindici anni per un posto a Palermo come medico internista e per fare i conti con un passato musicale che si riaffaccia prepotentemente. Per Salvatore essere medico e musicista non è una separazione di identità ma le due dimensioni vanno di pari passo con uno scambio bidirezionale, al punto che il rapporto con i pazienti è influenzato in tanti aspetti dal sentirsi musicista, suonando nei reparti o portando la musica in eventi correlati con la medicina.
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- Categoria: Cultura italiana a Monaco
- Pubblicato Martedì, 16 Aprile 2019 07:03
Monaco di Baviera e Arena di Verona: un idillio di lunga data
Intervista a Cecilia Gasdia, apprezzata cantante e nuova sovrintendente della Fondazione Arena di Verona
Monaco, 14 aprile 2019.
Innanzitutto le nostre congratulazioni per il nuovo incarico. Dopo una carriera coronata da grandi successi, quali sono i motivi che L'hanno spinta ad assumere questo nuovo ruolo?
L’Arena di Verona rappresenta la mia culla, la madre e la migliore amica. Qui ho iniziato a cinque anni a vedere gli spettacoli d’opera con gli occhi di bambina colmi di stupore ed entusiasmo.
Qui ho trascorso tanti indimenticabili estati della mia giovinezza partecipando come comparsa e artista del coro.
Qui ho mosso i primi passi come solista e da oltre un anno l’Arena mi ha chiamato al “posto di comando” per mettere a disposizione tutta l’esperienza accumulata in tanti anni di carriera.
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- Categoria: Mito
- Pubblicato Lunedì, 01 Ottobre 2018 20:40
La vera storia del Minotauro
Logos e Mythos
Como, 30 settembre 2018.
La notissima giornalista Oriana Fallaci (1929-2006) era solita dire che i miti dovrebbero essere osservati da lontano come i dipinti poiché mantengono il loro carisma inalterato nonostante il trascorrere del tempo. È tuttavia parimenti utile, a mio giudizio, comprendere bene perché certi miti sono nati e sono stati tramandati e quale rapporto essi hanno con fatti storici o fenomeni sociali, economici, religiosi realmente accaduti.
Asterione, nome di fantasia del Minotauro, era nella realtà nato dalla relazione extraconiugale di Pasifae e di un avvenente generale, di nome Tauros (secondo una versione meno accreditata un cortigiano di Minosse). Egli era agli ordini del marito di Pasifae, il re Minosse, ed era un atleta di grido nella lotta contro i tori (tauromachia). L’eroe Teseo quindi non combatté contro il terribile mostro, il Minotauro, ma contro il padre di questi, ovvero Tauros, e lo scontro fu probabilmente in una battaglia navale. Ma questa versione dei fatti, più “normale” di quella narrata dal mito, non avrebbe potuto attrarre l’attenzione del pubblico quanto la favola che sto per raccontare. Un giorno Minosse (Minos significa “re”), che dominava sull’isola di Creta,desiderando rendere legittima la sua carica, volle sacrificare una vittima eccezionale che chiese al dio delle acque, Poseidone. La creatura, di colore bianco, era così bella e rara che il re non volle sciuparla per un sacrificio e la tenne per sé, collocando al suo posto un toro, di valore assai inferiore. Il dio del mare si offese terribilmente e si vendicò facendo sgorgare in Pasifae, moglie di Minosse, una passione innaturale e orribile nei confronti del bel toro bianco, che portava il nome di Tauros. A Pasifae nacque un figlio con la testa di toro, il Minotauro appunto, a cui venne imposto il nome di Asterione. Minosse si sdegnò fino a tal punto che rinchiuse nel Labirinto, fatto costruire dall’architetto Dedalo, il Minotauro e Pasifae.
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- Categoria: L'Italia in Baviera
- Pubblicato Venerdì, 31 Marzo 2017 19:43
Vendesi
Annunciata a Monaco la vendita delle sedi di Consolato e Istituto di cultura.
Seguirà la soppressione definitiva?
Monaco, 31 marzo 2017.
Ci sono notizie che suscitano incredulità e sconcerto. E che farebbero ridere, se non ci fosse da piangere. Lo Stato italiano vuole vendere, a Monaco di Baviera, gli edifici sede del Consolato e dell’Istituto di cultura. La notizia è stata data senza fornire spiegazioni sul futuro delle due istituzioni. La preoccupazione sulla loro sorte ha indotto alcuni connazionali residenti a Monaco a indire una petizione online. Nel momento in cui scriviamo hanno firmato circa 700 persone.
Da quando la notizia è stata data, una domanda aleggia nelle menti dei molti utenti delle due istituzioni, italiani e non, in particolare tra i frequentatori dell’Istituto di cultura: la vendita delle due sedi è connessa all'acquisto (o all’affitto) di nuove sedi o sottende la successiva soppressione delle due istituzioni e delle funzioni che esse svolgono?
Leggi tutto: VendesiAnnunciata a Monaco la vendita delle sedi di Consolato e Istituto di cultura.
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- Categoria: Sport
- Pubblicato Mercoledì, 24 Febbraio 2016 09:45
Intervista alla calciatrice Raffaella Manieri
Contributo italiano al successo del calcio femminile in Germania
Monaco, 23 febbraio 2016.
Abbiamo fatto la sua conoscenza domenica 14 febbraio nel Grünwalder Stadion in occasione della partita Bayern München - Köln, vinta 1 a 0 dalla squadra di Monaco. Ma non stiamo parlando di calcio maschile. Nel Grünwalder Stadion gioca, ormai da anni, esclusivamente la squadra femminile del Bayern, prima in classifica della Bundesliga. Raffaella Manieri, 29 anni, marchigiana di Pesaro, professione calciatrice. È l’unica italiana della squadra e gioca nel ruolo di difensore.
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- Categoria: Salute
- Pubblicato Mercoledì, 10 Giugno 2015 08:25
Una malattia sconosciuta in Germania
La talassemia o anemia mediterrranea.
Intervista con la Dott.sa Valeria Milani, internista, ematologa e oncologa
Fürstenfeldbrück, 10 giugno 2015.
(gm) INTERVenti: Dottoressa Milani, l’anemia mediterranea è una malattia diffusa anche in Germania?
Dott.sa Valeria Milani: Le emoglobinopatie, tra cui l’anemia mediterranea (talassemia beta), sono tra le più frequenti malattie genetiche. Per via dei nuovi flussi migratori adesso anche in Germania sta aumentando la frequenza di queste malattie, un tempo considerate una rarità. Attualmente si stima in Germania una prevalenza del 4,5% (portatori sani), che è destinata ad aumentare.
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- Categoria: Cinema
- Pubblicato Venerdì, 13 Giugno 2014 20:19
Un monumento al Silenzio
Alessandro Melazzini ha presentato il 12 maggio scorso nella tradizionale sala dell’ARRI Kino di Monaco di Baviera l’atteso documentario “Stelvio. Crocevia della pace”. L’opera è tra quelle selezionate per il Festival del documentario di Monaco di Baviera
Monaco, 24 giugno 2014
L’Attesa. Ce n’era davvero tanta per il quarto documentario di Alessandro dopo l’ormai conosciutissimo e ormai ovunque apprezzato “Monaco, Italia, storie di arrivi in Germania”. Fotografie e riprese aeree con droni di scenari superlativi e di un’espertissima telecamera apparivano di tanto in tanto su facebook durante la preparazione del film: immagini di quei panorami e di quella vita su quelle non così remote montagne.
Leggi tutto: Un monumento al Silenzio - Stelvio. Crocevia della pace
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- Categoria: Recensioni
- Pubblicato Giovedì, 13 Febbraio 2014 20:35
Theater der Schatten (teatro di ombre)
von Ada Zapperi Zucker (Deutsch von Dominikus Andergassen)
Buchvorstellung am 15.1.2014 in der Seidlvilla![Teatro di ombre di Ada Zapperi Zucker](/images/stories/cultura_italiana/teatro_di_ombre.jpg)
Es lasen: Die Autorin und Herbert Häberlin (literarisches Kabinett Landsberg a.L.)
Moderation: Elisabetta Cavani (Buchhandlung Itallibri)
Veranstalter: VoG Verlag ohne Geld e.K., Buchhandlung Itallibri
Antje Reiff
München, 15. Januar 2014.
Im gut gefüllten Vortragssaal der Seidlvilla in Schwabing stellte die Autorin, im auf Deutsch geführten Zwiegespräch mit Elisabetta Cavani, ihren neuen Roman vor. Dieser spielt Anfang des 20. Jahrhunderts in Lemberg, von 1772 – 1918 Hauptstadt des österreichischen Kronlandes Galizien (heute Ukraine). Am Beispiel der Familie Bodynski wird die historische und geopolitische Situation dieser multiethnischen Region im Vorfeld des 1. Weltkrieges dargestellt. Der Wandel in der Gesellschaft und vor allem die sich verändernde Rolle der Frau zu dieser Zeit sind Hauptschwerpunkte des Romans. Nach gründlichen Recherchen des historischen Hintergrundes gelingt es der Autorin, anhand anschaulich gezeichneter Figuren ein Stück europäischer Vergangenheit wieder aufleben zu lassen.
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- Categoria: Dossier
- Pubblicato Giovedì, 12 Settembre 2013 18:50
La fine ebbe inizio in Baviera
Esattamente settant’anni fa, in Baviera si scriveva una pagina nera della storia italiana
Claudio Cumani, presidente del Comites di Monaco di Baviera
Monaco, 12 settembre 2013
“In quell’angolo della Baviera furono gettate le prime basi della Repubblica Sociale” Rachele Mussolini, “La mia vita con Benito”, Mondadori, 1948
“La Repubblica di Salò vide la luce [...] a Monaco di Baviera ed ebbe termine [...] in piazzale Loreto, a Milano” Mario Monicelli, “La Repubblica di Salò”, Tascabili Newton, 1995
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- Categoria: Cultura italiana a Monaco
- Pubblicato Domenica, 14 Aprile 2013 15:02
Tutti a scuola
A settembre a Monaco apriranno i cancelli della prima scuola bilingue italo-tedesca. Ne abbiamo parlato con la dott.sa Patrizia Mazzadi, ideatrice e fondatrice della scuola
Italien und Bayern sind seit jeher kulturell und wirtschaftlich eng miteinander verbunden. Dennoch fehlt in München, oft als nördlichste Stadt Italiens bezeichnet, eine Schule, an der sowohl Italienisch als auch Deutsch erlernt werden kann. Ein Team motivierter Pädagogen hat sich entschlossen diese Lücke zu schließen und gründete die bilinguale Ganztagschule Leonardo da Vinci. Zielgruppen der Schule sind Kinder aus italienischen beziehungsweise zweisprachigen deutsch-italienischen Familien sowie alle an der italienischen Sprache interessierten Familien in München und Umgebung.
Eine Informationsveranstaltung findet am Samstag, den 27. April um 11 Uhr in der Schule statt (Baierbrunner Strasse 28, Raum A222).
Pasquale Episcopo
Monaco, 20 aprile 2013
INTERVenti (IV) : Dottoressa Mazzadi, per rompere il ghiaccio può dirmi qualcosa della sua storia personale?
D.ssa Patrizia Massadi (PM): Innanzitutto grazie per l’opportunità che mi dà di parlare della nuova scuola bilingue italo-tedesca. Sono cresciuta in Veneto, poi a venti anni sono andata a studiare a Berlino. Mi sono laureata in germanistica e ho terminato un dottorato di ricerca in letteratura del tedesco medievale. L’esperienza berlinese mi ha avvicinato alla lingua e alla cultura tedesche. Rientrata in Italia sono diventata insegnante di ruolo. Dopo dieci anni sono stata inviata alla scuola europea di Monaco dove ho insegnato per nove anni. È stata una esperienza fondamentale non solo da un punto di vista professionale.
IV: Questa esperienza in che misura ha influenzato la sua scelta di fondare una scuola bilingue italo-tedesca?
PM: è stata determinante perché ho potuto constatare il bisogno di tanti genitori che vorrebbero iscrivere i propri figli nella scuola europea ma che non possono perché è un sistema chiuso che può accogliere solo gli appartenenti a determinate categorie. L’idea di realizzare una scuola bilingue italo-tedesca è nata nel 2010. Quell’anno abbiamo dovuto rifiutare circa trenta bambini.
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- Categoria: Salute
- Pubblicato Giovedì, 14 Febbraio 2013 19:57
La tosse
Alcuni consigli del nostro farmacista per riconoscere e curare questo frequente sintomo
Avio 18 febbraio 2013
Che cos'è
La tosse è un riflesso di difesa del nostro organismo in risposta a un'azione irritante sulla trachea o sui bronchi; inizia con una profonda inspirazione cui segue un'espirazione forzata, esplosiva, che ha lo scopo di espellere o smuovere l'agente irritante. La tosse non è quindi una malattia, ma un sintomo, un segnale cioè di qualcosa che non va nel nostro apparato respiratorio.
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- Categoria: lettres italiennes
- Pubblicato Venerdì, 01 Ottobre 2021 06:38
Viaggio in Italia
Lettres italiennes
Corrado Conforti
Monaco, 30 settembre 2021.
Parafrasando l'incipit del Don Chisciotte (En un lugar de la Mancha, de cuyo nombre no quiero acordarme) dirò che in un libro, edito qui in Germania, che ha la pretesa di insegnare l'italiano e che io non voglio nominare, anche per evitare una querela per diffamazione, è presente una sgangherata invocazione all'Italia che non ha niente in comune con quella del Parini (Bella Italia, amate sponde) e ancor meno con quella di Leopardi (O patria mia, vedo le mura e gli archi / E le colonne e i simulacri e l'erme / Torri degli avi nostri,). È invece una lista di luoghi comuni, che però piacciono tanto a quei tedeschi che chiedono solo di veder confermati i loro pregiudizi sulla "Terra dove fioriscono i limoni", come la chiama Goethe nel suo Wilhelm Meister.
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- Categoria: Cultura italiana a Monaco
- Pubblicato Venerdì, 12 Aprile 2019 13:15
La mia patria è la cultura
Intervista ad Antonio Macrì, segretario della Società Dante Alighieri - München e responsabile dei corsi di italiano all’Alten- und Service-Zentrum (ASZ) Haidhausen
Monaco, 26 marzo 2019.
Classe 1941, napoletano di origine, Antonio Macrì è una persona apparentemente schiva, di quelle che potrebbero passare inosservate, per caratteristiche fisiche e per un certo suo modo quieto e pacato di interagire col mondo. Ma bastano pochi minuti a scalfirne la riservatezza per farsi raccontare la sua storia, che inizia in Italia, ma che lo porta in giovane età in Baviera alla ricerca di nuove opportunità lavorative nel suo campo di studi, la chimica. Monaco diventa così la sua patria di elezione, in cui si costruisce una nuova vita, lavorativa e affettiva, con tanto studio e una buona dose di determinazione. Una dedizione che impiega non solo per migliorare la sua di vita, ma anche quella di altre persone, in particolare gli anziani. È grazie a lui, infatti, se nel 1978 nasce il primo centro diurno per anziani di Monaco.
Ci racconti di cosa si occupa in questo momento.
La mia attività principale mi vede impegnato come segretario della Società Dante Alighieri di Monaco di Baviera, per la quale da quattro anni seguo e organizzo eventi e conferenze, che promuovo sul sito internet e sulla pagina Facebook. Ma devo ammettere che l’occupazione che più mi sta a cuore è l’insegnamento. Nonostante i miei studi e il lavoro che mi ha visto impegnato per 35 anni come ingegnere chimico, faccio da trent'anni l’insegnante di italiano per un gruppo di persone che hanno tra i 70 e i 90 anni in un ritrovo per anziani comunale nella Wolfganstraße, a Haidhausen. A oggi ho 31 alunni in quattro corsi, di cui uno di conversazione.